Come sono le piccole realtà di provincia o le città italiane poco famose, viste dagli occhi dei musicisti che ci abitano o che ci sono cresciuti? Lo abbiamo chiesto direttamente a loro, che per una volta, invece di suonare diventano guide turistiche piuttosto particolari. Oggi Ioshi ci porta a San Vito al Tagliamento, provincia di Pordenone.
Qual è il luogo della tua città da visitare assolutamente?
Il mio paese si chiama San Vito al Tagliamento, e dista 20 km da Pordenone. Ė situato tra mare e montagna, di posti belli ce ne sono e parecchi. Il posto più bello e significativo per me è il greto del Tagliamento, da noi chiamato "grava". Sembra un luogo come un altro ma se lo visiti con qualcuno del posto ne capisci la particolaritá. La cosa figa poi è che essendo il letto di un fiume, cambia conformazione ad ogni stagione, ogni anno è una sorpresa e devi trovare nuove scorciatoie per arrivare all'acqua.
In quale posto si mangia meglio?
Dal Willy, ma ci potete venire solo con me, è il padre di un caro amico che sta proprio a Pordenone. Ogni volta è un'esperienza mistica.
Qual è la storia o leggenda metropolitana più assurda che si racconta nella tua zona?
Non c'è una leggenda specifica, più che altro ogni paese ha il suo "matto", e su ognuno di questi personaggi c'è una storia sull'origine della sua pazzia. Ne cito solo alcuni senza entrare nei dettagli, perchè ognuno di loro è un pezzetto di storia e la gente del posto gli è molto affezionata: "il Principe", "l'uomo talpa", "la Rosetta".
Descrivi in tre parole la gente del posto.
Bestemmie, vino, Rock and roll.
In quale negozio di dischi ti sei fatto una cultura musicale?
Uno in centro a San Vito al Tagliamento, ai tempi di mio padre era un negozio di strumenti poi, nella mia adolescenza è diventato un negozio di dischi. Quando ci andavo rimanevo lì per tutto il pomeriggio, in genere la cosa si concludeva con il tizio che mi diceva "oh! ma compri o te ne vai?" così se avevo due spicci in tasca compravo un singolo e ci rimanevo un altro po'. Inutile dire che la quantità di soldi spesi in dischi era ed è tuttora notevole.
Il greto del tagliamento
Cosa si fa il sabato sera?
Questa è una domanda difficile perché fin da quando avevo 16 anni bene o male ero sempre in giro con la band nel week end, quindi non sono mai stato un gran frequentatore di serate. In genere dipende da qual è il tuo giro.
Dove si ascolta / ascoltava la musica dal vivo?
Beh, il locale storico del Pordenonese direi il Deposito Giordani, segue poi il Pn Box che ha una bella attività. Non mancano poi, nel periodo estivo diversi festival organizzati da diversi collettivi ad esempio Il SoundPark Festival, la fiera della musica, Sexto Unplugged solo per citarne alcuni. Ai tempi ci fu questo locale poi, sulla pedemontana, il Velvet. Non vorrei sbagliarmi ma a quanto pare fecero pure i Blur quando stavano iniziando a decollare.
Dove hanno la sala prove le band del paese?
Penso che la maggior parte delle band si arrangi a organizzare una sala prove. Chi è fortunato scrocca una stanza a casa di qualcuno, in alternativa puoi prendere in affitto qualche rudere in campagna. Ci sono poi diverse associazioni musicali o, come è successo agli inizi per me, a San Vito al Tagliamento, si provava nella sala del "Progetto Giovani" che era ed è tutt'ora a disposizione per i ragazzi.
Quale band è diventata punto di riferimento per i gruppi locali?
Beh credo che la risposta possa essere una sola: i Tre allegri ragazzi morti. Loro sono passato, presente e futuro (anche con l'apertura dell'etichetta La Tempesta) della nostra città. Una loro canzone? "Prova a star con me un altro inverno a Pordenone".
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L'articolo Baci dalla provincia: Ioshi ci porta a San Vito al Tagliamento, Pordenone di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2015-09-17 11:11:00
COMMENTI (1)
Saluti da San Vito al Tagliamento!