Coronavirus: la musica dal vivo si ferma fino al 1° marzo

In Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna e Friuli sono stati sospesi concerti e manifestazioni culturali. Da Ketama agli instore di Elettra Lamborghini, ecco i concerti che per ora salteranno

Ketama126 live al MI AMI 2019. Foto di Starfooker
Ketama126 live al MI AMI 2019. Foto di Starfooker

Siamo in piena psicosi covid-19, comunemente conosciuto Coronavirus e gli effetti collaterali non si sono fatti attendere, dalle scuole chiuse ai supermercati svuotati. Non essendo pratici del mestiere, non possiamo che consigliare a tutti di attenersi alle comunicazioni ufficiali che provengono dal Ministero della Salute e alle USL locali, di osservare le precauzioni igieniche di base e di stare un po' più tranquilli, ché di sicuro il panico non batte il virus.

Al momento, a causa del rischio epidemia, in Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna e Friuli sono state sospese manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, così come ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere religioso, ludico, sportivo o culturale. In particolare sono stati cancellati i concerti, i dj set e le serate nei locali fino al 1° marzo compreso (salvo nuove disposizioni).

Solo a Milano sono già stati annullati l'intero programma del teatro alla Scala, il Seeyousound International Music Festival, la festa di Radio Deejay in programma il 25 febbraio all'Alcatraz, l'instore tour di Elettra Lamborghini a Biella e Genova, i concerti di Mabel ai Magazzini Generali il 24 febbraio, quello dei Dope D.O.D al Legend Club il 23 febbraio, quello dei Big Thief al Circolo Magnolia lo stesso 23 e quello dei Crossfaith al Legend il 24.

Anche Ketama126 ha sospeso i live all'Alcatraz di Milano e all'Estragon di Bologna del 26 e 29 febbraio. Per tutti gli altri eventi in giro per l'Italia, potete seguire gli eventuali annullamenti sulle pagine social degli interessati o chiamare il servizio clienti dei siti che vendono biglietti, per tutte le informazioni del caso.

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Decisioni severe, ma necessarie per arginare il diffondersi del virus, hanno spiegato le autorità. Tommaso Gavioli, che oltre a suonare folk venato di emo e punk nel progetto Girless (ex Girless & The Orphan), è anche medico di medicina generale, ha scritto un post in materia che va oltre l'eccessivo allarmismo, ma anche oltre le tonnellate di meme e status sagaci che sono apparsi come funghi sui social, per generare un po' di buon senso negli estremismi da una parte e dall'altra. Lo facciamo nostro.

"Mi ero ripromesso di non scrivere nulla sul Coronavirus, ma una cosa mi sento di dirla. La dico a tutti voi che ironizzate sul fatto che non sia nulla più di una influenza, che vi lamentate delle misure prese per limitare la diffusione del virus (come se fosse colpa del Governo, addirittura del sistema sanitario italiano, definito imbarazzante, se un virus -udite, udite- abbia capacità di propagazione), misure tra l'altro che penso non siano facili da decidere per nessun Presidente di Regione di qualsivoglia bandiera politica. Nessuno a livello istituzionale ha lanciato nessun allarmismo di pandemia né ha messo in quarantena una intera nazione. Il concetto è che questo virus ha una capacità letale, come tutti i virus, variabile. Il problema non lo avremo (con tutta probabilità) noi 30enni o 40enni in salute. Ci sono soggetti anziani o con patologie acute e croniche che potrebbero subire gravi conseguenze se entrassero in contatto con questo virus. La stessa influenza stagionale ha un tasso di mortalità ma la differenza sostanziale è che esistono vaccini e altri presidi per evitare che soggetti a rischio incorrano nel contagio (vaccino che anche io faccio ogni anno, lavorando a contatto con soggetti a rischio). Sareste contenti di essere il veicolo di contagio per un vostro parente malato di cancro o con patologie gravi respiratorie? La vita continua normalmente o quasi, si tratta di precauzioni che possono sembrare eccessive ma che vengono prese da persone più esperte di me, e voi e che si spera siano limitate quanto più possibile nel tempo. E si rendono necessarie nel momento in cui si deve ancora capire la reale portata del contagio. (Possiamo discutere sul fatto che non tutte le attività subiscano le stesse limitazioni, ma questo non significa che le limitazioni attuate fino ad ora siano sbagliate). Vogliamo per una volta tacere di fronte a questioni che non conosciamo, o meglio provare a capire e informarci e fidarci di chi lavora in prima linea per assicurare la pubblica sanità? A nome mio e di tutti gli operatori della sanità che lavorano nel servizio pubblico, grazie".

 

EDIT: i Pinguini Tattici Nucleari hanno dovuto rimandare a data da destinarsi tutte le date del loro primo tour nei palazzetti.

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L'articolo Coronavirus: la musica dal vivo si ferma fino al 1° marzo di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-02-24 10:36:00

Tag: live

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