Leggende narrano fosse piena notte quando apparve sul Soundcloud de I Cani, il demo della canzone Alla fine del sogno, prima testimonianza sonora del progetto di Niccolò Contessa a quattro anni dal terzo album Aurora e a due da Nascosta in piena vista, la canzone contenuta nella colonna sonora del film Troppa Grazia.
L'artista che ha definito i confini dell'hipsteria, creando di fatto il pop da cameretta, mischiato coi testi corrosivi o devastanti, è tornato nel suo stile, evitando l'ufficialità come se avesse la rogna e usando i canali nascosti. Perché, un po' come quelli che studiano i serial killer e poi diventano scapocciati pure loro, per conoscere così tanto bene il mondo che descrivi, devi esserne il capo. In questo caso, il capo occulto.
Questo, almeno, è ciò che pensano i suoi discepoli, e se pensate che stia un po' troppo drammatizzando, non frequentate i gruppi di fan sui social. Il fantomatico quarto album de I Cani, quello che dovrebbe succedere a Il sorprendente album d'esordio de I Cani del 2011, Glamour del 2013 e Aurora del 2016, è diventato oggetto di speculazioni, meme e devozione.
Complice la natura evanescente di Contessa, mai stato incline a farsi vedere troppo in giro, a parlare troppo con la stampa o a spiegare le sue mosse, prese in prestito spesso e volentieri dall'attitudine DIY dell'hardcore, in stile Fine Before You Came, secondo cui la migliore pubblicità è sempre il passaparola dal basso.
Nel 2010, Niccolò Contessa ha messo un paio di pezzi su SoundCloud, I pariolini di 18 anni e Wes Anderson, dando vita alla leggenda de I Cani. Stavolta ha fatto la stessa cosa, utilizzando la stessa piattaforma e lo stesso vecchio account dell'esordio, esattamente 10 anni dopo. Cosa significa?
Alcuni pensano sia un addio, altri il saluto definitivo alla gioventù, altri ancora che sia un pezzo vecchio, o scritto per un film. Qualunque sia la verità, in questo caso è più importante il gesto della canzone: utilizzare quel nome, un demo coi suoni dell'elettronica homemade tutti in saturazione, un testo che lascia spazio a ogni possibile interpretazione e pubblicarlo lì, dove ha avuto inizio il suo progetto e dove potrebbe aver fine l'itpop.
Alla fine del sogno è toccante e spiazzante, perché non te l'aspetti, e poi perché è bello ma non bellissimo, cosa che rende questo gioco di specchi più umano di ciò che sembra. Contessa saprebbe bene come scrivere una hit, negli anni ha collaborato con Calcutta prima e con Coez poi, ha seminato vento e raccolto la tempesta dell'itpop, quello che ha avuto per capitale Roma e che ha cambiato tutte le regole del business musicale in Italia.
Non ne ha mai abusato, non ha mai fatto il fantomatico concerto sold out nel palasport e anche quando è apparso in tv (ricordo una storica comparsata a Quelli che, suonando live Non finirà mai), non ha mai sfruttato quella nuova popolarità a pieno. Anzi, seguendo la sua stessa poetica che lo voleva astro nascente di quattro poveri stronzi , a un certo punto com'è comparso dal nulla, ha fatto nuvola ninja ed è di nuovo sparito. Da qui il culto vero e proprio, che di recente è stato addirittura reso letteratura in un romanzo dal titolo Ti prego non ridurmi a icona, scritto da Stefano Pomes e edito da Scatole Parlanti, in cui una coppia si conosce, ama e si ossessiona sulle note della band di Contessa.
Il suo pubblico, ormai religiosamente inchinato a canzoni come Il posto più freddo, lo ha atteso e ha sussultato a ogni sua apparizione, manco fossimo a Medjugorije durante l'ora di punta. Solo poche settimane fa era tornata online una pagina fake de I Cani, e un po' di gente sui social si è sentita mancare.
Ora è tornato davvero, che sia per salutare e andarsene oppure per restare, è tutto da vedere. Di certo, il 2020 ci ha insegnato che la fine del sogno esiste, e non avrebbe potuto avere miglior cantore.
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L'articolo Il ritorno de I Cani e gli effetti di Contessa sulla gente di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-12-28 10:07:00
COMMENTI (3)
@giorgiomoltisanti forse non sono riuscito ad esprimere bene il mio pensiero: Contessa è libero di postare quello che vuole ma guarda caso lo fa scientificamente. Infatti dopo essere sparito da facebook, adesso esce solo su soundcloud con un titolo che alimenta uno storytelling che la critica e i fan aspettano puntuale per scrivere un mucchio di cose che non hanno nulla a che vedere con la musica. Per esempio la canzone è stata giudicata in questo articolo bella ma non bellissima. Io riascoltandola la trovo bella parecchio, ma ho avuto bisogno di qualche giorno e qualche pausa. Oggi la critica è costretta a scrivere frettolosamente e ci sono canzoni che ti assicuro hanno bisogno di un attimo per svelare la loro meraviglia. Un solo esempio è "edera" di Minerva, solo dopo parecchi ascolti ho capito come la melodia sia epica e senza tempo, come le parole caschino al posto giusto in un gioco di allitterazioni e metafore che sono il TOP di quello che possiamo definire pop italiano. E poi questo avere dei culti verso qualcuno mi sembra che faccia perdere di vista il valore della musica: se un artista fa belle canzoni non è detto che ti debba piacere sempre, mi è successo con Giorgio Poi, con Germanò che hanno fortemente deluso le aspettative con i secondi dischi o per dirti non amo la tanto chiacchierata Ariete ma quando ho sentito 18 anni ho fatto chapeau a una vera canzone pop. Ciao, buon anno
@mario.miano.39 "Non mi sta mai bene niente / Dice la gente", cantava Meg nel 1997 con i 99 Posse. In altri termini: who cares? Aveva sta canzone, l'ha condivisa. Stop. Non ti ha chiesto nulla in cambio. Potresti fargli la cortesia di non stargli a contare i peli del culo magari. In questo 2020 abbiamo assistito a uno spam continuo e assillante di quasi ogni prodotto musicale - streaming, dirette, petizioni, merch creato ad hoc, eccetera - Bianconi c'ha praticamente costruito una sua personale Odissea su Forever, la cui uscita è stato un travaglio iniziato a marzo e finito a ottobre (sono 7 mesi) con in mezzo un'incessante e petulante sequela di interviste, dichiarazioni, preview, fotoshooting e via discorrendo manco fosse resuscitato Micheal Jackson. Contessa s'è svegliato una mattina, ha trovato/composto/registrato/riesumato sta canzone e l'ha condivisa. Forse forse non è il caso di stare a rompere le palle, che dici?
PS: Non parlo da fan, non sento nulla di Contessa da almeno 5 anni.
Il discorso è interessante ma si potrebbero utilizzare chiavi di lettura molto diverse: Cantessa è sicuramente un genio per come cambia registri musicali e per le diversificatissime produzioni che spaziano da Tuttifenomeni e Coez. Ma qual è il bisogno di agire in questo modo se non un passatempo e nello stesso tempo un piano di marketing ambizioso come pochi. Ma visto il personaggio e le doti perché non regalarci più musica? Forse che è rimasto poco in fondo al barile da dove è uscito "aurora" che scusate, continuo a ripetere è anni luce superiore ai primi albums? In fondo la differenza fra le colate laviche di tiktok e questo continuo sottarsi è molto sottile. Perché non concentrarsi sulla musica un pochino maggiormente? Questa canzone mi piace molto e lo dico perché nello stesso tempo aggiungo che sarebbe perfetta anche per i Negramaro (!) magari con arrangiamento tradizionale e testo un pò diverso ma se la suoniamo con la chitarra siamo lì, nelle ugole di Sangiorgi. Caro Contessa mi piaci molto ma di queste (non) storielle forse siamo pieni: pubblica la tua musica, fai dischi, produci e magari vai anche a Sanremo che lo aiuti molto. Opporsi al sistema quando tu sei lo stesso sistema suona ormai da bambini viziati.