Bellacapa: musica e pensieri di Marco Pernice

Il chitarrista e cantante di 22 anni si racconta e parla del suo ep "Bella/Mente", lì dove tutto comincia

Bellacapa - foto di Luca Falasconi
Bellacapa - foto di Luca Falasconi

Marco Pernice, 22 anni, nasce a Torre del Greco (Napoli). Da quando è piccolo lo chiamano Bellacapa, così è diventato il suo nome d'arte: "Mi piace il fatto che non lo abbia scelto io. 'Bellacapa' un po' per i capelli, un po' per il mio modo di fare, il carattere, il modo di pensare certe cose", dice.

Inizia a suonare la chitarra all'età di 13 anni: "Da quel momento dedico tutto me stesso alla musica. Per poter finanziare il mio piccolo studio e le strumentazioni, lavoro con una certa regolarità come cameriere nei ristoranti". Metà parte della sua vita la passa con la chitarra in mano, l'altra metà tra i tavoli e a contatto con la gente. Dal 2019 frequenta il Conservatorio "Giuseppe Martucci" di Salerno: "Quest'anno dovrei diplomarmi in musica elettronica", si augura. 

Abbiamo incontrato Marco per farci raccontare qualcosa di più sulla sua musica e sul progetto Bellacapa e sul suo ultimo ultimo ep, Bella/Mente.

Come definiresti la tua musica?

La mia musica la definirei molto istintiva, ambigua ma intima (spesso molte cose vengono scritte o registrate la notte). Dovendole dare un distintivo di genere forse userei la parola ''alternativa'' (tra il pop e il rock), ma comunque mi piace molto l'idea di una musica sporca, graffiata sia negli strumenti che nella voce, da un certo punto di vista corrotta. Mi piace la musica che da una parte ti coccoli, ma allo stesso tempo ti prenda a schiaffi; che sappia sorprenderti e che sappia anche stare zitta (facendo e usando silenzio) al momento giusto.

Quali sono i tuoi ascolti e a chi ti ispiri?

Provo a dirti un paio di artisti: Pink Floyd, Cigarettes After Sex, Radiohead, Blonde Redhead, Red Hot, Battisti, Il Genio, alcuni dischi dei Pooh (...). Non sono sicuro di ispirarmi a qualcuno di questi; sicuramente mi hanno influenzato per la tecnica e l'utilizzo della chitarra (Frusciante, Gilmour) o per il pensiero dietro i testi o gli arrangiamenti. Mi piace l'idea che Bellacapa esprima qualcosa verso la quale Marco debba ancora tendere e che non sono ancora. Bellacapa è l'artista che un giorno spero di diventare.

Bellacapa - foto di Luca Falasconi
Bellacapa - foto di Luca Falasconi

Significato complessivo di Bella/Mente?

Le quattro canzoni che compongono l'EP sono nate durante le stesse settimane, quindi l'idea di un progetto comune è stata naturale. Parlano e raccontano delle mie difficoltà di affrontare certe situazioni: problemi di natura amorosa, la difficoltà di gestire la rabbia, l'impossibilità di essere compresi, parlano di solitudine; e di istinti dannosi di cui non riesco a fare a meno. Insomma... scenari molto allegri! Però, come dico anche in uno dei miei brani: "Forse tutto ciò di cui ho realmente bisogno è proprio qui, a volte è necessaria una piccola scintilla". Il problema è quando questa manca.

Prime esperienze di live?

Ho suonato live, e mi manca tantissimo non poterlo fare. La mancanza di questa possibilità è una delle cose che mi fa sentire più giù, perché molti artisti della mia età pare abbiano già costruito e abbiano più esperienza di me da questo punto di vista. Comunque sia, ho suonato in diversi impianti balneari facendo improvvisazioni da solista (io, la mia chitarra, l'ampli e la pedaliera con effetti e loop); durante qualche manifestazione per strada e durante alcuni eventi di associazioni musicali del territorio (Castellamare, Torre del Greco), come ad eventi privati o feste di compleanno.

Chi ti ha scattato le foto promo?

Luca Falasconi, uno studente dell'Accademia delle Belle Arti di Napoli. Cura l'immagine del mio progetto musicale in toto. Per queste foto ci siamo ispirati molto all'immaginario di Hopper, alle locandine dei film indipendenti e alla nostra fantasia ribelle.

Bellacapa - foto di Luca Falasconi
Bellacapa - foto di Luca Falasconi

Come immagini il futuro?

Intanto, per me questo EP rappresenta un inizio e non un obiettivo, quindi, tutto parte da qui. Parte ora. L'idea folle sarebbe di contattare gestori di locali e partire anche in macchina, in treno, fare un road trip e portare le mie canzoni in giro, suonando e mettendomi in gioco. Sto realizzando diversi progetti audiovisivi per pubblicizzare la mia musica, sto realizzando dei cartoncini pubblicitari da distribuire in giro con i codici QR, mi piacerebbe suonare in strade e posti strani, che facciano al caso mio. Situazioni alla Hopper (ride, ndr). Ma soprattutto vorrei che qualcuno credesse in me, investendo nella mia musica, perché posso e devo migliorare la mia voce, le mie produzioni, e crescere sia come artista che come persona. Voglio conoscere un mucchio di gente nuova. Sento di dover sfruttare la vita al massimo e non ho scuse.

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L'articolo Bellacapa: musica e pensieri di Marco Pernice di Redazione è apparso su Rockit.it il 2022-02-22 15:00:00

Tag: bio

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