È da poco finito Sanremo, quel momento dell’anno in cui al pubblico generalista può capitare di sentire il nome di Brian Molko. Era il 2001 e il leader dei Placebo era uno degli “ospiti internazionali” dell’Ariston, sul cui palco mandava affanculo un po’ tutti, dimostrando di non amare per nulla l’atmosfera “imparruccata” dell’evento.
Per chi invece non ha Sanremo come proprio unico orizzonte musicale, Brian Molko è un personaggio decisivo della musica contemporanea. Nato in Belgio da padre statunitense di origini italiane e francesi e madre scozzese, vive un po’ ovunque prima di arrivare a Londra, dove nel 1994 fonda i Placebo. Da allora la band ha ridefinito il suono e l’immagine del cosiddetto “alternative rock”, riempiendolo di elettronica, inquietudine e distorsioni.
Con l’Italia ha una storia d’amore e polemiche, cui ora si aggiunge un capitolo. È stato infatti dato il via libera al processo contro Molko per l’accusa di vilipendio alle istituzioni. I fatti risalgono all’11 luglio 2023 quando al festival "Sonic Park" a Stupinigi, vicino Torino, il cantante aveva definito “la vostra” Giorgia Meloni “pezza di merda”, “razzista" e “nazista”, prima di mandarla “affanculo” (qua trovate tutto).
La cosa era finita subito sui social. La polizia aveva trasmesso una segnalazione a Palazzo di Giustizia. La procura aveva aperto un procedimento. Per contestare il vilipendio delle istituzioni – questa è l’accusa rivolta a Molko, ripetiamo – è necessario avere l'autorizzazione a procedere del ministero della Giustizia, che ora è arrivata. Inevitabile, visto che LA Presidente (giusto per darle fastidio) del Consiglio stessa aveva presentato una querela per diffamazione. Il reato in questione è a citazione diretta a giudizio, oltre a prevedere una “multa”.
Ora, a rischio di fare un po’ di populismo spiccio (ma nel caso saremmo in buona compagnia di più o meno tutti i membri del governo), ma davvero il capo del governo e il ministero della Giustizia si devono occupare di tutto ciò? Eppure era sembrato di sentire in tele che avevamo appena rilasciato un torturatore libico.
Forse questo governo non è solo come scrive Pitchfork – magazine musicale che ha la fortuna di guardare da fuori i fatti di casa nostra – “di estrema destra, considerato il più a destra dai tempi di Benito Mussolini e della II Guerra Mondiale” (com’è che qua non lo dice nessuno?), forse hanno anche un problema di rivedere le proprie priorità.
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L'articolo Brian Molko, Giorgia Meloni, il fascismo e le priorità di questo governo di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-02-19 12:23:00
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Pitchfork, grande testata di politica internazionale...