Abbiamo scoperto da qualche giorno, e purtroppo di colpo, che i social non sono più quel posto che avvelena l’aria, piuttosto il luogo pubblico dove ritrovarsi. La situazione è tragica: inutile soffermarsi su un dato di fatto, miete vittime e ci allontana dalla quotidianità, tanto necessaria ad ognuno di noi, ma soprattutto a chi ha traumi e perdite da affrontare o superare. In questo inatteso e apocalittico squarcio di esistenza, ogni persona ha risposto a modo suo, come meglio credeva. Molti di noi, in maniera spontanea, hanno creduto fosse necessario condividere la musica con dirette social, e che fosse tanto terapeutico per se stessi, quanto di aiuto a chi a casa soffre la cattività.
Così è nata, per esempio, per iniziativa spontanea, Spread Good Vibes, la radio pirata di Facebook, dove stiamo suonando un po’ tutti, non ultimo Claudio Coccoluto il sabato sera, e sono spuntati i primi festival casalinghi con diretta social, proposte casalinghe dei festival estivi reali o iniziative delle etichette indipendenti. Dj locali e musicisti di ogni genere hanno cominciato a condividere della loro musica (per questioni regionali segnalo la campagna #escilabirra del Mood qui a Cosenza, ma potrei andare avanti all’infinito). Poi ci sono gli alfieri del pop che hanno intensificato la loro attività live, tutti nessuno escluso, anche i più reticenti. C’è chi tace, si affida al silenzio, scelta altrettanto rispettabile.
Poi c’è chi vorrebbe, ma non può, non tanto per timidezza, quando per mancanza di attrezzatura, o perché non si reputa all’altezza. Il mio consiglio è di suonare, a prescindere, dove e quando vi sentiate di farlo. In primis per voi, per non pensare negativamente e comunque usare la testa, tenervi lucidi e stare meglio. Poi, se avete la fortuna di non esser da soli in casa, per condividere la musica con i vostri coinquilini quarantenati, e ancora con gli amici, ormai virtuali, che occupano da sempre il vostro quotidiano. Valutiamo insieme un possibile starter pack da dj in emergenza e assolutamente non professionista che vuole andare in diretta sui social.
Prima di tutto lasciate perdere attrezzatura da pro o tentativi di mix senza synch, cose improbabili o anche la qualità del mixato, impegnatevi, ma non prendetevi sul serio, è una maniera per ridere, per mettersi anche in ridicolo (che un sorriso oggi è prezzata a peso d’oro). Anche nella selezione, cercate di andare spesso sul leggero, evitate le pose da maestrini improvvisati, parlate, scherzate, interagite con gli amici che vi scrivono. Serve solo un computer con un programma gratuito scaricato da internet o un cellulare che userete per la diretta, un cavo (minijack solitamente) che dal computer porti l’uscita del vostro stereo o delle casse, un cellulare da cui trasmettere (o anche, se preferite, un cellulare da cui mixare e un computer da cui trasmettere) e via di diretta. Una sola preoccupazione tecnica: occhio ai dispositivi bluetooth che spesso non interagiscono con i programmi gratuiti per mixare (Tracktor, nella sua versione free, e spesso anche gli altri, ma non tutti).
Dicevamo programmi gratuiti e tutti provvisti di synch e automix (praticamente le app ti mettono a tempo i pezzi senza il minimo sforzo). Virtual dj, per gli amanti del grande classico, nella sua versione prova o free, poi c’è Ultramixer, per gli aranzulliani convinti, Mixxx e una lunghissima serie di programmi leggerissimi ed intuitivi, adatti a tutti, anche e soprattutto ai neofiti. Chi viceversa decidesse per il cellulare, c’è la versione Virtual da Android o iPhone, molto bene anche DJ Studio, sempre con la funzione automixante, e una serie di effetti tamarri degni da feste tipo “su le mani siamo in 5.000” nei grandi lidi d’estate. Per i possessori di Iphone mi sento di consigliare anche Djay. Chi è già in possesso di schede audio e quant'altro, sa cosa fare: credo sia piuttosto facile per voi.
Adesso arriviamo al vero problema, ovvero la piattaforma social: Facebook e Instagram non si sono adeguati all’emergenza e condizionano la diretta, che sovente finisce per cadere e non può essere condivisa dopo il suo termine. Io mio consiglio non è di andare in diretta e rischiare che ve la interrompono, o che dopo non possiate salvarla come video e condividerla con gli amici che non erano on line durante il dj set. Se volete far le cose a modo, scaricate Streamlabs e poi configuratelo su Facebook o Twitch indistintamente, e avrete un aumento sensibile delle prestazioni audio/video, meno rotture sul copyright, ed una migliore interazione con gli amici. Pace e buona musica a tutti, sempre e comunque, che ci salverà anche questa volta.
Questo articolo fa parte di Scintille, una sezione del nostro sito che vuole aiutare chi vuole fare musica in questi giorni forzatamente domestici.
Fabio Nirta è un dj, produttore, manager e "agitatore musicale". Ci eravamo già occupati di lui in questo articolo.
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L'articolo Come diventare un dj in pochi giorni, rimanendo a casa di Fabio NIrta è apparso su Rockit.it il 2020-03-17 09:31:00
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