Cristiano Rea, Zerocalcare prima di te

Nel libro "Pank!", 45 anni di poster e disegni dell'artista romano che dal 1977 a oggi non ha mai smesso di illustrare la scena punk della sua città. Un documento storico per una storia di formazione di genere

16/01/2023 - 11:06 Scritto da giorgiomoltisanti

Il ventesimo capitolo della serie Spittle della casa editrice Goodfellas è un tomo di 224 pagine. Non voluminoso come ci aveva abituato nel passato recente con i volumi dedicati al Virus di Milano o ai Negazione ma non meno ambizioso rispetto ai suoi illustri predecessori nella sua disamina del punk rock italicus che, dopo appunto Milano e Torino, passando per la Bologna degli Skiantos, approda a Roma: guarda caso rampa di lancio di un altro die hard della scena hardcore qual è Zerocalcare, che nelle battute introduttive della sua sentita premessa riconosce in Cristiano Rea non solo l'importanza storica dei suoi disegni per la scena tutta ma anche quella a livello più personale. Direi intimo.

“Li vedevo e pensavo che volevo essere capace a farli pure io - ammette Michele - o fare qualcosa che gli assomigliasse; quei bilanciamenti perfetti tra spazi bianchi e neri, quello stile sintetico che non ha bisogno di costosi macchinari per stampare: una fotocopiatrice in bianco e nero, una serigrafia a un colore solo, nient’altro”.

Un'illustrazione di Cristiano Rea
Un'illustrazione di Cristiano Rea

Che tra i due ci siano diverse similitudini (per alcuni pure caratteriali) e vent'anni (classe '62 Rea, '83 Zerocalcare) anagrafici di differenza è palese; la più evidente di  tutte è già sulla copertina di Pank! 1977 - 2022 Poster e Disegni di Cristiano Rea (Goodfellas, 2023) ed è la nitidezza del tratto e l'elegante meridionalismo punk-rock che sia Rea (più scuola '77) che Zero  (più HC) manifestano nei loro personaggi principali innamorati dei concerti a cui stanno sul cazzo i fascisti e ancora di più quelli mascherati da punkettoni: entrambi estremamente autobiografici (per molti pure nella fisionomica) non rimarcano mai i tratti del punk metropolitano del nord ma quello di una città come Roma, dove la diversità viene vista come presunzione e colpita senza remore fin da piccoli.

Parlate con qualcuno dei primi punk romani e vi sentirete dire di come, nei quartieri, li prendessero in giro a morte per via dell'aspetto e il resto. E' successo anche a me vent'anni dopo, lo confermo: un massacro. Spesso anche nel senso letterale delle legnate prese. Roma non è Milano, è così. Cerca in tutti i modi di ficcarti in una casella. “Che lavoro fai? Il musicista? Il fumettista? Ah, bello, si ma come campi? Cioè, che lavoro fai?”. Una forma di mobbing sociale che, specie durante l'adolescenza, può fare disastri.

I personaggi di Rea e, di rimbalzo o, come direbbe qualcuno, come upgrade, di Zerocalcare rappresentano appieno questa lotta tra una città che ti vorrebbe imporre di volare basso e una intima volontà a essere sé stessi. Quindi niente esagerazioni: nessuna cresta alla Exploited, nessuna borchia alta 10 centimetri alla Casualities: qui c'è il Tevere, non il Tamigi.

I K.O., la band di Cristiano Rea
I K.O., la band di Cristiano Rea

 

Però, chiariamolo subito, questo non è un altro libro sul '77. No, nonostante ci sia una spettacolare foto di passaggio dal 1976 al 1977 di Rea folgorato sulla via dei Ramones che da sola meriterebbe quanto meno una t-shirt commemorativa, Pank! si differenzia da molta della roba in giro sul questo genere (suonato, narrato, vissuto, bla) soprattutto grazie a un lungo e discorsivo botta e risposta di Federico Guglielmi, uno sulla cui competenza e metodo, al netto dei difetti palesati o no nel corso degli anni, non si discute. E men che meno sulla sua abilità in sede di intervista.

Sfido chiunque a dimostrare il contrario dopo aver letto con quanta naturalezza e proprietà di sintesi riesce a portare Rea indietro e avanti nel racconto di quarantacinque anni di grafica, illustrazioni, fumetti e movimenti politici e sociali a Roma attraverso l'inchiostro della controcultura. Anno per anno, la storia personale, fatta anche di musica suonata (come batterista nei Roma K.O., ristampati tre anni or sono proprio per la Hellnation) e non solo disegnata, si incrocia con quella delle fanzine, dei CSO, della televisione che non c'è più, dell'eroina con i danni che ha fatto, della politica giovanile fatta di sogni, rabbia e dolori di una minoranza disobbediente e bastonata, dei volantini, dei poster e dei concerti allo Uonna Club per il quale Rea divenne “il grafico di Roma per eccellenza” per quella rivoluzione non ancora del tutto assorbita ne forse mai capita chiamata punk e che sfocerà nella new wave.

Senza ovviamente (ma neanche troppo ovviamente) dimenticarsi della tecnica e dello stile perché, al pari di un Seth Tobocman e Raymond Pettibon, anche Rea ha il suo tratto e i suoi trucchi, le sue influenze e la sua evoluzione, e non deve essere affatto considerato da meno se il fumettista attualmente più noto della Penisola gli deve molto - e almeno un altro paio ce ne vengono in mente. Pank! si conclude con una carrellata di tavole ma tutto il libro e puntellato di schizzi, estratti, fotocopie e originali che vanno visti. Se quelle cose che  si chiamano disegno, fumetto o illustrazione hanno ancora un senso storico andrebbe cercato anche tra le pagine di questo lavoro ambizioso e per nulla semplice (“Non c'era una raccolta delle sue opere, non c’era un archivio in rete, non c’era un libro su di lui. Che cazzo di universo insensato è mai questo?”, lamenta Zerocalcare), che smonta la percezione delle sicurezze preesistenti per darci un'idea del reale non dico nuovo ma sicuramente più vera e consapevole.  

---
L'articolo Cristiano Rea, Zerocalcare prima di te di giorgiomoltisanti è apparso su Rockit.it il 2023-01-16 11:06:00

COMMENTI (1)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • ivan.b.zamellisar 23 mesi fa Rispondi

    Non è solo a roma, ma è in tutt'italia, dai paesini alle città...e son stufo di sentirmi (anzi è da qualche tempo che non me lo dicono, ma s'incupiscono e riflettono a volte scappano e c'è pure qualcuno che ride a crepa pelle...ormai disperato, nell'evidenza d'un non futuro dentro questo mondo usurato)...preso per il culo...tanto rispetto comqe per zerocalcare e rea...andate avanti, sempre!!!