Sarà che siamo tutti a casa (e sarà che Travis Scott è Travis Scott), ma negli ultimi giorni quella che era "solo" una piattaforma (molto potente e famosa) per i gamer, ha smesso di essere tale. E molti di noi si sono imbattuti per la prima volta nel nuovo, misterioso, meraviglioso mondo di Twitch.tv.
La piattaforma esiste dal 2011 ed è una delle più importanti e popolate realtà del mondo on-line: quarta più grande fonte di traffico Internet negli Stati Uniti; Twitch è stata acquistata da Amazon e oggi se la batte con i colossi YouTube, Instagram e via dicendo. Conta milioni di utenti attivi, è in continua crescita e rappresenta un ottimo modo per fare intrattenimento in diretta.
Il peso della musica all’interno dell’universo Twitch oggi è "esploso": tantissimi sono gli artisti che si esibiscono in streaming nel proprio studio casalingo, fanno dj set, vengono intervistati. Alcuni musicisti suonano i loro strumenti in acustico solo per tenere compagnia, altri danno lezioni di chitarra. Ci sono i concerti, i festival, gli show.
Non è una novità assoluta, la musica suona su Twitch da molto prima della quarantena, e da molto prima che ce ne accorgessimo. Nel 2014 Steve Aoki aveva trasmesso una performance live da un night club di Ibiza, el 2015, Twitch aveva annunciato che sarebbe diventato il nuovo partner ufficiale di streaming live dell'Ultra Music Festival. Certo, ora i numeri sono diversi e pure l'attenzione della gente.
Ma cosa vuol dire fare e ascoltare musica su Twitch? Per capirlo, bisogna fare un passo indietro e capire innanzitutto cosa è e come funziona questa piattaforma, che solo oggi comincia a essere esplorata realmente nelle sue infinite possibilità. Twitch nasce come piattaforma streaming videoludica, ossia nasce per filmare la propria passione per i videogiochi, rendendo partecipi delle proprie sfide gli altri amatori. Il target è in un primo momento relativamente adulto e la peculiarità videoludica ha solo in parte relegato la piattaforma a un pubblico maschile. In realtà oggi le ragazze ci sono eccome e sono sempre di più, in linea con quella diversificazione dei contenuti, del pubblico e degli attori, che sta collaudando la piattaforma.
Twitch ha letteralmente creato un nuovo modo di fare community: all’interno del gruppo la visibilità di un singolo utente è proporzionale a quanto dona verso lo streamer, innescando un meccanismo molto particolare di autofinanziamento. Twitch è gratuita, ma se vuoi accedere alle chat esclusive o vuoi avere priorità nelle chat, che ti consentono una maggiore interazione con lo streamer, devi abbonarti a Twitch Prime o comunque devi fare delle donazioni a favore del canale che segui. L’utente dà qualcosa allo streamer in cambio di riconoscimento, anche solo un saluto, ottenendo maggiore popolarità all’interno della community.
Si tratta di un vero e proprio patto tra streamer e community, in cui l’uno esiste grazie all’altro. Un sistema economico davvero particolare, che regge e controlla la popolarità degli utenti all’interno delle community. È anche e soprattutto per questo che le community su Twitch sono spesso affollate di appassionati e affezionati. La dimensione intima viene, se vogliamo, accentuata anche dal fatto che attraverso la webcam, comunque, l’utente entra in casa, o meglio, in “cameretta” dello streamer.
Uno dei punti di forza di Twitch è, quindi, la possibilità di impostare una connessione live, simultanea, quasi reale tra streamer e utente, che può partecipare attivamente o meno. La chat è parte fondante della piattaforma e parte integrante dello show che viene proposto. Questo vale per tutti i canali, non solo per quelli “tradizionalmente Twitch”. In quelli dedicati al dialogo e al confronto con ospiti su vari temi, la chat continua a fare la sua parte rendendo più coinvolgente e dinamico il live streaming, ovvio. Ma quando si parla di musica, la situazione diventa più complessa.
Oltre a quei canali in cui si ascolta semplicemente musica, streammata 24 su 24 attraverso delle playlist, e oltre a quei musicisti che vogliono semplicemente intrattenere con i propri strumenti il pubblico, sono sempre di più gli artisti indipendenti che scelgono Twitch come nuovo percorso per costruirsi la loro carriera. Allo stesso modo, gli artistoni, i mainstream: anche i “colossi della musica” scelgono di affacciarsi su questo palco virtuale e sperimentare un nuovo modo di fare musica.
In alcuni dj set e i concerti la chat si limita a un dialogo tra gli utenti; per altre esibizioni di artisti è richiesta un’interazione maggiore con la community, ad esempio l’artista dialoga durante la performance o chiede al pubblico di scegliere il pezzo che vogliono ascoltare. Ci sono i grandi festival, come l’Insomnia o Tomorrowland, che venivano streammati live e oggi replicati sulla piattaforma. Poi, ci sono i grandi eventi, come il il One World Together at Home dello scorso 18 aprile o i dj set di Deadmau5. Infine, gli show musicali, come Astronomical, ossia l’attesissimo e già citato show di Travis Scott che ha attirato qualcosa come 12 milioni di persone su Fortnite e un numero ancora maggiore considerando le varie piattaforme su cui è stato streammato, tra cui, ovviamente Twitch.tv.
Insomma: Twitch sta diventando sempre più anche una piattaforma musicale, ma non solo. In generale, negli ultimi anni, i contenuti di Twitch hanno ampliato la loro offerta oltre ai videogiochi e, sebbene la piattaforma rimanga prevalentemente dedicata al mondo dei videogame, con videogiocatori professionisti o amatoriali, talk show relativi ai giochi e sessioni di speedrunning dal vivo, le possibilità che Twitch si sviluppi in altre direzioni sono molto alte.
La piattaforma, intanto, sta raccogliendo sempre più utenti anche in Italia e, contemporaneamente, comincia ad accogliere figure nuove di streamer, che diffondono contenuti nuovi e diversi, rivelandosi uno strumento interessante per parlare non solo al mondo dei videogame, ma anche a quello della musica, dell’informazione, della divulgazione.
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L'articolo Cosa c'entra Twitch con la musica di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2020-04-27 15:19:00
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