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#16 Se pubblico un brano online con licenza Creative Commons e le mie indicazioni non vengono rispettate, la violazione della Creative Commons è riconosciuta in Italia e posso portarla davanti ad un giudice?
Le licenze Creative Commons sono atti di diritto privato (come i contratti, i testamenti, gli atti di donazione, etc.), e quindi sottostanno ai principi giuridici del diritto privato italiano e internazionale. Nel momento in cui una licenza o un contratto di cessione dei diritti non vengono rispettati, l'unica cosa che il titolare dei diritti d'autore può fare è attivarsi autonomamente in sede civile per la tutela delle sue ragioni. E ciò – sia ben chiaro – indipendentemente dal fatto che si tratti di una licenza “open” come le CC o di una licenza proprietaria più restrittiva. Dunque, caso per caso, il giudice investito della controversia valuterà se la licenza è stata legittimamente e correttamente applicata e quindi di decidere sulla base dei suoi termini. Le licenze CC sono documenti scritti molto bene e concepiti per funzionare in tutti gli ordinamenti; quindi l'ipotesi che un giudice non voglia riconoscerne la validità è molto remota. Inoltre, quella della difendibilità in giudizio delle licenze CC è un falso problema. Questo perché il titolare dei diritti è sempre in una posizione privilegiata; infatti, quand'anche la licenza dovesse “cadere”, egli sarebbe comunque il titolare dei diritti esclusivi sull'opera. In altre parole, se cade la licenza, cade il regime “alcuni diritti riservati” e si torna al “tutti i diritti riservati” applicato by default dalla legge.
Avv. Simone Aliprandi
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L'articolo Posso portare in tribunale chi viola le condizioni di Creative Commons? di Simone Aliprandi è apparso su Rockit.it il 2013-05-22 00:00:00
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