Siamo andati a vedere Capitani Coraggiosi, il concerto di Gianni Morandi e Claudio Baglioni al Foro Italico di Roma. Purtroppo c'era anche la TV.
È successa una cosa simile a quando ho visto il concerto di Miley Cirus a Milwaukee: tutti i bagni del palazzetto sono diventati per donne. Se andavi in quello degli uomini un gentile signore della security ti indicava una parete protetta da una tenda dove c'erano gli urinatoi a muro. A differenza di Miley, ovviamente, in fila non c'erano delle adolescenti super agitate ma delle donne sui cinquant'anni. Livello di eccitazione: medio, ma siamo anche all'undicesima replica. Ho conosciuto una signora che era qui per la sesta volta.
Mi è andata male che c'era la tv. Inizialmente pensavano di registrare il concerto e poi mandarlo in differita ma, causa maltempo, hanno sempre dovuto rimandare e, alla fine, sono stati costretti a trasformare il tutto in due dirette televisive. La cosa ha comportato non poche noie per chi era presente. Ad esempio, c'era uno “scalda pubblico”: ovvero un povero cristo che aveva il compito istruirci su come comportarci durante la diretta: 1) mai e poi mai abbandonare il proprio posto e lasciare liberi tutti i corridoi e permettendo ai cameramen di lavorare 2) applaudire dopo la pubblicità. C'era un fastidiosissimo maxischermo che faceva da gobbo e anticipava le battute che avrebbero detto i due o i loro ospiti (J-Ax e Fedez hanno fatto il loro, senza infamia e senza lode). In ultimo, dal momento che di fatto era diventato un concerto spalmato su due giorni, le canzoni più importanti sono state divise per coprire bene entrambe le serate. Su questo sono stato fortunato, in scaletta c'era “Sabato pomeriggio”, “Piccolo grande amore”, “Amore bello”, “Strada facendo”, “Se perdo anche te”, “Vita” (quest'ultime le due mie preferite in assoluto del repertorio di Morandi) e molte altre ancora. Non hanno fatto “Avrai”, per dire.
La parte strettamente musicale era bella: band imponente, arrangiamenti dignitosi e molte canzoni che, rifatte solo chitarra e voce, erano ancora più forti. I due si scambiavano le parti ed i repertori, intervallati da qualche piccolo sketch che – ahinoi – già conoscevamo sempre per via del gobbo. “Piccolo grande amore" era da pelle d'oca: tutto il palazzetto – il pubblico, i venditori di bibite, la security, tutti – assistevano con un'attenzione quasi religiosa. Poi quello seduto sopra di me ha urlato “Ao', ma chi gliel'ha prestate 'ste corde vocali” e siamo ritornati alla normalità.
A mia madre – morandiana fanatica - non farà piacere leggerlo ma Baglioni strabatte Morandi a mani basse. Esibizioni perfette, prestanza scenica da ventenne e canzoni che sono tutte dei piccoli monumenti. In finale hanno messo “C'era un ragazzo” e “Strada facendo” e il pubblico non si è più tenuto disobbedendo alla regola che con fatica ha rispettato per l'intera serata: tutti sotto il palco e chissenefrega dei cameramen e della TV.
Dopo quelle due canzoni e i saluti, c'è stato uno stacco netto: luci accese, nessun bis, i musicisti se ne sono andati come operai che hanno appena finito il turno. Sul maxischermo scorrevano le immagini più belle della serata. #capitanicoraggiosi tra i trendid topic e Fedez è tornato a litigare con Gasparri. Tutto nella norma, quindi.
Gasparri fan numero 1 ❤️ pic.twitter.com/tP5tdTiEN6
— Fedez (@Fedez) 6 Ottobre 2015
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L'articolo Siamo andati a vedere il concerto di Morandi e Baglioni, Capitani Coraggiosi di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2015-10-06 00:00:00
COMMENTI (3)
gianni mi ha detto pochi giorni fa che oramai e' in pensione....ho guadagnato troppo...devo smetterla
gianni mi ha detto pochi giorni fa che oramai e' in pensione....ho guadagnato troppo...devo smetterla
ma chi cazzo se ne frega di queste menate