Dove si balla di Dargen D'Amico è stata battuta da Lettera di là dal mare di Ranieri, Ogni volta è così di Emma ha schiacciato La Rappresentante di Lista con Ciao Ciao e Sesso occasionale di Tananai si è fatta mettere i piedi in testa da tutti gli altri 24 concorrenti. È successo al Festival di Sanremo dell'anno scorso, tra l'1 e il 5 febbraio. 11 Mesi dopo, la Federazione Industria Musicale Italiana – o FIMI – ha stilato la classifica delle 100 canzoni più ascoltate in Italia. Dargen, La Rappresentante di Lista e Tananai si trovano tra i primi 10 posti. Le loro esibizioni hanno saputo trasportare il pubblico e rimanere impresse nella memoria di chi ha guardato il Festival. Non si può dire lo stesso di Emma, Ranieri o degli altri artisti che si trovano in posizioni più alte della classifica di Sanremo.
La canzone di Dargen è stata una hit, un brano dance fresco e vintage allo stesso tempo, premiata dalla gente con il terzo posto in top 100 – per quel che vale – ma comunque nona su 25 al Festival. Chi non ricorda l'esibizione di Ciao ciao della Rappresentante di Lista sull'Ariston? La canzone ha fatto così successo da essere stata la quindicesima più passata in radio in tutto l'anno. Eppure a inizio anno, all'evento più seguito – che non per forza è sinonimo di qualità, anzi – sono state tutte superate da brani immediatamente dimenticati. Ma non è successo solo quell'anno, a Sanremo questa è una ricorrenza.
Chi si ricorda di Un milione di cose da dirti? Ermal Meta ha portato il brano al Festival del 2021, vincendo il terzo posto. Ma di quell'anno ricordiamo ben altro. Un brano romantico, cantato con gli occhi fissi l'uno sull'altra. Fiamme negli occhi dei Coma_Cose – oltre a essere la cinquantesima canzone più ascoltata in Italia nel 2021 – ha emozionato la gente, raccontando una storia d'amore di cui quest'anno abbiamo scoperto un altro capitolo. Il duo ha concluso Sanremo in ventesima posizione (su 26 artisti totali).
È successo anche a Madame. Nello stesso anno la cantante ha esordito al Festival con Voce, brano che ha ricevuto il riconoscimento per il miglior testo. Alla fine della settimana sanremese la canzone riesce ad aggiudicarsi solo l'ottavo posto. È un buon risultato, ma non così buono. Soprattutto quando, a fine anno, si scopre che lo stesso singolo è stato il decimo più ascoltato e l'album – Madame – il quinto. I numeri non sono così importanti, ma queste dissonanze non passano inosservate. Anche Musica leggerissima di Colapesce e Dimartino scala entrambe le classifiche, quarta al Festival e settima in FIMI.
La vittoria di quell'anno è andata a Zitti e buoni dei Måneskin, seguiti da Michelin e Fedez che hanno cantato Chiamami per nome. La prima canzone ha inaugurato il caso della band romana, che ancora scala le classifiche anche non piacendo alla critica. I secondi classificati hanno avuto meno successo fuori dall'Ariston, ma il loro brano è stato comunque ascoltato abbastanza da riconoscere una coerenza con il risultato di Sanremo. Sembra assurdo, ma chi arriva in testa alla classifica del Festival della canzone italiana poi viene superato anche dagli altri concorrenti nelle playlist degli ascoltatori.
Torniamo indietro di un altro anno, nel 2020. Tra il 4 e l'8 febbraio sul palco dell'Arsiton debuttano – insieme a tanti altri – i Pinguini Tattici Nucleari ed Elettra Lamborghini. La sera della finale si troveranno rispettivamente al terzo e al ventunesimo posto in classifica. Cantavano Ringo Starr e Musica (E il resto scompare), due canzoni che già solo dal titolo rimandano a quell'anno. E non a caso, visto che Ringo Starr è la trentatreesima canzone più passata in radio dell'anno e quello di Elettra Lamborghini un esordio che ha canalizzato molte attenzioni su di sé, anche se solo per poco.
Il primo posto è sempre vinto da un brano che piace, che viene ascoltato. Tolti gli artisti che non riescono a spiccare dopo – come hanno fatti i Pinguini Tattici Nucleari e Madame – e che non arrivano primi, ne rimangono molti, la maggior parte. Secondo questo ragionamento dovrebbero finire tutti nelle ultime posizioni, ma non è così. Elettra Lamborghini è arrivata ventunesima ma il suo singolo è stato il quarantacinquesimo tra le canzoni più ascoltate del 2020. Sopra di lei nomi come Michele Zarrillo – al diciottesimo posto –, Alberto Urso – quattordicesimo – e Le Vibrazioni al quarto. Ancora una volta, nessuna di queste ha conquistato veramente il pubblico, e sono state dimenticate poche settimane dopo la fine di Sanremo. Elettra Lamborghini e i Pinguini Tattici Nucleari – che piacciano o meno – non sono artisti facili da scordare, grazie al loro carattere: provocatorio in un caso e ironico nell'altro.
Come è possibile che succeda? In tutte le edizioni citate il televoto aveva un peso determinante sul risultato del Festival ma allora era lo stesso pubblico a cambiare idea nel corso dei mesi successivi? La risposta – che è no – si trova indagando l'utente medio che vota Sanremo da casa e chi invece ascolta musica in streamimg nel corso dell'anno. Si crea una frattura tra chi guarda Sanremo e lo vota – in maggioranza dai 45 anni in su – e chi ascolta più musica nel resto dell'anno, cioè ragazze e ragazzi. I loro stream sono dati che determinano la classifica FIMI, ma – secondo i report di Eurofestival News, canale specializzato nella diffusione dei dati sui festival musicali – loro non guardano il Festival.
Sanremo 2023 è appena terminato e tutto lascia pensare che possa succedere di nuovo. I giovani non si sono distinti con particolare estro, e sono stati penalizzati per questo. Ma tra quel piccolo gruppo di giovani cantanti chi sarà il Tananai dell'anno scorso, ultimo a Sanremo, sesto e nono nella top 10 degli ascolti italiani?
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L'articolo Chi ha vinto Sanremo senza vincerlo di Martino Fiumi è apparso su Rockit.it il 2023-02-11 14:30:00
COMMENTI (2)
Mr Rain con Supereroi
Non è "Baby Goodamn" ma "Sesso occasionale"