Continua il nostro viaggio in giro per il mondo, alla ricerca dei brani più amati nei Paesi d’origine dei nostri artisti di seconda, terza, o quarta generazione. Dopo il volo in Marocco e in Nigeria, oggi atterriamo in Moldavia. Nella capitale Chișinău, dove nasce Cristina Erhan, cantautrice di 23 anni di casa Costello’s che "racconta con la musica tutto quello che non ha il coraggio di dire ad alta voce".
A 16 anni Cristina di trasferisce in Italia, a Milano, dove compra la sua prima chitarra e comincia a scrivere canzoni per gioco. Ma la musica ha sempre fatto parte della sua vita: "Fin dalle elementari sono stata voce femminile nel coro della scuola, per quasi 10 anni. Si tratta di un’esperienza fondamentale che ha segnato il mio percorso artistico. Penso sia questa una delle ragioni per le quali ho coltivato la passione per la musica", dice.
Tempesta, il singolo d’esordio, racconta la voglia di cogliere l’attimo e di imparare ad apprezzare le piccole cose senza darle per scontato, con lo sforzo di non complicare inutilmente le cose semplici. Casinò è, invece, una canzone scritta di getto, in poco tempo, senza aver ricercato le parole, ma lasciando fluire i sentimenti. Per cercare di raccontarsi e prendere consapevolezza di sé stessi.
Temporali è l’ultima uscita: la storia di qualcuno che è abituato a perdere e non crede di meritarsi una vittoria. "Un lieto fine che si trasforma in un nuovo inizio", come dice Cristina. "Ora vorrei lavorare a qualcosa di più sostanzioso", continua, "magari a un EP che segua un mood particolare".
Con tre singoli all’attivo (prodotti da Federico Carillo), la voce della giovane artista vuole narrare la sua metamorfosi: un'immersione in una nuova cultura e la ricerca della propria identità, attraverso una scrittura intima e l’abbandono della formula chitarra-voce a favore di sonorità pop ed elettroniche.
Per me la musica moldava è anche quella che arriva dalla Romania e dalla Russia. Si tratta di suoni e ritmi diversi che sin da piccola hanno influenzato il mio modo di fare musica ora, magari anche a livello inconscio. E che contribuiscono a creare un nuovo insieme che abbia un senso, almeno per me. La Moldavia è ancora dentro di me e sarà sempre nella mia musica.
Mihail - Who You Are
Avevo ascoltato una canzone di Mihail intitolata Mă Ucide Ea, singolo del 2015 che mi aveva molto colpita. Un paio d’anni fa, ero qui in Italia, e in TV passavano continuamente Who You Are: solo in seguito ho scoperto che a cantarla fosse un ragazzo moldavo, lo stesso che mi aveva conquistata tempo prima.
Carla's Dreams - Sub Pielea Mea (#eroina)
Carla’s Dreams sono un gruppo di ragazzi con identità sconosciuta. Un po’ come Liberato in Italia, per intenderci. Hanno pubblicato le prime canzoni per gioco, poi con Sub Pielea Mea sono esplosi e hanno avuto molto successo anche all’estero. Mi piacciono perché hanno portato un po’ di modernità nella musica moldava.
3 SUD EST ft. INNA - Mai stai
Loro sono rumeni. Una parte fondamentale della mia infanzia: io e mia sorella ascoltavamo molto la loro musica e in generale la nostra generazione è cresciuta con le loro canzoni.
Delia ft. The Motans - Ramai
Come i Carla’s Dreams, The Motans ha contribuito a rendere "più internazionale" la musica moldava.
Smiley ft. UZZI - In Lipsa Mea
Avevo forse 10 anni quando questa canzone ha spopolato in Moldavia. Anche io, come tutti i ragazzi e le ragazze della mia età, la conosco a memoria.
Randi ft. Uddi e Nadir - Prietena ta
Molto simile a 3 SUD EST, anche Randi ha fatto la storia. È Sstato un idolo per tutti.
Alex Velea, Tzanca Uraganu, Jador - Bruneta
Questa canzone è interessante per spiegare il mix tra il moderno e il manele. Più che genere, uno stile musicale balcanico particolarmente sviluppato nel Sud-Est europeo. In Romania va molto, ma si suona, si canta e soprattutto si balla manele anche durante i matrimoni moldavi.
Zdob si Zdub - Boonika bate doba
Zdob si Zdub sono un gruppo molto famoso in Moldavia. Hanno fatto la storia della musica del mio paese. Con questa canzone, in particolare, sono arrivati al secondo posto all'Eurovision del 2005.
O-Zone - Dragostea Din Tei
Conosciamo tutti Dragostea Din Tei. Andavo ancora all’asilo quando imploravo mia madre di comprarmi la loro cassetta. Ricordo ancora che bisognava "girare il lato", stare attenti a non incastrare la pellicola e a non registrare per sbaglio un'altra canzone sopra la tua preferita.
Cargo - Daca ploaia s-ar opri
Questa è una delle prima canzoni che ho imparato a suonare. Se la riascolto, percepisco tante cose in comune con la musica che faccio. Forse è il mood generale, il senso di tristezza e malinconia, o semplicemente le emozioni che mi trasmette.
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L'articolo Cristina Erhan: “Anche in Moldavia abbiamo Liberato” di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2021-04-26 12:00:00
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