Siamo sempre qui, alla ricerca di qualcosa di nuovo, qualcosa di originale, qualcosa che ci ricordi perché ogni giorno vale la pena tuffarsi con tutto il corpo nei meandri più nascosti della musica italiana. Ecco allora che questa settimana riemergiamo con due CBCR freschi freschi, di cui una cantautrice misteriosa e magnetica e un cantautore che avevamo incrociato qualche tempo fa e che ora ritroviamo con le spalle un po' più larghe e un disco tutto nuovo da sparare dall'impianto. Loro sono Pearl Moth e Kalpa e ve li presentiamo qui sotto.
Pearl Moth
Se prendiamo la copertina di Green Visitors, copertina dell'ultimo singolo di Pearl Moth, siamo già catturati. Potrebbe stare benissimo nella discografia di Cate Le Bon, con questo sguardo che ci scruta attraverso una luna piena di cartone indossata sul volto (se siete tra quelle 4 persone che in Italia hanno visto la serie inglese The Mighty Boosh, amerete). È già in quegli occhi che si cela tutta la forza magnetica di Pearl Moth, cantautrice che non lascia trasparire nessuna info autobiografica in giro. Si presenta solo con questo nome, una particolare specie di falena, e con la sua musica.
Nei pochissimi brani pubblicati finora da Pearl Moth noi ci siamo trovati ben invischiati, come se la grana dream pop che ci aleggia sopra abbia finito per attaccarsi alla nostra pelle. È un mondo etereo quello di Pearl Moth, ma non privo di angosce. C'è qualcosa di oscuro che si muove nelle crepe sonore e che emerge non appena abbassiamo la guardia, a rendere ancora più affascinante il fragile ecosistema in cui ci sta pian piano portando. Addentratevi con cautela, o non ne uscirete più.
Perché ascoltarla: Per trovare una nuova strada sulle rotte astrali.
Kalpa
Manuale del piccolo ingrato. È questo il titolo del primo disco, uscito lo scorso marzo, di Kalpa, cantautore triestino classe 2001. L'avevamo già incontrato in tempi non sospetti su queste pagine per un contest nel 2021, appena prima che facesse di un passaggio anche per X Factor. Lo ritroviamo adesso, che il suo percorso sembra aver trovato la strada giusta da seguire, prendendo come mattonella di partenza l'uscita di questo disco.
Nel suo Manuale, Kalpa concentra tanti mondi musicali diversi, dal lo fi alternative all'elettronica, da scariche punk a rallentamenti ambient, per disegnare tutte le sfumature emotive di una generazione buttata nel delirio del mondo gettato verso il precipizio, dove le richieste d'aiuto vengono sommerse dalle accuse di chi ha dimenticato cosa vuol dire avere vent'anni. Ecco, per chi fa parte della categoria potrebbe essere d'aiuto dare un ascolto al disco, e magari riconoscere così il sé perduto col passare degli anni.
Perché ascoltarlo: Per non avere paura di rivendicare il proprio posto.
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L'articolo CBCR Weekly: Pearl Moth + Kalpa di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-04-10 15:19:00
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