CBCR Weekly: Juma + Eucaristia

Un trio darkettone sull'asse Argentina-Brianza per dare nuova linfa al goth rock e una cantautrice a confronto con i suoi drammi amorosi tra Genova e Torino: eccoci a un nuovo appuntamento con la nuova musica di domani

04/06/2024 - 11:38 Scritto da Vittorio Comand

Dopo l'ubriacatura di MI AMI, dove tanti CBCR di ieri e di oggi hanno incantato sui palchi del festival, ecco che ritorna la nostra rubrica settimanale sui nuovi talenti in circolazione da tenere d'occhio. Questa settimana è il turno di Juma e di Eucaristia. E non dimenticatevi di dare un'occhiata alla nostra playlist dedicata su Spotify, assieme a tutte le altre che curiamo amorevolmente per voi (è appena nata quella dedicata alla nostra community Rockit PRO!).

Juma

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Mariam Juma Shabani, in arte solo Juma, ha 25 anni e viene da Genova, anche se da qualche tempo casa sua è a Torino. È sbucata un po' dal nulla sul finale del 2023 – anche se fa musica da qualche anno prima – con il primo singolo Se mi vuoi bene, una ballata costruita sull'incastro tra piano e voce che mostrava solo una delle facce della sua musica, ma già raccoglieva in sé quell'approccio intimo nel raccontarsi senza filtri e le potenzialità della sua voce, adagiata sull'arrangiamento con dolcezza e un coinvolgimento emotivo totalizzante.

Da un paio di settimane è fuori il suo primo ep, Confessioni, che vuole un po' condensare i pensieri e i turbamenti che hanno scosso Juma nel corso dei suoi 25 anni. Ci sono i drammi sentimentali, in bilico tra amori tossici e traumi difficili da superare, ma anche le insicurezze dell'aprirsi al mondo, l'incertezza nel guardarsi intorno e trovare molto poco di sé nell'ambiente circostante, le ansie che accompagnano inevitabilmente i vent'anni, il tutto su un tappeto sonoro dove convivono soul, pop elettronica e r&b. Se ci date un ascolto potreste trovarci una mano tesa in vostro aiuto.

Perché ascoltarla: Per lasciare che i problemi amorosi si appianino con il tempo.

Eucaristia

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È dalla mente di due argentini, Agustìn Sureda e Ignacio Hitters, e un brianzolo, Matteo Grizzi, che nasce lo spettrale trio degli Eucaristia, la band più decadente che possiate incontrare tra i vicoli della nuova scena emo punk italiana. La loro musica è fatta di una filigrana bianca e nera, lugubre come le notti londinesi in cui ci immaginiamo operasse Jack lo Squartatore, per un goth rock incandescente e furibondo. Non solo le tinte scurissime del goth rock, ma anche uno scatenato animo post punk a dare vigore al dolore che si consuma nel canto disperato di Agustìn.

Al momento, tutto ciò che si può ascoltare in giro degli Eucaristia dura nel complesso 5 minuti e 40 secondi: è il loro ep An Image of a Sin, con un intro e due brani, tutti di durata inferiore ai due minuti. Poco? Nient'affatto: la sintesi con cui riducono in cenere il loro dolore è più che sufficiente per insinuarsi nei meandri nascosti dei loro pensieri, fino a farli brillare in uno sfogo urlato. Se poi non doveste averne abbastanza, vi toccherà cercherà la data più vicina per scoprire quanto l'abisso possa essere infuocato.

Perché ascoltarli: Per affacciarsi sull'inferno senza farsi bruciare.

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L'articolo CBCR Weekly: Juma + Eucaristia di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-06-04 11:38:00

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