Se Big Little Lies è indiscutibilmente una delle serie dell'anno, è per motivi che vanno oltre i contenuti piuttosto canonici: una ricca cittadina della California, un gruppo di donne belle, benestanti e soprattutto mamme - mamme in carriera, mamme a tempo pieno -, e tanti segreti e bugie dietro le facciate di vite perfette. La storia è già sentita, quello che fa la differenza è il modo in cui è raccontata.
Fra tutti gli elementi che rendono la serie una delle più interessanti narratologicamente parlando, c'è l'utilizzo davvero particolare della musica. Anche in questo caso, è vero che siamo ormai abituati a colonne sonore raffinate e ricercate, ma in Big Little Lies si va oltre la cura del dettaglio, al punto che si può quasi arrivare a dire che la music supervisor Sue Jacobs sia una sceneggiatrice aggiunta: le canzoni (solo canzoni, nessuno score originale, a partire dalla splendida sigla) non si limitano a fare da sottofondo e nemmeno a illustrare le vicende, ma sono quasi degli alter-ego, le voci narranti dei personaggi, che ne definiscono la personalità e danno voce alle loro emozioni: un esempio, la rabbia di Jane che esplode sulla furiosa “Bloody Mother Fucking Asshole” di Martha Wainwright.
E poi c'è lei, Chloe, il personaggio in cui più di tutti si materializza la scelta di far esprimere i personaggi attraverso la musica. Una bambina di sei anni che da grande vuole fare la discografica, iPod come un prolungamento di sé e un gusto a dir poco impeccabile e personalissimo. Una personalità talmente irrealistica da aver anche dato adito a teorie bislacche, come quella secondo cui sarebbe addirittura un cyborg creato da Ed. Se pare alquanto improbabile che in un'ipotetica seconda serie verremo a scoprire che Monterey è in realtà un parco alla Westworld, Chloe rimane una figura enigmatica e a tratti inquietante nel suo essere palesemente più un espediente narrativo che un vero personaggio: una sorta di fool shakespeariano che attraverso le canzoni racconta e mette in moto gli eventi, così che la playlist dei brani scelti da lei suona praticamente un riassunto della trama.
(Attenzione, segue qualche spoiler!)
The Wind – PJ Harvey
La prima volta che vediamo Chloe è in auto, la mattina del primo giorno di scuola, con la madre che le chiede di abbassare il volume di questo “ritratto di donna su scogliera ventosa” che non a caso tornerà in coda all'episodio.
King Kong – Babe Ruth
Se il primo episodio di una serie serve soprattutto per introdurre le caratteristiche dei personaggi, la scena in cui la famiglia di Madeline è a tavola ribadisce due cose: che Chloe ha dei gusti mai visti in una bambina di quell'età, e che non li ha ereditati da nessuno, visto che né Madeline, né Ed, né la sorella adolescente Abigail sembrano apprezzare particolarmente.
Call on Me – Janis Joplin
Madeline e Ed sono in spiaggia, discutono e poi fanno la pace e si abbracciano. Dalla casa arriva la voce di Janis Joplin: “A man and a woman have each other, baby, To find their way in this world. I need you, darling, like the fish needs the sea, Don't take your sweet, sweet love from me”.
What Have You Done – Naomi Shelton & The Gospel Queen
Chi ha fatto male ad Amabella? Qual è il segreto di Jane e Ziggy? Qual è la ricetta del matrimonio perfetto di Celeste e Perry? Le domande cominciano a essere tante, le bugie sempre più difficili da reggere, la facciata patinata a mostrare le crepe. “I said, what have you done my brother? I don't know... i don't know Said you told your lie, without no shame”
Heartaches and Pain – Charles Bradley
Se il tuo amichetto è l'unico della classe a non aver ricevuto l'invito per la festa del secolo, una soul ballad strappacuore è quello che ci vuole.
River – Leon Bridges
Mentre le mamme si prendono a sberle nei corridoi e si fanno dispetti, i bambini sembrano più capaci di gestire i conflitti e risanarli, per esempio fornendo la colonna sonora per una tenera riappacificazione fra Ziggy e Amabella (non finirà benissimo, ma le intenzioni erano ottime).
Dreams – Fleetwood Mac
Il singalong dal retrogusto amarognolo della gita in limousine alla volta di Frozen on Ice svela anche un certo black humour della piccola dj.
This Feeling – Alabama Shakes
“See, I've been having me a real hard time But it feels so nice to know I'm gonna be alright”. Perché parlare quando puoi far suonare gli Alabama Shakes per consolare tua madre quando tua sorella ha deciso di andarsene a vivere col padre e la sua nuova moglie fricchettona?
Pocketful of Rainbows – Elvis Presley
La canzone che Chloe suggerisce a Ed di cantare alla festa “Audrey and Elvis” (sulla quale peraltro si potrebbe aprire un altro capitolo a proposito della messa in scena del sogno (infranto) americano) al posto di quella che sta provando, “One Night” (non sarà nessuna delle due la prescelta, per la cronaca).
Nothing Arrived – Villagers
Scelta meno consolatoria rispetto a “This Feeling”, ma comunque dolce, per il ritorno a casa di Madeline dopo l'incidente.
Papa Was a Rollin' Stone – The Temptations
Mentre Jane è via ad affrontare il suo dramma, Chloe balla e gioca insieme a Ziggy (inconsapevolmente? O è davvero una specie di robot?) su una straziata Janis Joplin e una canzone che parla di un padre sconosciuto.
Grass is greener – St Paul & The Broken Bones
Un'altra discussione fra Ed e Madeline, Chloe balla davanti a questo video, ma anche se sembra divertirsi, stavolta i presagi non suonano un granché.
September Song – Agnes Obel
Alla fine dell'ultimo episodio, Chloe suona al piano questo pezzo, che avevamo già sentito in altre due occasioni: una reprise che mette definitivamente in chiaro il suo ruolo di “strumento”, artefice della colonna sonora e non solo.
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L'articolo Le migliori canzoni scelte da Chloe, la bimba esperta di musica di Big Little Lies di Letizia Bognanni è apparso su Rockit.it il 2017-04-28 12:05:00
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