Sì, è proprio vero: sono tornati i Verdena, 7 anni dopo l'ultima volta. Così come Edda, il cui Illusion ha dei picchi che portano alla commozione. E poi Ginevra, thasup, SPZ, i Baseball Gregg con il loro disco più ambizioso, l'amore finito male degli Ada Oda, nomi freschi come Mammaliturchi, IGI e Montedoro, fino a Aaron Rumore, Camillas e molto altro nel nostro bollettino del venerdì.
Ada Oda – Un amore debole
"È un amore debole o è solo un'assenza d'amore?". A chiederselo, disperata e con un italiano spigoloso, è Victoria, voce di origine siciliana dei belgi Ada Oda: post punk morbido, ritmo serrato e chitarre acide, da unire con il cantautorato nostrano e con l'ennesimo amore finito male.
Baseball Gregg – Pastimes
Il duo italocaliforniano presenta la sua opera definitiva: 20 tracce ispirate dal Joyce di Finnegan's Wake che portano in mille direzioni diverse, sintetizzando con un delicato tocco quella centrifuga di gioia, dolore, desiderio e nostalgia che chiamiamo esistenza.
IGI – Maledetti fantasmi
Ci prova, IGI, ha scacciare la paranoia, le paure, i mille pensieri che lo tartassano. Maledetti fantasmi è questa fuga insonne dalle proprie ansie verso qualcuno o qualcosa che possa salvarlo, spinta da chitarre notturne e da una batteria pulsante.
Mammaliturchi – Marsa
Istanbul, le Ande, la Sicilia, Roma. Sono solo alcuni dei luoghi in cui la voce di Mammaliturchi si stende al sole: Marsa è il suo disco d'esordio, figlio del rock sudamericano anni '80, della psichedelia turca, del folk siciliano e avvolto da una coltre di magica polvere.
Montedoro – Nata ora
Nata ora è il primo capitolo della collaborazione tra la cantautrice milanese Montedoro e Hey Cabrera!: soffice indie pop che scorre naturale, dove frammenti del quotidiano trovano un inaspettato equilibrio incastrandosi tra loro come minuscole tessere di un puzzle.
thasup – okk@pp@
Sembra impossibile abituarsi alla facilità con cui thasup riesca a creare hit. Ad anticipare il suo nuovo album c'è la spinta okk@pp@, la storia di un jazzista convertito all'elettronica dall'arrangiamento trascinante e con una melodia ipnotica.
Verdena – Volevo magia
Uno dei dischi più attesi degli ultimi 7 anni. Tornano i Verdena, a modo loro, con un disco che passa dall'hard rock al pop raffinato, dal kraut a richiami battistiani, un rollercoaster estremo di generi e canzoni da cui non vedevamo l'ora di farci travolgere.
Disco della settimana: Edda – Illusion
L'accoppiata Edda/Maroccolo tira fuori un disco a tratti commovente, essenziale e variegato al tempo stesso: Illusion brilla dell'infinita grazia del quotidiano, con canzoni che sono corpi vivi, dissonanti, animati da violenta poesia e acceso dolore.
Dischi
Egreen – Nicolàs (MXP): Versione deluxe dell'ultimo album del rapper colombiano, dove una coda finale di quattro brani rappresenta la chiusura ideale del cerchio in cui Egreen ha svuotato sé stesso.
Lvtvm – Irrational Numbers: I toscani Lvtvm tornano con una creatura strana e multiforme, ruvida al tatto e spigolosa nei movimenti, che unisce sonorità post metal e stoner con costruzioni prog e divagazioni jazz.
Ovo – Ignoto: Il duo formato da Stefania Pedretti e Bruno Dorelli ci porta in un mondo tetro e cupissimo con due suite di oltre venti minuti l'una, che uniscono al doom componenti elettronici e deviazioni inaspettate.
The Shifty Split – Only After: Concept album dedicato a Alexandre Marius Jacobe, l'anarchico francese che ispirò Lupin, che si muovo tremolante su affascinanti trame notturne.
Singoli
Aaron Rumore – NPC Pt. 3: Aaron Rumore attacca il sistema neoliberista contemporaneo con una critica ironica e precisa, manifesto di una presa di coscienza politica che passa attraverso una voce pitchata.
Anice – Supernova: La voce di Anice si abbandona alla potenza incontrastabile dell'amore, abbassando totalmente le difese dentro una danza sinuosa di ovattato r'n'b.
Arva Vacua – H.O.P.E.: Il debutto del trio ambient/post rock cerca di trovare un bagliore roseo che possa diradare le incertezze del futuro, inseguendolo nelle sue costruzioni strumentali.
Asteria – Domopak: Lo sguardo rivolto al cielo per trovare una buco nella pellicola soffocante che avvolge la nostra vita: così Asteria sfoga le sue frustrazioni, lasciandole correre libere in un singolo urban dalle forti scariche dance.
Camillas, Durmast, Invell – Piromani: La band pesarese riprende un suo vecchio brano mai registrato, facendolo correre all'impazzata attraverso sonorità anni '80 grazie al contributo dei producer Durmast e Invell.
Edoardo Elia – Eroe: Con tono languido e voce delicata Edoardo Elia racconta la sua trasformazione in Eroe, dallo sguardo romantico e dal cuore ardente.
DJSTIVO – Voglio il sole: La bonus track di Dopo la notte è un piccolo barlume di speranza e di fiducia nel futuro, che brilla nei suoi intarsi r'n'b e neo soul.
Ginevra – Torino: In mezzo a un arrangiamento elettronico in costante movimento Ginevra cerca rifugio nella sua città natale, trovando la forza nelle poche certezze a cui si può aggrappare.
Houston – Black Jack: Tornano vivi nella mente di Houston vecchi ricordi di una serata inaspettata, mentre la cassa spinge dritta e un’altra notte passa insonne.
Johann Sebastian Punk – 24 ore: Un singolo che vuole farsi inno di una generazione insonne, nevrotica, senza speranze, condannata dai ritmi insostenibili e da modelli irraggiungibili, con una spolverata di decadentismo glam rock.
Joseph – Salvare: Joseph si scontra con le difficoltà che costellano la nostra vita, affrontandole di petto su un brano all'apparenza leggero, che in realtà nasconde una grandissima forza d'animo.
L'elfo, Ketama126 – Rave: Fuori un Rave, dentro un inferno. L'elfo e Ketama raccontano il loro vissuto, con i demoni di sempre che tornano a tormentarli nonostante il successo.
Mistaman – Luce nell'ombra: La dicotomia del titolo si riflette nella cupa strumentale di DJ Shocca e nell'arrangiamento jazzy di Ze In The Clouds, tappeto ideale per le crude barre di Mistaman.
Nervi – Un mostro dentro al letto: Synth tagliente, risata amara e testo autoironico si mescolano nel nuovo singolo di Nervi, portando il suo tragic pop verso territori super elettronici.
SPZ – Mousse: Una richiesta d’aiuto per sfuggire alla frustrazione, ma su synth psichedelici e chitarre distorte, marchio di fabbrica collaudato di SPZ.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 23 settembre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2022-09-23 10:30:00
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