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#1 - Arriva per tutti il momento in cui è necessario/consigliabile iscriversi alla siae? Se sì, quando? Se no, perché?
Premesso che non vi è alcun obbligo giuridico di iscrizione alla SIAE, bisogna tener presente che l'iscrizione alla SIAE non è mai strettamente necessaria, ma in alcuni casi vivamente consigliabile. E' difficile definire a priori quando arrivi il momento di iscriversi; bisogna analizzare le esigenze del caso concreto. Rimanendo su un piano meramente monetario, l'iscrizione ha senso solo dal momento in cui i costi di iscrizione sono inferiori a quanto un autore crede di poter incassare come proventi SIAE dalle sue opere. Sarebbe infatti una beffa trovarsi a dover versare alla SIAE più denaro di quanto si raccoglie. Bisogna quindi riuscire a fare una stima abbastanza affidabile di quanto sia il potenziale “giro d'affari” che un autore può generare affidando la raccolta dei diritti d'autore alla SIAE. Inoltre è importante tener presente che l'iscrizione (propriamente, l'associazione; ovvero l'ingresso come vero e proprio socio dell'ente) non è l'unica forma con cui è possibile far gestire i propri diritti alla SIAE; esiste anche la forma del mandato.
Avv. Simone Aliprandi
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L'articolo Chiedilo all'Avvocato #1: è obbligatorio iscriversi alla SIAE? di Simone Aliprandi è apparso su Rockit.it il 2013-01-25 13:08:00
COMMENTI (3)
Ma per la vendita del disco o i passaggi in radio indipendenti o web radio, è indispensabile la registrazione dei brani in SIAE?
Quali sono le possibili alternative?
E come funziona il mandato?
Grazie
Il consiglio che posso dare agli artisti di iscriversi in SIAE è quando:
- stanno per stipulare un contratto discografico con un produttore che pagherà i diritti d'autore per almeno 500 copie. Ovviamente, l'album dovrà contenere le registrazioni dei loro brani;
- gli vengono chieste le edizioni in cambio di una produzione discografica;
- gli viene chiesto almeno un brano da utilizzare in una sincronizzazione (video, film, spot, ecc...);
- dovranno distribuire le registrazioni dei brani su piattaforme digitali (emusic, iTunes, ecc...);
- dovranno partecipare a un festival importante (tipo 2.000 paganti), oppure a un tour di almeno 20 date organizzate nel giro di pochi mesi;
- un altro artista vuole pubblicare un disco con le cover dei propri brani;
- una label chiede la registrazione di un proprio brano da inserire in una compilation stampata su supporto fisico e destinata alla vendita, oppure come copia promozionale per qualche grosso marchio.
Questi sono i casi in cui ci può essere un guadagno derivante dallo sfruttamento dei brani.
Per la questione dei concerti dal vivo, compilate sempre e correttamente il programma musicale e pretendetelo, perchè è un documento obbligatorio per chi ha organizzato la serata.
Ricordo, infine, che il deposito dei brani è un atto notarile. Se fate causa per un plagio o un furto di brano, il deposito, in sede di processo, avrà valore esclusivamente come atto di registrazione, un po' come i brevetti.
La domanda successiva dovrebbe essere, come si fa a stimare quanto si guadagna con la SIAE? Ma probabilmente questa domanda non va rivolta ad un avvocato ma a... mmm... a chi? alle band già iscritte?