Diario sentimentale di un tour per farsi sentire

Milano, Roma, Napoli. Kebab, progetti matti e ragazzi determinati, chiacchierate sul cinema, "nuovi Edda". In attesa di chiudere il nostro giro a Bologna (forza Emilia Romagna!), vi raccontiamo il giro d'Italia di Fatti Sentire e perché la community di Rockit PRO è la migliore che ci sia

Tutte le foto scattate da noi medesimi durante le varie serate di questo primo tour di Fatti Sentire, qui Teo e gli artisti a Napoli
Tutte le foto scattate da noi medesimi durante le varie serate di questo primo tour di Fatti Sentire, qui Teo e gli artisti a Napoli

La stazione di Milano apre alle 4.00. Così c’è scritto su internet e nei grossi cancelli progettati dall’architetto Ulisse Stacchini (lo stesso dello Stadio Meazza ndr), e con la sua struttura imponente, figlia di un mix tra Neoclassico, Liberty e Art Deco, trovi pace guardandoti attorno. Siamo in pochi che aspettiamo, con storie e motivazioni diverse. Io devo assolutamente prendere un treno per Roma, dopo aver annullato causa maltempo, la tappa di Bologna (forza regaz Emiliano Romagnoli), mentre qualcuno probabilmente non sa dove passare la notte e altri fanno scalo o forse banalmente, devono andare anche loro da qualche parte per lavoro.

Poche persone davanti a questi cancelli, qualcuno mangia, altri cercano di socializzare, molti stanno dentro i propri pensieri. Sono questi i momenti dove bisogna simulare in testa le storie più interessanti da raccontare: t’immagini se quella coppia lì in realtà si sta lasciando? Lui non solo è stanco, ma è pure arrabbiato, lei invece sta molto sulle sue // oppure guarda quello, sicuramente ha fatto serata come si deve e sta rientrando in after, ne sono certo. Insomma, non c’è niente che faccia paura davanti a una piccola comunità con storie differenti che si ritrova davanti a un cancello enorme mentre il tempo passa e nessuno arriva ad aprire. Passeranno altri 30 minuti ma io salirò in treno e arriverà a Roma più tardi. 

Due notti prima avevo appena salutato Gaspare Pellagatta e i The Leaf che avevano appena partecipato alla tappa Milanese di Fatti Sentire, nella cornice di LePark. Gaspare è matto, fuori di testa, oggi ha fatto sentire la sua musica a Vittorio e Giuseppe Barone di Carosello. Istrionico nel progetto musicale, razionale e pacato quando parla della sua vita di tutti i giorni; stiamo mangiando etnico in Viale Monza è molto tardi e siamo molto stanchi. Prima avevamo passato una bella serata, c’erano due sale, tante storie, oltre 50 progetti, Giuseppe Barone di Carosello, Angelo Ranieri di Futura Dischi, Dario Pruneddu, Riccardo Molinari e Simone D'Avenia (i “nostri” producer) io e Vittorio Comand, tutti insieme, per una sola community, quella di RockitPRO.

Quello che abbiamo fatto è stato un confronto diretto, dove non si ascoltavano semplicemente canzoni ma si cercava di andare più a fondo, raccontando il proprio percorso e discutendo di musica, dal vivo e per davvero. Molti ci hanno colpito, tutti però si sono fatti sentire, qualche connessione tra professionisti del settore e artisti c’è stata e tornando a casa di notte, dopo aver visto e assaggiato delle magnifiche pizze kebab notturne, andiamo a riposare. 

A Roma arrivo con un ritardo di 180 minuti. Ritardo che mi permette di prendere un motorino elettrico a noleggio, passare davanti al Colosseo con le borse e il computer, farmi un video selfie per i colleghi, non ricevere nessuna risposta perché giustamente c’è da tirare su un festival come il MI AMI e correre al Funhouse Recording Studio, luogo consigliato da una persona a me molta cara che ha capito perfettamente ciò di cui avevamo bisogno. Lo spazio sorge nel Quartiere Testaccio, non ti sembra di essere però in una metropoli da milioni di persone e turisti. “Chiudi il cancello e puoi essere ovunque sperduto” mi dice Danilo Silvesri, che ha una storia di dischi underground pazzesca alle spalle come produttore, vedi Setterfish e My Awesome Mixtape, ed è colui che lavora nello studio ed ha aiutato alla progettazione.

A Roma ci sono Giorgio Riccitelli di Radar Concerti, splendido compagno e concreto ascoltatore di ogni progetto, e Veronica Proia DNA Concerti, tra le migliori agenti sul mercato Italiano che ci siano, che ha scelto di rimanere con noi anche se nel frattempo la Roma di Josè Mourinho coglieva un risultato storico per la città. A Roma ci dicono che "dobbiamo passare più spesso", ma da fuori città arrivano ragazzi da Grosseto e dall’Abruzzo, con le proprie idee e un sound che guarda soprattutto al mercato estero. Alberto Moscone invece è figlio di un catechista, nel suo brano bestemmia e dice che “odia i vecchi”.

Suona molto particolare, quasi schizofrenico e canta con la stessa intenzione e poetica di Edda; resterà di fianco a me per dure ore, ascolterà i consigli di ognuno, in modo da capire quale può essere il processo migliore per un progetto che ha il desiderio di “farsi sentire”. Community è anche questo, non limitarsi a sentirsi dar dei consigli ma capire anche i bisogni altrui. È proprio questo che ci differenzia da un banalissimo casting televisivo, siamo qua per crescere insieme, perchè dove arriva qualcuno dei presenti, posso arrivare anche io conoscendo e guardando quello che c’è fuori dalla finestra di casa mia. 

A Roma finisco a una festa di compleanno di una persona che non conosco fino a tardi, non so molto però il vino era decisamente buono e fuori pioveva di brutto. Ho parlato tre ore di cinema ma io devo ammettere che non sono un grande esperto, però ho capito concretamente come si realizza un film e tutta la questione dei finanziamenti dallo stato nelle varie fasi di sviluppo di un progetto: ecco, trasferitevi a Roma e iniziate a pensare al cinema.

Napoli è la città che amo. Ci vado ogni anno da quando facevo le scuole elementari. Nel senso che alle scuole elementari abbiamo fatto una gita a Napoli per due notti fuori, nel terrore di tutti i genitori, però per i miei genitori era ok, solo che nelle scuole pubbliche del centro, ogni tanto ci sono dei conservatori che non capiscono un cazzo. Detto questo arrivo puntualissimo al MMB che si trova in fondo a Via Toledo, vicino ai Quartieri Spagnoli. Tra i gestori c’è Flavio, componente della band RIVA (che presto arrivano con un nuovo disco) e insieme a me Antonio Pellegrino, tra i fondatori di Futura Dischi, ma soprattutto Direttore di produzione di quasi tutti i concerti con tappa a Napoli.

Ad aspettarmi ci sono già i Blue Town, che ancora non ho capito esattamente da dove arrivano perchè parlano sempre, hanno una simpatia rara e sono pieni d’energia. Dalla Puglia, sperando di rivederci al Medimex, portano uno Shoegaze autentico, super internazionale e che non deve spostarsi di una virgola nella produzione dei brani. Sono ragazzi perbene e molto positivi, la loro musica è frutto di una grande consapevolezza dovuta alla curiosità che hanno. Forse nemmeno interessati più di tanto ai nostri consigli ma puri nel dire che volevano "soltanto conoscerci", perchè alla fine se non conosciamo, come possiamo progredire nella vita di tutti i giorni?*

Mi colpiscono molto anche i d.u.n.b, che significa dateci un nome buono, ed è un nome d'arte di merda aggiungo io, a cui sono stati dati consigli mirati e specifici, tra qualche tempo siamo sicuri che ne sentirete parlare. Nella cornice partenopea si sta assieme prima durante e dopo, l'appuntamento è caloroso, accogliente e caotico. Siamo nel mezzo del centro storico, si sta festeggiando ancora uno scudetto e Antonio Pellegrino ci invita al concerto di Crytical dove ospite ci sarà anche il figlio di Gigi D'Alessio, meglio conosciuto come LDA.

Si passa dalla musica sperimentale dal basso alla bolla che forse è già esplosa di Maria De Filippi. Per me è un crossover molto personale, ma che nell'arco di una serata passata con i Blue Town e vedendo il concerto non proprio popolato, però in un location pazzesca come la Fondazione Quartieri Spagnoli, mi ha fatto capire esattamente l'importanza di creare delle sinergie sui territori, partendo da persone che si incontrano per suonare, lontano da certi schemi o spettatori.

Forse sembrerà stupido ma attraversare l'Italia e parlare ogni sera risultando un buffone non è semplice, ti svuota un sacco di energie che per fortuna ritrovi nel contatto con storie e percorsi diversi dai tuoi. A Bologna, casa mia, torneremo Martedì 6 Giugno alle 18.00 presso lo spazio POLO, in Via Sante Vincenzi 2/F (riservato a chi era già prenotato) per recuperare la tappa che abbiamo dovuto posticipare, ci saranno Giuseppe Cernera e Alessandro Ceccarelli, ma soprattutto altre 50 storie, nuova musica e quel desiderio irrefrenabile di nutrire questa community ancora una volta di percorsi e sfumatore, perchè dove nasce la connessione, noi vogliamo esserci a raccontarla. È questa la nostra missione, il nostro posto nel mondo.

*scusate stavo ripensando ai genitori conservatori dei miei compagni delle scuole elementari e quindi mi è partita una frase da progressista annoiato e fortunato

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L'articolo Diario sentimentale di un tour per farsi sentire di Teo Filippo Cremonini è apparso su Rockit.it il 2023-05-24 12:28:00

COMMENTI (2)

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  • rockitadmin 17 mesi fa Rispondi

    @BRAINSAGA ciao! non è possibile partecipare in remoto ma ci stiamo organizzando per nuove date del format :)

  • BRAINSAGA 17 mesi fa Rispondi

    @tieffeci Ciao Teo, per il recupero di Bologna, fissato per domani, è possibile partecipare in remoto o recuperare in altro modo? Eravamo prenotati per la data annullata e con così poco preavviso non ci è stato possibile organizzarci per scendere. Grazie!