La settimana scorsa ha fatto il suo debutto su tutte le piattaforme streaming con il brano Tutto Stanotte. Il suo nome è Drago ma nell'ambiente musicale ci lavora da parecchio come Roberto Dragonetti; nella sua carriera è stato il bassista di artisti come Nic Cester, Ghemon, Diodato ed è con l'inizio del nuovo decennio che ha deciso di intraprendere la carriera solista.
Tutto Stanotte è il primo passo verso un progetto che prenderà sempre più forma nei prossimi mesi, in anteprima oggi su Rockit potete guardarvi il videoclip.
Nel frattempo gli abbiamo chiesto qualcosa di più sul suo conto.
Da dove arriva Drago?
Mi chiamo Dragonetti e da sempre tutti mi chiamano Drago ma è un nome che io non ho mai usato fin quando non ho avuto la necessità di esprimermi e dire la mia. Quando ho iniziato a scrivere queste canzoni c’era bisogno di nominare la cartella, è venuto naturale chiamarla DRAGO e da quel momento #iosonodrago.
Come spiegheresti a chi non ti conosce la tua musica?
C’è dentro tutto quello che è passato per le mie orecchie ed è un gran miscuglio! Come melodie, strutture e svolgimento delle canzoni è sicuramente POP - con tutte tre le lettere maiuscole - ma poi c’è un ingrediente ruvido come la mia voce e il tutto ha un vestito fatto di synth ed elettronica perché amo l’ambiente quasi spaziale che ti concedono.
Hai collaborato con moltissimi artisti in passato, come nasce l'idea di un progetto solista?
Dopo aver passato tanto tempo al fianco di fantastici artisti ,con cui ho collaborato e alcuni con cui ancora collaboro, ho sentito il bisogno di tirare fuori quello che avevo in testa. Sono partito con l'idea in realtà di scrivere in inglese, conosco un po' la lingua, ma non padroneggiandola come si dovrebbe per poterci scrivere canzoni, mi sono reso conto che non avevo tutti i pezzi a disposizione per finire il puzzle. Da lì ho provato a cantare in italiano, non è stato facile ma da subito ho capito che potevo farlo, comunicava di più e mi veniva fuori più naturale, meno impostato. Così tutto è partito.
Che musica ascolti solitamente?
Non sono uno che ascolta una quantità impressionante di cose, ma sono uno che s'innamora follemente di alcuni dischi e canzoni. Li ascolto in loop all’infinito fino a diventare noioso per chi mi sta attorno. Per questo mi piace variare e vado a periodi. Ci sono momenti in cui sono più esterofilo - e allora spazio dalla trap di Post Malone ai dischi di Beck - e altri in cui ascolto solo cantautorato italiano: dai classici Battisti, Gaetano, Dalla, Carboni, Battiato fino ai giorni nostri di Cosmo, Calcutta e Brunori.
Cosa racconta "Tutto stanotte", cosa c'è di autobiografico?
Ho semplicemente voluto raccontare una storia. Di autobiografico forse c è più la sensazione di desiderare qualcosa, ma senza in realtà sapere cosa. Diciamo che è quello stato di confusione a cui si arriva dopo una settimana pesante, dove si è accumulata rabbia e stress e ci si sente in debito nei confronti della vita.“Voglio tutto stanotte” infatti è la frase che certifica che alla fine,non si sa minimamente cosa si vuole e non si sa minimamente con chi prendersela. E quindi anche in una notte di confusione e carica di negatività, si può incontrare la persona che ti porterà fino all’alba di un nuovo inizio, chissà magari migliore.
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L'articolo L'anno del Drago è cominciato di Chiara Lauretani è apparso su Rockit.it il 2020-01-14 13:15:00
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