Spero che questa compilation possa essere il mezzo per scoprire ciò che si è perso nel tempo, un modo per conoscere ciò che è successo nel Sannio negli scorsi decenni. Con lo scopo, anche, di raccogliere in un unico posto tempi e contesti diversi, accumunati dalla stessa terra di origine.
Così Dylan Iulano (The Delay in The Universal Loop / xenboi) introduce all’ascolto di Lick The Witch - Beneventowave Vol.1, il primo capitolo della raccolta di musica Sannita di Bulbless! Records. Una compilation di 20 brani e altrettanti artisti, che riunisce la scena elettronica beneventana dagli anni ’90 ad oggi.
Un progetto che prende forma in 10 anni e parte da un’idea di Dylan, giovane artista che ha vissuto a pieno tutta la musica prodotta nel beneventano, dal 2008 a oggi: "Ci sono vari brani o interi dischi che hanno fatto parte di me a un livello profondo, ma che per un motivo o per un altro non sono mai stati pubblicati o non hanno mai avuto la risonanza che (a mio avviso) meritano", dice, con quel modo bello di spiegare (secondo me innato) che hanno i campani.
"Il Conservatorio mi ha definitivamente spronato a realizzare questo progetto, che mi balla in testa da tantissimo tempo. Lì, negli ultimi quattro anni, ho stretto legami con altri producer di musica elettronica. Così, la mole di musica beneventana nei miei ascolti quotidiani è diventata tale da volerla raccogliere e condividere con tutti. Quando ho contattato il mio amico Mauro aka Miami Mais per includere il suo progetto nella compilation, ne è rimasto entusiasta e ha recuperato due gemme come gli inediti di Massimo Ben e Caesar, allargando ancora di più il campo", spiega.
Nella compilation ci sono chicche inedite del passato, quindi: un brano di Caesar (produttore house già in consolle a partire dalla fine degli anni '80); un altro reworkato da Massimo Ben (cantautore di San Salvatore Telesino attivo tra gli '80 e i '90); un estratto della soundtrack di Chris Kamara's Street Soccer (videogioco la cui colonna sonora è stata composta dal beneventano Vanni Miele nel 1999).
Ma anche gemme contemporanee: il pezzo dell’artista "hyperfunk" Miami Mais aka Mauro Mattei (il cui contributo è stato prezioso per la realizzazione di questo lavoro); il synth-pop e lo-fi di John Mausiano dei Forever Alien; l’inedito di The Delay In The Universal Loop (Gruesome), tratto da un mixtape che uscirà nei prossimi tempi. E tanto, tanto altro.
20 tracce sotto il nome di Lick The Witch - Beneventowave Vol.1, un titolo nato già 10 anni fa, come ci racconta Dylan (curatore assieme a Mauro Mattei) di questo lavoro: "Avevo organizzato una serata di musica elettronica con i Policrom e i Forever Alien al centro sociale Depistaggio di Benevento, si chiamava Lick The Witch Fest. La serata finì con Johnny dei Forever Alien appeso all’impianto", racconta gasatissimo.
E continua: "Lick The Witch è in origine il titolo di una traccia di TOBACCO (tra i miei producer preferiti di sempre), che si sposa perfettamente con tutto l'immaginario esoterico che il Sannio richiama. È anche un invito a sottomettersi alle forze oscure che permeano le nostre terre; un omaggio alle donne che ai tempi veneravano divinità pagane nonostante le pressioni del Cristianesimo".
Un’esortazione, insomma, ad abbracciare e adorare il lato oscuro di ognuno di noi in tutte le sue contraddizioni, in riferimento all’oscura leggenda delle janare beneventane, streghe che si riunivano sotto un immenso noce lungo le sponde del fiume Sabato per praticare riti e danze con il demonio.
Ciò che salta all’orecchio, ascoltando l’intera compilation, è che nessun brano somiglia davvero a un altro. Non c’è un’estetica sonora precisa: si percepisce, però, una malinconia di fondo. Come sottolinea Dylan: "Si passa da varie sfumature di synth-pop (che vanno dal Lo-Fi alla retrowave all'hyperpop), fino a sperimentazioni elettroacustiche; dall'ambient alla post-vaporwave, fino all'house apripista di Caesar".
"Sicuramente tra alcuni artisti c'è un legame – dice il ragazzo – ad esempio Evod, Oisel e Divide condividono la stessa etichetta e in qualche modo anche l'intenzione comunicativa. Oppure ci sono io e mio fratello Memoize, che partecipiamo alla stessa concezione post-grunge della musica elettronica", ma nel complesso, tutti gli artisti di Lick The Witch - Beneventowave Vol.1 sono "eremiti", li definisce Dylan: ognuno col suo background e la sua visione.
Anche perché a Benevento e nella zona del Sannio non c’è mai stata una vera e propria scena, se non fosse per quella psych legata alla Valle Vitulanese (con band come Johnny Gray & The Mirrors, Sweet Jane And Claire, 23 And Beyond The Infinite ecc.). Come spiega Dylan: "Ce n’è e ce n’è stata di musica nella zona, ma sempre molto diversificata. Abbiamo avuto tantissimo metal negli anni, ma anche in quel campo è difficile tracciare similitudini tra le varie band che hanno popolato il Sannio".
"L'unico vero punto di riferimento che è rimasto nel tempo per la musica indipendente locale è il Morgana, dove hanno transitato la maggioranza delle band e degli artisti che hanno fatto musica nella zona", riferisce il curatore di Beneventowave Vol.1. Quanto alla musica elettronica, ci sono stati una miriade di fermenti slegati tra di loro nello spazio e nel tempo: "Ma nonostante questo ognuno di noi ha coltivato il suo mondo, coi suoi riferimenti, le sue ambizioni e la sua visione della comunicazione musicale", dice.
"Non essendo un'area molto popolosa (l'intera provincia di Benevento conta meno di 270.000 abitanti in totale, ndr) è stato davvero difficile trovare una continuità nel tempo. Si va dagli anni '90 di Massimo Ben e Caesar alla musica da videogiochi di ispirazione jungle/IDM di Vanni Miele del 2000, per poi fare un salto agli anni '10, dove è praticamente successa la maggior parte delle cose musicali a Benevento (non solo in ambito elettronico)", spiega Dylan.
Lick The Witch - Beneventowave Vol.1 le riunisce tutte in un volume di 20 tracce e altrettanti artisti, che abbiamo intercettato per farci raccontare direttamente, track by track, un po' della loro musica.
01. FOREVER ALIEN – No Time For Us (Live Bootleg 2011)
No Time for Us è stato uno dei primissimi pezzi scritti come Forever Alien, l'inizio della mia ricerca elettronica. È stato registrato con un microfono portatile zoom in una serata a Napoli.
02. Massimo Ben – Lungo Il Mio Cammino (1992, reworked)
Lungo Il Mio Cammino rappresenta i miei sogni e le illusioni di gioventù. L'ho scritta nell'estate dei miei 24 anni. È stata chiusa nel cassetto trent'anni e sono contento di donarla a Lick the Witch.
03. Carlo De Filippo feat. Laura Agerli & Enzo Castaldi – Silences (2021)
Silences è una reazione incontrollata allo stupore, alla bellezza del creato che non riesce a concretizzarsi in un modo diverso dalla musica. La separazione netta di atmosfera tra gli echi della parte iniziale e il notturno finale ne lascia intravedere lo scheletro e il sapore di libertà.
04. Miami Mais – Vanexa (2014)
Il mio approccio nella produzione è quasi sempre quello di dissacrare i generi musicali e Vanexa si potrebbe definire la parodia di un brano Uk garage: il groove è quello, ma con suoni e arrangiamento al limite di ogni (mio) scrupolo estetico.
05. Policrom – Preghiera (2013)
Il brano è una sorta di preghiera nei confronti della confusione e delle cose nuove che ne possono nascere. Avevamo 20 anni spaccati e scoprivamo da fuorisede una Roma che oggi guardiamo con nostalgia. Frequentavamo il Circolo degli Artisti, il Dal Verme e altri contesti aggregativi che Roma ha perso in questi anni.
06. Caesar – Take Me Now (1991)
Take Me Now è una traccia che unisce un groove grintoso di cassa e basso a un dialogo romantico e passionale di due innamorati. Credo che possa rappresentare una vera fotografia sonora del sound dominante i dancefloor negli anni 90.
07. The Delay In The Universal Loop – Gruesome (2022)
Gruesome è un pò il risultato di tutta la musica sperimentale e quella pop che ho amato nella mia vita. È uno strascico dell'approccio xenboi che ho avuto nell'album d'esordio di quel progetto, infatti c'è un'intera strofa in italiano, ma applicato al mio modo di fare musica elettronica spinta come The Delay.
08. Vanni Miele – My Bass Desire (Chris Kamara's Street Soccer Soundtrack, 2000)
Quando faccio una musica per un videogame per prima cosa mi tuffo in una dura sfida: evitare che il giocatore abbassi il volume o addirittura escluda la traccia musicale. Perdere questa partita sarebbe un duro colpo per me e per la fruibilità del gioco. My Bass Desire affonda le radici nel mio essere bassista. Questo brano è un brano fisico legato al desiderio primordiale di scatenare energia "dal basso".
09. Memoize – Je Plonge Dans Ses Pixels (demo 2012)
Volevo creare un brano che fosse quasi un videogioco, combinando le sonorità dolci della lingua francese con un'elettronica distorta e caotica. Il testo parla di un amore per un ologramma tra due entità, vissuto nel sogno di una persona in coma che se morisse o si svegliasse farebbe finire tutto.
10. WØSKI – Down (2022)
In questo pezzo ho cercato il giusto equilibrio tra passato e futuro, con drum sporche e aggressive, influenze dubstep con una componente nostalgica, la voce robotica in pieno stile anni '80, che si catapulta in un drop oscuro e spezzato.
11. Florens – Awake (2014)
Awake segna una rinascita o meglio un "risveglio" di Florens sia artisticamente parlando (passando da influenze pop-rock segnate dalla nascita, a quelle elettroniche con rifacimenti del mondo orientale), sia dal punto di vista personale: segna il rigetto di vecchie abitudini per dar modo ad uno stile di vita differente.
12. Floweywey – EIGHTY TIMES WHY (2021)
Tutto ciò che suono si lega al momento in cui suono, non aggiungo altre costruzioni intorno se non la canzone, l'atmosfera e ciò che può comunicare. Amo i suoni texturali e squishosi (non saprei come altro chiamarli) e campionare tutto ciò che ascolto, uso anche campioni a caso cercando di dargli un senso dopo, sia perché è stimolante sia perché spesso dal caso escono le cose più belle.
13- Oisel – Ant13 (2018)
Questo pezzo è stato creato pensando alla semplicità e alla chiarezza di pochi elementi. Il beat e il delay sono rispettivamente protagonista e antagonista di questa semplicità. Il tutto è reso più 'crudo' tramite la saturazione di ogni elemento. Una traccia diretta, volutamente senza grandi variazioni.
14. Francesco Piscosquito – APN (2019)
Il focus di APN è la ritmica della batteria acustica e la manipolazione del suo suono, articolando i vari elementi percussivi in chiave glitch. Il beat si amalgama in un suono espansivo di pad che vuole immergere l'ascoltatore in una fase di ascolto rilassato, opposto all'impatto che il brano può dare.
15. Faintin' Goats – Cosmological Problem of A Grown Monkey (2020)
Un brano piovuto direttamente dal contatto diretto con i dàimon dell’iperrealtà hackerata. Le capre sono state attraversate dal soffio iperbolico proprio in quei pochi momenti di svenimento irrigidito: un minuto e dodici nello squarcio del caos primordiale.
16. Atto Seguente – Where I Am (2021)
Where I Am è un brano che racconta una lenta presa di coscienza di sé stessi, dal passaggio dall'ignoto al confusionario stato dell'essere.
17. Arturo Camerlengo – Santo (2020)
Santo è uno dei primi brani che ho mai pubblicato e il concetto base era di utilizzare delle voci cupe incastrandole ad un beat. Il nome è per ironizzare un pò anche sul mio cognome (Camerlengo), ma sono sempre stato un profano.
18. Evod – La Berlino del Sud (2019)
Si ispira a Tufara Valle, la mia città natale. È un piccolo paese del sud Italia, diviso tra Est e Ovest, in cinque comuni e due province (Benevento e Avellino). Per questo, fin dagli anni Sessanta, è soprannominata La Berlino del Sud. Ho dedicato un intero album a questo luogo sconosciuto, Terra di Nessuno.
19. Buonarroti – Several Circles
Un sequencer disegna un arpeggio su cui si innestano gradualmente gli altri strumenti, con lo scopo di creare paesaggio sonoro avvolgente. La struttura "circolare" del brano nasce da una suggestione pittorica: l'intento è quello di restituire musicalmente i cerchi tracciati da Kandinskij in un suo celebre quadro del 1926.
20. Divide – Wormhole (2021)
Il mio pensiero musicale è legato al minimalismo; una grande fonte d’ispirazione soprattutto su come essa agisce in funzione della mente con le sue incessanti ripetizioni; ma la prova reale avviene solo quando noi stessi siamo pronti a interagire insieme ad essa.
Lick The Witch - Beneventowave Vol.1
20 Artisti, 20 Tracce di musica elettronica Beneventana, curata da Dylan Iuliano con il prezioso contributo di Mauro Mattei. Uscito su Bulbless! il 25/02 in digitale e su CD in edizione limitata.
Lo trovate su Big Cartel e su BandCamp
Artwork di Giulia Siniscalchi
Mastering di Mauro Mattei
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L'articolo The Benevento Witch Project di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2022-03-01 14:30:00
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