Brasile ed Italia sono due mondi lontani ma condividono uno spirito passionale e colorato. I Selton - che sabato 25 maggio saranno protagonisti di un attesissimo live a MI AMI Festival – hanno scoperto fin da subito l’affinità e da anni giocano con questa fusione riuscendo a portare il Brasile a Milano e l’Italia a Porto Alegre.
Il loro ultimo brano si chiama Sangue Latino ed è una rivisitazione italiana di una canzone storica brasiliana eseguita insieme aNey Matogrosso, iconica figura che negli anni 70’ ha creato una corrente rivoluzionaria in patria. Questo brano anticipa Gringo Vol.1, il settimo album della loro carriera, uscito il 10 maggio (per altro un disco con una grande produzione dietro).
I Selton sono il prodotto perfetto di questa ship carioca/italiana ma, nel corso degli ultimi anni, ci sono stati tantissimi momenti e brani figli di questo matrimonio culturale.
Ecco quindi un resoconto in 7 passaggi.
1968 - 1970 : Sergio Bardotti, Ungaretti, Chico Buarque ed Ennio Morricone
Dal 1968 al 1970 Italia e Brasile diventano un connubio artistico esplosivo. Si parte con Sergio Endrigo che vince il festival di Sanremo con Canzone per te, brano eseguito con Roberto Carlos, artista brasiliano.
Tra gli autori c’è anche Sergio Bardotti, figura chiave e principale intermediario. Sarà lui a unire l’estro di Chico Buarque de Hollanda con gli arrangiamenti di Ennio Morricone, dando vita ad un album particolare chiamato Per un pugno di samba (Fun fact: tra le coriste di questo album ci sono anche Loredana Bertè e Mia Martini).
Chico Buarque, cantante esiliato con una connessione viscerale con il popolo, è considerato una divinità in Brasile e ritrova l’ispirazione in Italia diventando un facile apripista. Sempre Sergio Bardotti è stato il punto di incontro anche tra Vinícius de Moraes, Giuseppe Ungaretti (!) e Sergio Endrigo. Nel 1969 queste tre eclettiche figure creano La vita, amico, è l'arte dell'incontro. Il titolo è abbastanza esemplificativo, l’album è un misto di brani sussurrati, spoken word, discorsi sulla vita, samba e bossanova.
“Meglio essere allegro che esser triste”
Il Brasile di Ornella Vanoni
La voce unica e l’irriverenza di Ornella Vanoni si sposano perfettamente con il suono sensuale tipico del Brasile, è così ancora adesso come sa bene chi ha visto proprio ieri sera Che tempo che fa, dove l'artista era ospite assieme a Toquinho (!). Il primo esperimento è sicuramente Tristezza del 1967. Il secondo è il mai dimenticato L’Appuntamento, cover (si è una cover!) di una canzone tradizionale brasiliana eseguita con Roberto Carlos -sempre il Roberto Carlos del punto 1- che ha portato Ornella Vanoni in cima a tutte le classifiche italiane.
Dopo questi due tentativi Ornella Vanoni si è tuffata in questo mondo creando un album intero con Vinícius de Moraes ed il chitarrista Toquinho.La Voglia la Pazzia l'incoscienza l'Allegria del 1972 è una pietra miliare del genere, una meraviglia senza tempo che ogni generazione prende per mano e riscopre con sfumature sempre diverse. Il brano qua sotto arriva direttamente da lì e non può che essere il classico:
Cover e feat
L’autostrada musicale che vede interpretazioni italiane di cantanti brasiliani (e viceversa), da quel momento in poi, è stata sempre più affollata. Toquinho, Caetano Veloso, Bocelli, Laura Pausini, Gianni Morandi, Mannarino, Gaia Gozzi (italobrasiliana) tutti provano l'esplorazione musicale in terra straniera. Tanti momenti particolari come Gilberto Gil che suona con Chiara Civello a Sanremo, Carlinhos Brown (dei Tribalistas) con Jovanotti, Mina che coverizza Aguas de marco e tra tutti questi esperimenti non può mancare Lucio Dalla.
Si dice che Lucio Dalla negli anni '70 vivesse a casa di Sergio Bardotti con Chico e Toquinho. L’unione dei mondi diventa inevitabile e sforna alcuni momenti particolari come, per esempio, Chico Buarque che pubblica Gesubambino cover di 4 marzo 1943 Lucio Dalla:
In questa sezione è necessario inserire un secondo brano. La rielaborazione di Estate di Bruno Martino eseguita da Joao Gilberto è sicuramento uno dei momenti più riusciti, capolavoro assoluto per la musica italiana, brasiliana e jazz.
Napoli e Rio
Quando c’è il sole, la passione ed il mare non può mancare un parallelismo con Napoli. Soprattutto per quanto riguarda la musica popolare, Napoli e Rio, sono sempre molto vicine. Caetano Veloso e Toquinho si sono spesso cimentati in rivisitazioni di canti tradizionali napoletani ed anche a livello fonetico ci sono molti parallelismi.
Marisa Monte, una delle voci indiscusse del Brasile e voce dei Tribalistas, nel 1989 ha registrato una cover di Pino Daniele e da lui parte il brano che più identifica questa sezione. Sott o’ sole è un brano trascinante, vibrante, come ballare una tarantella direttamente a Copacabana.
I Selton
Doveroso citare il gruppo che ha ispirato questo lungo viaggio, emblema vivente di questo ponte sullo stretto lungo 9.254 km. I Selton sono il riassunto di tutti questi punti raccontati finora. Il canto popolare rivisitato è stato il punto di partenza, il primo album infatti contiene la trasposizione portoghese di brani storici di Jannacci e Cochi e Renato.
I feat e le contaminazioni sonore rappresentano i punti successivi. Molti artisti italiani passano da Rio per contribuire a questa festa carioca: Wilile Peyote, Priestess, Malika Ayane, Carlinhos Brown..
I risultati sono sempre innovativi ed imprevedibili e proiettano i Selton su tutti i palchi più importanti da Sanremo allo Sziget Festival.
Per capire la crescita musicale del gruppo possiamo abbandonarci in un singolo estratto dal loro album fresco di uscita:
Club Culture
Dalla samba tribale alla Italodisco, Brasile e Italia si fondono anche con la cassa in 4/4. Tra i vari esperimenti da annoverare ci sono Populous ed Emmanuelle, specchio di due mondi speculari. Emmanuelle, l’artista “di Italove” -“ètuttoblumipiacedipiù”, l’avrai canticchiata per forza- è nata in Brasile e ha trovato successo in Italia.
Populous invece dalla Puglia si è spinto nei suoni elettronici tropicali con il suo Night Safari.Brasilia, contenuta in questo album, è un omaggio esplicito a questa nuova contaminazione:
Ispirazione contemporanea
Il Brasile, negli artisti italiani più recenti, si sente molto anche nei suoni, nei colori della musica. Il canto di Marco Castello ha una componente sussurrata tipica portoghese/brasiliana, le vibes di Joan Thiele provengono inevitabilmente dal Sudamerica, il sound dei Nu Genea si riempie di ispirazione tradizionale “amazzonica”.
Un esempio lampante ispirazionale -anche nelle copertine e nei visual- sono i i’ C’mon Tigre che nel 2023 hanno pubblicato l’ultimo album Habitat.
Tra i vari brani troviamo Teen Age Kingdom con Xênia França, artista brasiliana di San Paolo, anche qui in un'ulteriore chiave di lettura sonora:
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L'articolo Dai Selton a Ornella Vanoni: quando ltalia e Brasile si incontrano di Giuseppe Gualtieri è apparso su Rockit.it il 2024-05-13 14:54:00
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