A Miami, l'11 maggio 1981, moriva di cancro Bob Marley. Un melanoma al piede destro, progredito fino al cervello, che causò il decesso di un grande musicista, ma anche leader politico, religioso e spirituale. Con la sua musica lottò contro l'oppressione politica e razziale, per la libertà e l'uguaglianza, contribuendo a sviluppare e diffondere in tutto il mondo il reggae al di fuori della Giamaica, stato d'origine del genere.
Venne in Italia una volta sola, a Torino e a Milano. Allo stadio San Siro accorsero più di 80.000 persone a vedere quella che fu la prima delle due uniche date italiane che Bob Marley fece in tutta la sua carriera.
Era il 27 giugno del 1980, uno dei concerti più seguiti di sempre dell'artista giamaicano. Marley cantò davanti a un pubblico enorme, superato solo dalla sua esibizione in Zimbawe in occasione dei festeggiamenti per l'indipendenza del Paese.
Prima di Marley, a partire da metà pomeriggio, due opener d’eccezione: il bluesman romano Roberto Ciotti e Pino Daniele, con questa scaletta:
Sotto 'o sole
Uè man!
Chillo è nu buono guaglione
Voglio di più
Je so' pazzo
Musica musica
A testa in giù
Quanno chiove
A me me piace o' blues
Durante la sua permanenza in Italia Marley concesse una sola intervista al Tg2. Rispose così a una domanda provocatoria sulla possibile contraddizione tra il messaggio delle sue canzoni e i soldi guadagnati dalla vendita dei suoi dischi: "I soldi non sono importanti, sono importanti solo per l’uomo bianco. Lui prende i soldi, se ne impadronisce, ne ha fatto una religione. Quello che importa è Dio, il cielo, la terra, il sole, la natura. Perciò, i soldi non contano nulla, sono solo dei pezzi di carta e non devono condizionare la vita".
Nonostante fosse un periodo molto teso per Milano e per l’Italia in generale – solo tre anni prima il concerto di Santanaal Velodromo Vigorelli era stato annullato per uno scontro tra gruppi politici, terminato con lo scoppio di una molotov – il concerto viene ricordato per la sua atmosfera assolutamente rilassata.
Marley comparse sul palco si San Siro dopo le 21, anticipato da una lunga introduzione intonata dalle sue coriste e dal brano Marley Chant, che lo introduceva in scena. Ecco la scaletta dell'intero concerto:
The I-Three's:
Precious World
Save Peace
Steppin' Out of Babylon
That's the Way
Bob Marley & The Wailers:
Marley Chant
Natural Mystic
Positive Vibration
Revolution
I Shoot the Sheriff
War
No More Trouble
Zimbawe
Jamming
No Woman, No Cry
Zion Train
Redemption Song
Could You Be Loved
Work
Natty Dread
Is This Love?
Get Up, Stand Up
Coming in From the Cold
Lively Up Yourself
È possibileriascoltare l’audio dell’intero concerto di Milano in questo video. Permettendoci ancora oggi, dopo 40 anni, di rivivere la magia di una giornata indimenticabile.
Il concerto di San Siro è entrato direttamente nella storia, tanto da ispirare Antonello Venditti, cantautore non esattamente in linea con la musica reggae, ma sensibile a una storia accaduta proprio durante quell'evento. Leggenda narra che Antonello fosse presente al concerto e, durante il viaggio di ritorno da Milano a Roma, abbia dato un passaggio a un ragazzo di nome Piero, che all'andata era salito con la sua fidanzata incinta (moglie, nella canzone) di nome Cinzia, per vedere Bob Marley.
Cinzia, in mezzo alla confusione, prese la palla al balzo per lasciare il povero Piero e confondersi tra la gente. Pare che proprio grazie alla canzone (Dai, Cinzia torna a casa!), la ragazza si sia ricongiunta con il ragazzo. Sotto, il testo di Piero e Cinzia.
Cinzia cantava le sue canzoni
E si scriveva i testi sul diario per sentirli veri
E proprio nell'ora di religione
Quando tutto il mondo sembra buono anche il professore
E lo stadio era pieno
Cinzia e il suo veleno
E lo stadio era pieno
Cinzia e il suo veleno
Piero suonava solo la musica reggae
E i suoi capelli erano serpenti neri di medusa molli
Sposati di fretta e con un figlio in arrivo
Un figlio nuovo di zecca da crescere bene
Partirono insieme, destinazione San Siro
Con tutto quello che avevano in tasca, un indirizzo sicuro
E lo stadio era pieno
Cinzia e il suo veleno
E lo stadio era pieno
Cinzia e il suo veleno
E sì che Milano quel giorno era Jamaica
Con quelle palme immense sulle strade vuote e 41 all'ombra
E quando gli idranti spararono sul cielo
Qualcuno disse, "Guarda verso il palco c'è l'arcobaleno"
E venne la notte da centomila fiammelle
La musica correva come un filo su tutta la mia pelle
E lo stadio era pieno
Cinzia e il suo veleno
E lo stadio era pieno
Cinzia e il suo veleno
Dai Cinzia, torna a casa
Dai Cinzia, torna a casa
Dai Cinzia, torna a casa
Dai Cinzia, torna a casa
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L'articolo Bob Marley 40: quel live a San Siro che cambiò l’Italia di Redazione è apparso su Rockit.it il 2021-05-11 11:30:00
COMMENTI (1)
Dovevo andare con i miei amici che da Palermo in zaino e sacco a pelo andarono a Milano per il concerto. Io purtroppo non andai, non ricordo più nemmeno per quale cavolo di motivo, ed è uno dei miei più grandi rammarichi :(