CCCP e Litfiba, Salento e Unione Sovietica: storia di un incredibile scambio culturale

Il 24 luglio del 1988 a Melpignano iniziava un’incredibile scambio culturale tra il rock alternativo di casa nostra e l’Unione Sovietica, che sarebbe culminato con i live delle due band in Russia, poco prima che tutto crollasse. Il racconto dei protagonisti, in attesa di una reunion da brividi

I Litfiba e i CCCP in Unione Sovietica, foto di Marconista
I Litfiba e i CCCP in Unione Sovietica, foto di Marconista

"Tutto partì dalle serate di Melpignano del 23 e 24 luglio del 1988, in cui suonammo sia noi che i CCCP", ci spiega Antonio Aiazzi, tastierista storico dei Litfiba. Nel 1988 Melpignano è un piccolo borgo di duemila anime della campagna salentina. Il sindaco comunista Antonio Avantaggiato, insieme al suo giovane collaboratore Sergio Blasi e con l'aiuto di Antonio Princigalli della locale sezione dell'ARCI Nova Pugliese, organizzano una “Rassegna meridionale di musica rock” chiamata “Econcertologia”. L'ambizione li spinge a guardare più avanti e a cercare di realizzare qualcosa di completamente rivoluzionario: organizzare un festival musicale facendo esibire per la prima volta in occidente gruppi rock provenienti dai paesi dell’Unione sovietica, mentre la primavera successiva saranno le eccellenze del rock italiano, prime fra tutte CCCP - Fedeli alla Linea e Litfiba, a esibirsi in Unione Sovietica.

"Riuscimmo a vedere un paio di band sovietiche allo stadio e questo era un evento incredibile", continua Aiazzi. In più, noi Litfiba non eravamo soliti suonare coi CCCP, anzi, forse era la prima volta che calcavamo lo stesso palco e che avevamo modo di confrontarci. Loro erano una band più giovane della nostra e li guardavamo con curiosità". 

La formazione storica dei Litfiba: da destra Ringo De Palma, Piero Pelù, Antonio Aiazzi, Ghigo Renzulli, Gianni Maroccolo
La formazione storica dei Litfiba: da destra Ringo De Palma, Piero Pelù, Antonio Aiazzi, Ghigo Renzulli, Gianni Maroccolo

Questo è il progetto “Idi di Marzo”: in tutto saranno sei le band sovietiche ad arrivare in Salento per una due giorni di concerti il 23 e 24 Luglio del 1988. Ma il concerto di Melpignano sarà solo un antipasto di quanto sarebbe accaduto da lì a pochi mesi, quando una folta delegazione formata dalle band CCCP - Fedeli alla Linea, Litfiba, RATS, Mista & Missis, i giornalisti Alba Solaro, Gino Castaldo, Francesco Costantini e gli organizzatori Sergio Blasi e Antonio Princigalli, si reca all'aeroporto di Roma per imbarcarsi su un pericolante Aereoflot e raggiungere l'Unione Sovietica per una settimana di concerti tra Mosca e Leningrado.

"Quando arrivammo in Unione Sovietica, nonostante il capo del partito fosse Gorbaciov che stava segnando un cambio di marcia nei rapporti con l'occidente, c'era ancora molto da fare. In Russia ci andavano solo Pupo o i Ricchi e Poveri, non il mondo del rock alternativo italiano. Noi eravamo critici verso quel tipo di potere, i CCCP invece sembravano andarci a nozze ma al ritorno da quel viaggio probabilmente anche loro videro le cose sotto un diverso aspetto". 

Piero Pelù che interagisce col pubblico, foto di Marconista
Piero Pelù che interagisce col pubblico, foto di Marconista

Continua Aiazzi: "Se non ricordo male all'inizio del viaggio sia noi che i CCCP ci guardavamo un po' di sottecchi, quasi in cagnesco, perché al tempo l'Italia alternativa si divideva in due, chi ascoltava i Litfiba e chi i CCCP. Una volta arrivati a destinazione invece diventò tutto facile. Con Ringo De Palma poi era impossibile non divertirci, era un intrattenitore nato. Ho dei flash dell'albergo di Mosca dove a Ringo le cameriere rubavano il profumo, uno dei dettagli che fa capire la differenza tra l'est e l'ovest in quegli anni. A Mosca c'era un enorme mercato del pesce in cui vendevano solo un tipo di pesce surgelato e basta, mentre il resto era vuoto. Ci chiedevano continuamente preservativi e dollari"

"Il concerto a Mosca fu abbastanza agghiacciante", rivela Aiazzi. "Fu all'interno di un vecchio palasport in cui rimbombava tutto, di fronte a noi solo i militari e le loro famiglie (non era realmente un concerto pubblico), il palco era riempito di fiori in stile Sanremo anni '50. A San Pietroburgo invece la situazione fu migliore, era una città abbastanza ribelle, finimmo in un centro sociale controllato dal KGB. Ricordo il viaggio notturno in treno tra le due città, tutti pieni di strumenti e valigie, un vero casino. Lì abbiamo iniziato a socializzare, abbiamo avuto modo di fare dei giri senza essere guardati a vista e a mischiarsi tra di noi".

CCCP live, foto di Marconista
CCCP live, foto di Marconista

Da lì a poco per noi Litfiba sarebbero iniziati i litigi in vista della fine del contratto con Alberto Pirelli, il produttore dell'epoca, e già da questo viaggio sono stati gettati i semi per nuove collaborazioni future, con Gianni Maroccolo e Ringo De Palma (insieme a Francesco Magnelli) che andranno a suonare (Marok anche produrre) l'ultimo album dei CCCP per poi fondare i CSI, mentre i Litfiba rimarranno ufficialmente in due, Piero e Ghigo e sceglieranno un approccio più mainstream. Antonio Aiazzi rimarrà nella band fiorentina come collaboratore per altri anni ancora. Un momento di svolta per l'alt rock italiano, ma soprattutto per la Storia, con la S maiuscola: una manciata di mesi dopo il ritorno delle band in Italia cadrà il muro di Berlino, seguito dalla dissoluzione dell'Impero Sovietico

"Eravamo curiosi di vedere cosa fosse realmente la Cortina di Ferro", conclude Aiazzi. "Abbiamo toccato con mano tutta una serie di ingiustizie legate al potere, l'oppressione delle persone in primis. Il clima era sempre pesante, anche durante i momenti di relax in un ristorante figo in cui facevano un concerto apposta per noi. L'esperienza in ogni caso è stata fantastica, abbiamo avuto la fortuna di partecipare alla Storia".

I CCCP Riuniti per Kissing Gorbaciov, foto di Michele Lapini
I CCCP Riuniti per Kissing Gorbaciov, foto di Michele Lapini

Di questa esperienza uscirà un documentario dal titolo Kissing Gorbaciov, così descritto: un piccolo paese del Salento, alcune rock band sovietiche, i CCCP e un viaggio di 8 giorni tra Mosca e Leningrado. L'incredibile storia di un tour tra due Mondi che non sarebbero stati più gli stessi. Un film di SMK Factory scritto da Luigi D'Alife, Andrea Paco Mariani e Roberto Zinzi, per la regia di Andrea Paco Mariani e Luigi D'Alife. Attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti, i racconti, gli archivi inediti ed esclusivi e la ricostruzione di quegli incredibili giorni, verrà portata alla luce come la visionaria idea di un piccolissimo paese del Salento, riuscì a bucare la cortina di ferro, abbattendo pregiudizi, stereotipi e muri, creando un filo diretto tra il mondo giovanile dei due paesi che finalmente si riconosceranno in un linguaggio che non ha bisogno di interpreti: la musica. Per la prima volta dopo anni, Massimo Zamboni, Giovanni Lindo Ferretti, Annarella e Fatur, ovvero i CCCP, saranno di nuovo insieme.

È possibile partecipare alla realizzazione del film, tramite il crowdfunding, cliccando qui.

Tutte le foto di Marconista prese dal suo blog.

---
L'articolo CCCP e Litfiba, Salento e Unione Sovietica: storia di un incredibile scambio culturale di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-07-24 11:17:00

Tag: live rock

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia