Ci siamo, siamo nell'ultimo mese di musica di questo 2022. E nonostante siano gli ultimi colpi dell'anno, di uscite notevoli ce ne sono: da Colapesce e Dimartino alle affascinanti spigolosità di Andrea Poggio, dalle barre di Mistaman alle telecronache distorte dei Materazi Future Club, passando per Clavdio, Niccolò Fabi, Troyamaki, Giuse the Lizia, Ministri, Samuel, Gaube, Mezzosangue, Guinevere, Ele A e molto altro ancora, nel nostro bollettino del venerdì.
Andrea Poggio – Il nuovo mondo
Cinque anni dopo Controluce, il disco che ci aveva portato nel suo bizzarro pianeta alieno, Andrea Poggio ritorna con Il nuovo mondo, una spigolosa ninna nanna "battiatiana" per affrontare l'insostenibile incubo della contemporaneità neoliberista.
Clavdio – Freccia
C'è un tepore confortevole nella profonda voce di Clavdio, che riscalda fin dalle prime note di Freccia, brano che mostra l'intensità e l'inevitabile sofferenza che una storia d'amore si porta dentro e di come non si possa rinunciare a l'una senza l'altra.
Colapesce Dimartino – Cose da pazzi
Quello che doveva essere un'accoppiata momentanea prima di tornare ai rispettivi progetti solisti sta diventando una piacevole costante del panorama musicale italiano: Colapesce e Dimartino firmano un brano tratto dalla serie The Bad Guy, dove la violenza dei sentimenti più viscerali viene declinata in una serie di immagini giocose e d'impatto al tempo stesso.
Ele A – Mikado
Dopo essersi mossa a lungo sott'acqua, esce allo scoperto Ele A col suo primo singolo: Mikado è un'infilata sorprendente di rime, incastri e giochi di parole, che si snodano agilmente su una strumentale coperta da un vento freddo.
Lyl – Tana
La giovanissima cantautrice Lyl ci accoglie nella sua Tana, rifugio prezioso per una voce che deve essere ascoltata. Otto tracce che oscillano tra immediatezza pop, trame neo soul, armonie jazz e una scrittura intima, delicata, da cui lasciarsi catturare.
Mistaman – Dentro la mia mente
Strumentali firmate da DJ Shocca, il tocco sofisticato di Ze in the Clouds che impreziosce parte della tracklist e al centro lui, Mistaman. Dentro la mia mente è il suo settimo disco, con barre che prendono la rincorsa dentro l'animo del rapper trevigiano e puntano dritte al cosmo.
Troyamaki – Un bacio sulla tekno
Troyamaki si inventa un mix tra Gigi D'agostino e Per Elisa di Beethoven a fare da sfondo per le accelerazioni sintetiche di Un bacio sulla tekno, racconto di un amore tossico che si consuma nel delirio soffocante di un club affollato.
Disco della settimana: Niccolò Fabi – Meno per meno
Meno per meno è l'esperimento in cui la penna salvifica di Niccolò Fabi viene innalzata dal gioco di incastri tra l'intensità dell'orchestra e i morbidi soffi dell'elettronica di Yakamoto Kotzuga, andando a costruire una piccola meraviglia da godersi ascolto dopo ascolto.
Dischi
2Moellers – Kill Your Dreams: 2Moellers esplora l'elettronica dall'ambient alla techno, dall'house all'IDM, il tutto non più inseguendo i propri sogni, ma eliminandoli per permettere che davvero si realizzino.
Ab Origine – Machina ex Devs: Il progetto bolognese Ab Origine evoca cupi riti ancestrali e richiami tribali di ritorno a una natura selvaggia, inaffrontabile per l'uomo contemporaneo, con un disco dal fascino esoterico.
Barriera – Olodramma: In un mondo di fantasmi digitali si muove Barriera, interrogandosi sulle dinamiche delle relazioni umane nell’era di internet fino a raggiungere le profondità del cyberspazio.
Brenneke – Ogni mai più (vol. 1): Come definire sé stessi, mentre il tempo scorre inesorabile? Se lo chiede Brenneke nel presentare il primo capitolo di una trilogia sonora, affrontando il cambiamento costante di ciascuno di noi con sguardo attento e profondo.
Esseho – Sangue/saliva: unʼanalisi agrodolce delle contraddizioni dellʼamore giovanile, che alterna morsi e carezze, imbarazzo e sublimazione dei propri corpi, con un sound tra urban, folk cantautorale e indie rock anni 2000.
Filippo Cattaneo Ponzoni – DeLorean: Un viaggio in macchina ricco di flashback per ripercorrere i momenti belli e difficili di una relazione, con una chitarra protagonista al servizio di un cantautorato pop con sfumature r&b e di elettronica.
Igi – Teen Romance: Il nuovo ep di Igi vuole essere un manifesto di nostalgia, sogni e dolcezza, fotografando una storia d'amore adolescenziale in tutta la sua bruciante magia, per renderla eterna.
Materazi Future Club – Formazione titolare: I Materazi schierano la loro formazione calcistica del cuore, che corre al ritmo di beat sporchissimi coi bpm all'impazzata e che spezza il tiki taka avversario con brusche entrate in scivolata sul dancefloor.
Matteo Alieno – Alieni: Sentirsi estranei dentro al mondo che ci circonda: è questo sentimento che ruota attorno al nuovo disco di Matteo Alieno, diventando il canto di un musicista e di una generazione che hanno nell'insicurezza l'unica costante delle proprie vite.
Pinguini Tattici Nucleari – Fake News: I Pinguini Tattici Nucleari arrivano al disco più pop della loro carriera, destinato a un successo incredibile grazie al distintivo stile con cui riescono a mettere in musica l'assurdo mondo dei millennial.
Singoli
Bengala Fire – Bobby Eroina: I Bengala Fire, con Rodrigo D'Erasmo alla produzione, distorce al massimo le chitarre, in una furia punkeggiante che raschia l'intonaco dai muri.
Bordeaux – Sine: Il secondo singolo di Bordeaux si accende di tagliente sensualità, grazie a un vivido arrangiamento che mischia atmosfere latine e beat elettronico.
Bye.Tide – Solo: L'elegante veste elettronica del pop dei Bye.Tide questa volta avvolge la solitudine, come un velo da stringere per superare lo sconforto, fino a trovare una distrazione salvifica ballando.
Ciulla – Distante: Un amore che punta all'eternità, senza grandi proclami o gesti eclatanti, ma che si nutre solo della sua graziosa sincerità e dell'eleganza dell'essenziale.
Dalya – Gruv: Il debutto dei Dalya si muove su un groove, anzi, Gruv, ipnotico e sinuoso, con un flow che scorre fluido e un suadente ritornello r&b.
Ellen – Finché dura: Ellen si mette in un angolo per osservare dalla giusta distanza i rapporti umani, concentrandosi sull'incredibile capacità che hanno certe persone di complicarli e ricoprirli di una triste patina di disinteresse.
Evra – Strade perdute: La voce delicata di Evra ci accompagna in un fiume di pensieri che corre lungo bivi già percorsi, in cui si è trovata a fare la scelta sbagliata troppe volte.
Fogg – Peccato: Fogg, con ritualità solenne, arriva nel cuore della notte immerso in un’aura di vapore, con un brano dal tessuto sonoro minimale e una vocalità sussurrata.
Fosco17 – 10 anni: Il cantautorato italiano tende la mano all'indiepop americano, in un brano nostalgico e dall'atmosfera familiare, colorata solo da una docile chitarra acustica e dagli interventi leggeri di un pianoforte.
Ganzo – Tontolone: Ganzo confessa il suo meccanismo di autodifesa per scappare dai problemi all'interno delle relazioni, che finisce solo per creare disastri più grandi, con una ballad romantica dalle sfumature r&b.
Gaube – Muro: Gaube torna sul tema delle migrazioni questa volta andando a guardare i Balcani, rievocando il cantautorato impegnato degli anni '70 e immergendolo nella sua ambra di prog e psichedelia.
Giglio – Piccole ferite: Le Piccole ferite di Giglio riprendono il Battisti di fine anni '70, per lasciarsi tamponare con dolcezza e ricucirle al suono di un pop sofisticato.
Giuse the Lizia – Sincera: Il brano con cui Giuse the Lizia gareggerà a Sanremo Giovani racconta la profonda sensazione di chi chiude gli occhi e si lascia trasportare dal sentimento, con il misto di leggerezza e sconforto che lo contraddistingue.
Guinevere – Whirlpools: La magnetica raffinatezza di Guinevere si consolida col suo secondo singolo, dove ci mostra la sua fragilità gettata in un vortice di paura e rabbia.
Il Ghost – Io sono solo: Il Ghost si addentra tra le ombre della sua vita, da Milano a Tirana, dove la solitudine è il sentimento che prevale, come conseguenza delle delusioni e tradimenti subiti.
Martina Zoppi – Quello che pensate: Martina Zoppi racconta l'ipocrisia del nostro presente, usando la figura di un imprenditore considerato un vincente da chi lo guarda da fuori, ma che nasconde una solitudine incolmabile dentro di sé.
Matteo Prencipe – Fuori da me: Con voce potente e melodiosa Matteo Prencipe si strappa il cuore dal petto, per mostrare tutto il tumulto emotivo che esplode dentro di sé.
Mezzosangue – Sete: Mezzosangue preannuncia il suo prossimo album con la title-track Sete, in cui le sue barre stringenti ci schiacciano contro la cruda realtà del nostro presente.
Ministri – Da questo momento in poi: I Ministri chiudono gli ultimi due anni segnati dalla pandemia con una promessa, spinta con la forza distruttrice del sound delle origini del trio.
Modna – Era tutto perfetto: Modna ripercorrere gli attimi cristallizzati nel tempo di una storia d'amore, con una vena di malinconia che pulsa nel mostrare un sentimento rimasto immutabile.
Samuel – Malinconia: Un'anima in viaggio che, fra metafore marittime, si lascia andare a ricordi e desideri in una danza sensuale con la malinconia.
Smokin Velvet – Scarseez: Il duo degli Smokin Velvet ironizza sullo stato della musica usa e getta del presente, con un loop lo fi che diventa lo sfondo perfetto per le loro punchline.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 2 dicembre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2022-12-02 10:30:00
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