La musica prodotta dagli artisti italiani, oggi più che mai, vive di due filoni del tutto complementari, ma nella sostanza diversi tra loro per attitudine, intenzione, target e mercato di riferimento. Se da una parte c'è la musica in italiano per il pubblico di casa nostra, che riempie arene e piazze, che aggiorna la formula del cantautorato, del pop o della nu disco, del rap e dell'urban in generale, dall'altra c'è un fermento di band o artisti nati in Italia per puro caso, figli delle esperienze musicali internazionali e desiderosi di confrontarsi con festival e venue in tutto il mondo.
La scena anglofona, che negli anni Duemila condivideva gli stessi concerti nei club con quella italiana, dopo l'esplosione incontrollata di quest'ultima e dopo la chiusura di alcuni club di casa nostra durante la pandemia - molti stanno riaprendo, fortunatamente - ha trovato terreno fertile fuori dai nostri confini grazie anche al lavoro di Italia Music Export che ha l'obiettivo di promuovere e finanziare i tour all'estero degli artisti italiani, ma anche di formare i professionisti del settore su come fare per ricevere attenzione fuori dall'Italia, per costruire una solida rete che metta in contatto gli operatori italiani con gli attori del music business internazionale, e incentivi la partecipazione della nostra industria musicale ad eventi, fiere, conferenze e festival all’estero.
Qui sotto vi segnaliamo un bel po' di artisti che stanno girando per il mondo e che sono super interessanti da seguire.
I New Candys direttamente da Venezia portano il loro ultimo album Vyvyd e il loro psych rock fatto di chitarre col fuzz, synth atmosferici e batterie pestone in giro per il mondo in un tour infinito che dall'inizio dell'estate fino a ottobre li porta in Belgio, Francia, Svizzera, Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Olanda, UK, Lituania, Danimarca, Spagna, poi qualche puntata in Italia e via verso gli Stati Uniti, dal Texas all Colorado, da Atlanta allo Psycho Fest di Las Vegas.
Gli Ash Code, dark wave band napoletana questa stagione portano l'onda oscura in Messico, Colombia, Perù, Cile, Brasile, UK, Germania e Francia, per tenere vivo il post punk e la coldwave di cui l'Italia ha una lunga tradizione, aggiornata ai suoni e alle influenze del 2022.
Con gli a/lpaca da Mantova avevamo chiacchierato qualche tempo fa, appena prima del loro tour incosciente di 21 date in 22 giorni in tutta Europa, e ci avevano dato consigli e regole auree per farcela senza perdere il senno. La regola aurea: quando trovi un cesso decente, usalo. Dal primo al 22 maggio hanno portato il loro psych rock dappertutto, partendo dalla Francia e finendo nella Repubblica Ceca dopo aver toccato Olanda, UK, Belgio e Germania.
I milanesi The Gluts non sono nuovi ai tour fuori dai nostri confini, dagli Stati Uniti all'Europa tutta. Sono appena tornati dal giro di Francia e Gran Bretagna, dove hanno portato il loro mix di post punk, noise e psichedelia da suonare con volumi talmente alti da perdere la testa. Ungrateful Hearts è il loro ultimo album, una bomba assurda.
Dalla provincia di Mantova per spaccare le casse in tutto il mondo, i Bee Bee Sea anche quest'anno fanno la spola tra l'Italia e l'Europa. Garage rock & psychedelic madness col tocco dei più sporchi anni Sessanta peer loro, che schiantano i timpani portando in giro il loro album Day Ripper del 2020.
I romani Giuda sono un'istituzione del punk-glam rock italiano nel mondo. Hanno suonato dappertutto, hanno fan club ovunque (il primo è nato in Francia), pubblicano con etichette inglesi, americane e giapponesi - l'ultimo album è E.V.A. per Rise Above Records - e non si fermano mai. Questa estate girano tra Germania, Austria, Francia, Italia e hanno sempre un po' di date da annunciare. Suonano anche in Italia, se non li avete mai visti andate assolutamente, divertimento 100% assicurato.
Se la scena psych garage rock'n'roll italiana gode di ottima salute e si fa valere in tutto il globo, ci sono anche altri artisti che propongono generi più intimi che riescono a suonare in giro per il mondo. È il caso di Her Skin che dopo aver suonato di supporto a Cat Power, aver partecipato a a festival come l’Eurosonic di Groningen, il SXSW di Austin, e a due tra i principali festival pop dell’India, come lo Spring Fest di Kharagpur e l’Alcheringa di Guwahati, è stata in cartellone quest'anno al The Great Escape di Brighton e al Primavera Sound di Barcellona. Palchi prestigiosi per la sua vena dreamy e intimista.
Anche Marta Del Grandi è in giro tra Germania, Belgio, Svizzera, Slovacchia e qualche data anche in Italia, per rivivere live l'album Until We Fossilize e perdersi nelle sue atmosfere eteree e delicate.
Tra le altre realtà in tour in giro ci solo Altre di B col tour in Francia a luglio, Qlowski, Piqued Jacks, Big Mountain County, Mellow Mood, Mai Mai Mai e Planet Opal, che tengono altissima la bandiera italiana nel mondo tra dub, dance suonata, garage, post punk, rock'n'roll, funky e sperimentazione.
Non sono gli unici artisti italiani a fare il giro del pianeta: nei festival più importanti c'è un bel po' di presenza tricolore, dal Sonar spagnolo ci sono Nu Genea, Quayola - Seta, Anfisa Letyago, Daniele Mana con Pedro Vian, al Loollapalooza di Stoccolma i Meduza e i Måneskin, LNDFK al Ment di Liubiana, gli Inude al Montreaux Jazz, Lorenzo Senni, Lory D, Valentina Magaletti, Iosonouncane, Koko, Her Skin e Nother appena tornati dal Primavera Sound di Barcellona.
Duo Kaos, Duo Masawa, Psicologi, Boston 186, Glowal, Musumeci, SLV, Margherita Vicario Ponzio Pilates, Amedeo Picone e Zatox andranno allo Sziget in Ungheria mentre al Wacken Open Air, il festival metal tedesco ci saranno Lacuna Coil, Wind Rosse e Death SS. Grande rappresentanza al Tomorrowland in Belgio con Enrico Sangiuliano, Meduza, Joseph Capriati, ANGEMI, Gianluca Vacchi, Giuseppe Ottaviani, Alessandra Roncone, Marco Tropeano, Francesca Lombardi e al Rototom Sunsplash, il festival reggae in Spagna con Alborosie, Africa Unite, Shakalab, Awa Fall, Mellow Mood, Lion D, Raphael, Lampadread + FYAH ED + Michelle.
Un sacco di risultati per un anno che ha visto la musica italiana sempre più presente nel mondo. E tutto questo senza nemmeno tirare fuori i successi dei Måneskin che hanno letteralmente conquistato classifiche e pubblico dall'Europa agli Stati Uniti. Ciliegina sulla torta, Marta Salogni ha vinto il premio come miglior producer dell'anno ai Music Producers Guild londinesi. Applausi per lei e per tutti quelli che riescono ad abbattere i confini nazionali e ad ampliare gli orizzonti della scena musicale di casa nostra.
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L'articolo La bella estate degli italiani in tour nel mondo di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-06-13 10:09:00
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