CBCR Weekly: 43.Nove + Tashi

C'è chi vicino al mare ci abita, e non aspetta altro che salpare verso terre sconosciute, e chi immagina tutta la vita che si nasconde sotto il pelo dell'acqua in attesa di tuffarsi. E, in entrambi i casi, fanno della musica niente male: ve la raccontiamo qui

Qualche tempo fa questa rubrica non si chiamava CBCR Weekly, ma Pescato fresco. Ecco, gli artisti di oggi starebbero bene tanto nel vecchio format quanto in questo, visto che da un lato abbiamo un duo che viene dalla Versilia e dall'altro una vecchia conoscenza – si fa per dire, è giovanissimo – che ha nel mare una grandissima fonte di ispirazione. Loro sono 43.Nove e Tashi e ve li raccontiamo qui sotto!

43.Nove

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Tra le tante energie creative compresse durante il covid c'è anche quella di questo gruppo versiliese, nato appena una settimana dopo la fine del lockdown. Si chiamano 43.nove, come il parallelo terrestre su cui si trovano, e hanno già all'attivo un disco, intitolato Ho perso di vista me. Si tratta di una sorta di concept album attraverso la prospettiva di un extraterrestre naufrago, una sorta di Castaway cosmico che si trova a vagare per territori a lui totalmente estranei, entrando in contatto con vari personaggi attraverso cui scoprire tutte le sfaccettature dell'animo umano.

Ma non c'è eccessivo struggimento nella musica dei 43.nove: gli arrangiamenti tra indie pop e sfumature funk – merito anche della produzione di Bonnot – donano un tocco di leggerezza alle melodie, scivolano sinuosi anche nelle pieghe più spezzate dell'animo umano e mostrano quanta luce si possa nascondere anche in questi spazi così nascosti. Come fa anche il loro ultimo singolo Preda, una sorta di preghiera apocrifa dove il bisogno di aiuto non è un urlo disperato, ma un canto caloroso dove ritrovare la forza per ballare in mezzo alle difficoltà. 

Perché ascoltarli

Tashi

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Tashi Dorjee ce lo ricordiamo bene da un momento veramente non sospetto: era il 2022 e lui si trovava al laboratorio Project Together del Dr. Martens Fest, per sottoporre le proprie demo a Fight Pausa (non a caso, visto che l'influenza di Generic Animal si sente). Pochissimo tempo dopo è uscito Dentro lo scheletro della balena, il suo singolo di debutto, che trova la sua forza ipnotica nell'ondeggiare tra due accordi, su cui viene costruito tutto l'arrangiamento. Ecco, tanto dovrebbe bastare per rendersi conto quanto talento si nasconda in questo ragazzo giovanissimo.

Ma nel caso non siate ancora convinti, è da pochissimo uscito il primo ep a firma Tashi, dal titolo Per un soffio. L'immaginario marino ci porta di nuovo a riva, a specchiarsi nell'acqua e immaginarsi cosa si nasconda tra le sue profondità. Ma non c'è il colombre di Buzzati a inseguirlo nel mare, non c'è Moby Dick ad alimentare un'insanabile sete di vendetta, quanto una sorta di sospensione a mezz'aria su di un soffice ambient pop che guarda al folk e all'emo, mentre la vita scorre sotto di noi. Tutto fino a un liberatorio tuffo, dove non c'è apnea, anzi: è qui che ci si trova a respirare, incredibilmente, come per la prima volta.

Perché ascoltarlo: Per farsi crescere le branchie a immergersi senza paura nell'oceano.

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L'articolo CBCR Weekly: 43.Nove + Tashi di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-10-17 10:45:00

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