Sono tornati i Bud Spencer Blues Explosion e come ogni volta, la domanda che ci poniamo è una, semplice, senza tanti fronzoli: ma come fanno? Per toglierci ogni dubbio lo scopriremo di nuovo domenica 28 maggio alle 20.20 sul palco Sephora del MI AMI Festival, per ballare e fare headbanging sotto un diluvio di chitarre assurde e batterie pulsanti. Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio sono riusciti a stupirci ancora una volta con due pezzi nuovi a cinque anni di distanza dall'ultimo album Vivi muori blues repeat. Suoni allucinanti, composizione ancora di più per questi due musicisti che ancora una volta alzano l'asticella della loro musica per creare atmosfere sognanti e ipnotiche.
I due descrivono così la nuova musica: "Vandali è un videogioco. Dentro ci trovi laser, mucche, garage, cellulari, gente mascherata, sirene, calcolatrici, plasma, echi degradi, streghe, dj, api, plexiglas, archetipi, pallottole, frequenze scrause, metallo, picchi, batteria, chitarra e pure il violino di Stefano Tavernese. Stranidei è una specie di sfasato blues dentro una discoteca abbandonata. Tra un cosmo e una palude. Il testo è uno scarabocchio socio-spirituale. Di base, ci siamo divertiti a dipingere”.
Il numero due è un'influenza decisamente palese per la band che di per sé è già un duo, il cui nome omaggia il gruppo punk blues Jon Spencer Blues Explosion e il nostro mito italiano, l'attore Bud Spencer. Un nome che nei locali romani del 2006 avrà di sicuro fatto sorridere più di una persona, che sembra un meme ante litteram e che invece ha continuato a rappresentare fino a oggi due dei musicisti più talentuosi del nostro paese. Già dal loro esordio autoprodotto dal titolo Happy, uscito nel 2007, si era capito che Viterbini e Petulicchio non erano il solito power duo da quattro accordi, furia e poco altro.
Sudore, grinta ma anche tante prove in sala e tanta tecnica li hanno fatto arrivare subito a suonare nei festival italiani ed europei ancora prima dell'esplosione vera e propria avvenuta nel 2009 con l'album che porta il loro nome e le loro facce sulla copertina rossa, quello che contiene le cover di Hey Boy Hey Girl dei Chemical Brothers e di Esci piano di Alex Britti, giusto per far capire al mondo che le coordinate della band sono quelle di una bussola impazzita che punta in tutte le direzioni, col minimo comune denominatore, che tanto minimo non è, della maestria dei due nel reinterpretare anche i pezzi degli altri come se fossero propri.
Il 2009 è un grande anno per loro: suonano al concertone del Primo Maggio dopo essersi aggiudicati il premio SIAE e suonano sei date negli Stati Uniti. Il 2010 non è da meno: suonano al MI AMI, ad Italia Wave e registrano la cover degli LCD Soundsystem Daft Punk is playing in my house, insieme ad Alessio Bertellot alla voce e Saturnino al basso (con cui faranno anche un tour). Un loro concerto di sole cover (Jimi Hendrix, Area, Blind Willie Johnson e una versione stratosferica di Killing in the name of dei Rage Against The Machine) suonato al - defunto e mai dimenticato - Circolo degli Artisti di Roma esce in versione EP nel 2011 dal titolo Fuoco lento, ma alla fine dello stesso anno i BSBE fanno uscire il loro nuovo album dal titolo Do It - acronimo per Dio Odia I Tristi - che contiene quasi solo pezzi originali tra il blues elettrico e le sperimentazioni elettroniche.
Tornano di nuovo nel 2014 con BSB3 che spiazza un po' tutti per la sua potenza, per il suo rock sfacciato che conquista sia su disco che live, formula ripetuta con le dovute differenze, anche nel 2018 nell'album Vivi muori blues ripeti, coi testi di Umberto Maria Giardini e Davide Toffolo e la produzione di Marco Fasolo dei Jennifer Gentle e con le chitarre che guardano verso Josh Homme (QOTSA, Kyuss). Una fase di carriera che ha portato i Bud Spencer Blues Explosion a essere una band più "quadrata", che in qualche canzone ricorda gli ultimi Verdena (o forse è il contrario?) e che sembra ancora messa in discussione dai due pezzi nuovi, che portano Viterbini e Petulicchio a giocare con la loro musica per creare un nuovo spettacolo.
Dopo aver girato l'Italia e non solo in tour interminabili che hanno fatto vincere ai BSBE il premio KeepOn per il miglior live, tornano a suonare dal vivo con anteprima al MI AMI, per stupire ancora, forti dell'esperienza di più di quindici anni insieme e delle strade alternative che i due hanno intrapreso per poi tornare sempre ai Bud Spencer: Cesare Petulicchio negli anni ha collaborato con molti artisti della scena romana ed è membro della band di Motta da La fine dei vent'anni in poi, mentre Adriano Viterbini ha suonato insieme a Raf, Marina Rei, Otto Ohm, The Niro, Nick Cester, nel duo delta blues Black Friday, con Bombino, nel tour insieme a Fabi Silvestri Gazzé, con Riccardo Sinigallia e Ice One nel trio sperimentale ON, nei TARM, ha pubblicato due album solisti e ha fondato insieme a Fabio Rondanini (Calibro 35 - Afterhours) la band di afrobeat - rock sperimentale I Hate My Village, a cui si sono aggiunti anche Marco Fasolo e Alberto Ferrari, voce e chitarra dei Verdena. Un supergruppo che ha fatto impazzire critica e pubblico.
Nella scena italiana sempre più bisognosa di suoni innovativi, tecnica, sudore e chitarre, i Bud Spencer Blues Explosion sembra siano tornati per rivendicare il loro post e per dare il loro esempio a tutte le giovani band che vogliano trovare nuova ispirazione dagli strumenti del rock, perché possano essere esplorati senza alcun limite. Sarà bellissimo stare di nuovo sotto il palco a farsi portare via dallo tsunami sonoro targato Roma!
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L'articolo Bud Spencer Blues Explosion, lo tsunami elettrico romano di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-05-22 09:35:00
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