Dieci canzoni italiane sul Muro di Berlino

Il 9 novembre del 1989 cadeva il Muro di Berlino e finiva un mondo per iniziarne un altro. Da Battiato e Milva ai CCCP, passando per Dalla e i Nobraino, tanti artisti italiani si sono confrontati con questo evento

I CCCP live in una foto d'archivio
I CCCP live in una foto d'archivio

9 novembre 1989: il muro di Berlino va giù. Basta un soffio (e qualche piccone) e l’Occidente manda al tappeto un blocco, quello sovietico, già da tempo agonizzante. A suon di mazzate svaniscono il Check Point Charlie, i VoPos, la Stasi, le atlete gonfie di testosterone. Poi crollerà tutto il resto, ad Est almeno. Dopo trent’anni rimane ben poco di tutto ciò, a parte le patacche in vendita dalle parti di Arkonaplatz o della Porta di Brandeburgo e le tante ricostruzioni storiche in uscita in queste ore sui media di tutto il mondo. E qualche manciata di canzoni. Perché la malinconia del Muro di Berlino non ha mai mancato di ispirare i microcosmi del rock e della musica popolare. E in Italia non siamo stati certo a guardare. Come dimostra questa playlist. 

Edoardo Bennato - Franz è il mio nome 

Il Franz di Edoardo Bennato è un novello caronte incaricato di traghettare i fuggiaschi di Berlino Est. Basta pagare e si ottiene tutto. Compreso un giro tra le vetrine sfavillanti di una città piena di vita. Attenzione però: chi non salda il conto corre il rischio di passare un guaio. Perché il capitalismo non regala niente e in qualche modo bisogna ripagare tutta la libertà che ci ha fatto avere. Franz è il mio nome è tratto da La torre di Babele, uscito nel 1976: le chitarre sono di Roberto Ciotti, Tony Esposito è alle percussioni, Lucio Fabbri al violino. 

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CCCP - Live in Pankow 

Pankow è un quartiere di Berlino posizionato nella parte orientale della città, per molti anni identificato, erroneamente, come capitale della DDR. Nel loro delirio, i CCCP spalmano il proprio furore punk in un testo che richiama ed esalta l’immaginario del Piano Quinquennale, del Patto di Varsavia, della stabilità. Di qua e di là del Muro, spiegano Giovanni Lindo Ferretti e compagni, “l’Europa è persa e in trance”. Ma, purtroppo per loro, vincerà l’Occidente. 

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Lucio Dalla - Futura

Lucio Dalla scrive una delle sue canzoni più conosciute e amate proprio a Berlino. Siamo, con ogni probabilità, sul finire degli anni ’70 dello scorso secolo, il cantautore bolognese si trova nei pressi del Check Point Charlie, seduto su di una panchina. Da lì l’ispirazione per un testo che descrive la storia di due amanti divisi dal Muro, che progettano una vita insieme, pensano a un figlio. E se è una femmina si chiamerà Futura. 

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Fabrizio De André - La domenica delle salme 

Una delle tante occasioni in cui Fabrizio De André ci ha preso a schiaffi, una delle volte in cui ha preferito sedersi, senza per questo vergognarsene, dalla parte del torto. La domenica delle salme, scritta con Mauro Pagani, è la canzone della disillusione, di chi mette in dubbio che la caduta del Muro di Berlino sia stata la panacea di tutti i mali. In uno scenario apocalittico, la normalizzazione avanza nel nome del pensiero unico, mentre “la piramide di Cheope volle essere ricostruita (…) masso per masso, schiavo per schiavo, comunista per comunista”. 

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Garbo - A Berlino... va bene

A Berlino non si sogna, non si pensa, la nebbia entra persino dai vetri. Soltanto il Muro non ha freddo. E questo vorrà pur dire qualcosa. Garbo, al secolo Renato Abate, canta una città triste e crepuscolare, dove si divide una stanza in tre e l’unica salvezza sembrano essere le sigarette. A Berlino… va bene rimane la canzone più popolare di uno dei protagonisti della new wave italiana di inizio anni ’80.

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Milva - Alexanderplatz

Il testo di Alexanderplatz fu scritto originariamente da Alfredo Cohen (era parte integrante di un pezzo intitolato Valery), per poi essere rimaneggiato da Franco Battiato, che, nel 1982, lo offrì alla voce di Milva. Narra di una lei che decide di seguire il compagno a Berlino Est per poi ritrovarsi coinvolta in un vortice di depressione. Battiato elaborerà un’ulteriore versione del brano, inserita all’interno dell’album Giubbe rosse.

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Nobraino - Il Muro di Berlino

I Nobraino seguono coordinate minimaliste, senz’altro meno impegnative, per spiegare il loro rapporto con il Muro di Berlino. Che per il gruppo romagnolo rappresenta una scusa, un modo per raccontare una storia d’amore giunta al capolinea. “Sul Muro di Berlino – canta Lorenzo Kruger – abbiamo scritto una poesia, cortissima, fortissima, ma adesso non c’è più. Così, d’emblée, m’accorsi che non c’amavamo più”.

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99 Posse - Tuttapposto

Un’altra voce fuori dal coro, quella dei 99 Posse. La domanda è chiara: è crollato il Muro, è crollato il comunismo, ma il mondo è migliorato? La riposta di Zulù e soci si dissolve in un secco no. “Guaglio' e' caruto 'o muro 'e Berlino ma rinte quartiere e' sempe chino d'eroina, e Ceausescu nu guajo ha passato ma i' so' ancora disoccupato. (…) È morto pure Husak 'o comunista ma gli immigrate 'e vatteno 'e fasciste”.

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Paranoiagodard - Ragazzi di Roma, ragazzi di Berlino 

Marco Brosolo, co-titolare del progetto Paranoiagodard, è berlinese d’adozione. Potrebbe affermare ad alta voce “Ich bin ein berliner” e nessuno oserebbe contraddirlo. Tanto da musicare un testo del suo socio Godehard Glese, nient’altro che un parallelo tra i ragazzi di Roma e i loro coetanei stanziati nella capitale tedesca. I primi mettono “il culo al sole” e bevono “fuori dal coro”, gli altri vivono “in una città aperta” e passano attraverso “un muro colorato”. Brano suggestivo, colorato dai tocchi decadenti del Brosolo. 

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VioladiMarte - Il Muro di Berlino

Tra un pizzico di psichedelia, un po’ di Radiohead in quota OK Computer e qualche spruzzata di pop anni ’90, i Violadimarte scalano il loro Muro di Berlino. Messo lì a ostacolare una vita di coppia instabile, cadenzata tra favole poco credibili e voglia di rivoluzione, anche se non si sa bene quale. Chissà cosa ne è stato due protagonisti del pezzo, ma, soprattutto, che fine hanno fatto i Violadimarte.

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L'articolo Dieci canzoni italiane sul Muro di Berlino di Giuseppe Catani è apparso su Rockit.it il 2019-11-09 10:31:00

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