Al contrario del sabato, in cui la festa sublima, e della domenica, che è sempre la più intensa carezza per i nostri cuori malandati e bisognosi d’amore, il venerdi è destinazione paradiso, il momento dell’impatto, l’accensione del fuoco. Più guardo la line up (qua assieme a tutte le altre info) - cercando di provare a usare occhi nuovi e non i miei che la modellano e vivisezionano da mesi - più realizzo che il primo dei tre giorni della medaglia è il ritratto di una generazione (le generazioni non esistono?).
Il Palco Dr. Martens è un meraviglioso racconto della scuola cantautorale che sa incrociare musica pop e musica colta, jazz e canzone, centri e periferie. Ci sono le isole, da cui partire e a cui tornare. La Sicilia del romantico indipendente Marco Castello e Colapesce e Dimartino, premi della critica e vecchi amici del festival, per la prima volta assieme qui. C’è Daniela Pes, premio Tenco, che sulle orme di Iosonouncane ha dato alla Gallura un suono iper-folk. C’è Milano, che da urbe esprime l’urban, ma che poi esplora e cresce, sperimenta. Venerus, ormai maturo cantautore psichedelico, e Irbis, ispiratore di Madame, diamante grezzo di Bovisa, alla prova con il diventare grande. In apertura Lauryyn, gioiello della scena pugliese.
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Il Palco Champion è invece, inappuntabilmente, la miglior faccia della gen z urban in senso stretto. Parte con Alda, rapper conscious femminista, accompagnata da Francesco Fantini. Il golden boy Centomilacarie torna al MI AMI dove fece debuttare quella “Non mi riconosco” che è oggi singolo con Mace e Salmo. A seguire le tre migliori nuove espressioni del rap: la talentuosa Ele A, il funambolo Diss Gacha, il magmatico Tony Boy. Chiello torna finalmente al Festival dopo aver fatto debuttare live al MI MANCHI il suo progetto solista. E per la prima volta, un assoluto, Bello Figo si esibisce con una live band (che si dà il caso essere la sua cover band). Faciaml.
Che poi questo è l’annunciato, perché altrimenti che sorprese sarebbero. Ma andiamo avanti.
Il Palco Jack Daniel’s è l’incrocio dei mondi, questo sì il ritratto di più generazioni. Apre la diciottesima edizione soap, all’ultimo giorno da diciottenne (compirà 19 anni a mezzanotte), poi l’adone Thoè, l’autore Teseghella, il rinato Sethu, la swingante Vale LP, gli indie boyz Tripolare e Bartolini, l’unica data estiva dei Giallorenzo prima dei loro maestri putativi Tre Allegri Ragazzi Morti, che in questa prima serata si concentreranno sul periodo 1994-2004. Accade poi l’inaspettato: la reunion dei Sxrrxwland, padri del post-emo. C’è l’iconico e misterioso Pufuleti a benedire la notte, e l’uomo più hype del momento a prendersi la scena, OkGiorgio per la prima volta con band.
Il Palco Idealista è un menù di sole croccantezze. Dal nuovo progetto folk-noise di Gaia Morelli al nuovo materiale geometrico di Visconti, passando dalla italo-brasiliana Yaraki e dal debutto assoluto di Gato Tomato con Crookers (tipo portare Mf Doom in osteria), per poi esplorare le più scure profondità hyper con il pioniere napoletano Aaron Rumore, arrivando fino ai migliori cantautori del futuro (e del presente): EMMA e Faccianuvola, accelerazionisti delle emozioni. Chiude, come sempre, il maestro del karaoke collettivo Ariele Frizzante in compagnia di Elton Novara.
La Spider Arena, in questo venerdi, è curata dal collettivo napoletano Thru Collected. Esploratori e sperimentatori, portano il loro gusto da club underground in mezzo ad un bosco magico. Dai ritmi spezzati di Qursarina al techno B2B fra Sveva e Cheap Jockey, passando da Juck & XX Buio, Las Winx e Peppe Storto. Clash post-tutto.
Sono passi curiosi verso il mondo nuovo.
Non avere paura, prendi la mia mano e andiamoci assieme.
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L'articolo Come suona venerdì: il racconto del primo giorno di MI AMI 2024 di Carlo Pastore è apparso su Rockit.it il 2024-05-17 10:44:00
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