Le dieci migliori canzone italiane "dedicate" a Jimi Hendrix

Jimi Hendrix è stato uno dei musicisti più influenti di ogni tempo, tanto che continuano a celebrarlo in film e dischi. Avrebbe compiuto 82 anni in questi giorni, se non si fosse fermato a 27. Qua 10 pezzi di casa nostra che "parlano" di lui

Foto via Flickr - Hans Kerrinckx
Foto via Flickr - Hans Kerrinckx

Jimi Hendrix avrebbe da poco compiuto 82 anni, se non fosse che (come altri colleghi di altrettanto talento) si è fermato a 27. Di lui però si continua a parlare, come di tutti i rivoluzionari. E continua a parlare la sua musica. Da non molto è uscito Electric Lady Studios. A Jimi Hendrix Vision, un cofanetto ricco di 39 canzoni, di cui 38 inedite. E fin qui nulla di sorprendente. La notizia più interessante è l’arrivo di Jimi, docufilm curato dal regista statunitense Bao Nguyen (quello del doc su We are the World), il primo autorizzato dalla famiglia Hendrix. Per ora si sa poco o nulla del progetto, a parte il fatto che si concentrerà sugli anni londinesi del chitarrista di Seattle.

Nell’attesa, vi proponiamo un breve ripasso per ricordare quanto Jimi Hendrix sia amato dalle nostre parti, tanto da finire immortalato in numerose canzoni scritte e cantate da musicisti di ogni ordine e grado provenienti dal Belpaese. Eccone dieci.  

CANESECCO – JIMI HENDRIX

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Canesecco, pseudonimo di Alessio Corsetti, racconta Jimi Hendrix a modo suo. A dire il vero, più che altro lo evoca, inserendolo in un contesto in cui si mescola di tutto un po’, come tradizione hip hop impne: le sostanze psicotrope, la strada come maestra di vita, il rapper/sborone che non deve chiedere mai. Ma che deve abbassare la cresta di fronte a un maestro: “Un genio sulla base, dimmi se mi senti, immortale, irraggiungibile Jimi Hendrix”. Forse no…

FUCKTOTUM – LA GRANDE STORIA DEL ROCK’N’ROLL

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Più che una canzone, un trattato sui grandi del rock’n’roll. Quasi tutti passati a miglior vita, e non per cause naturali. Si parte da Elvis Presley e i suoi basettoni tossici, si finisce con Sid Vicious e la sua attrazione per le siringhe. In mezzo tanti altri martiri, tra i quali Jimi Hendrix e Janis Joplin, “ormai cibo per topi”, degni rappresentanti del cosiddetto “Club dei 27”. A menare le danze i Fucktotum, chitarroni torridi, ironia cinica e spirito punkettone. 

KARAMMMA – LA RAZZA ELETTA

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Dedicata a quei simpaticoni degli skinheads. E a chi pensa che l’umanità debba per forza suddividersi in razze. Poi, se proprio vogliamo farla questa suddivisione de sta cippa, allora basterebbe un attimo per capire che se c’è una razza eletta, non è quella riconducibile all’uomo bianco. Perché, come dicevano i Karamamma negli anni ’90, non c’è nessuno in grado di sfidare tipetti del calibro di  Michael Jordan, Mike Tyson o Carl Lewis, gente che di caucasico ha ben poco. E soprattutto, aggiungono i Karamamma, esiste forse qualcuno bravo quanto Jimi Hendrix a suonare la chitarra? Certo che no!  

NEW TROLLS – SHADOWS (PER JIMI HENDRIX)

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I New Trolls dei tempi d’oro: il prog, gli incroci con la musica classica e col Maestro Luis Bacalov. Concerto Grosso (link: https://www.rockit.it/articolo/concerto-grosso-new-trolls-50-anni-fa-litalia-ebbe-sua-suite-prog) è un capolavoro che ancora oggi, a oltre cinquant’anni dalla sua pubblicazione, non ha perso un grammo della sua bellezza. A chiudere il lato A del vinile ecco Shadows, con esplicita dedica a Jimi Hendrix. Nient’altro che un’occasione per Nico Di Paolo e le sue sei corde di dichiarare la propria devozione per il chitarrista di Seattle. 

NOT MOVING LTD – A PRAY FOR JIMI/VISIONS

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La versione di Jimi Hendrix secondo i Not Moving. Una preghiera laica, indirizzata al santo protettore delle Fender Stratocaster e dei chitarristi mancini. L’omaggio della band piacentina, che di rock psichedelico ne ha sempre masticato, non è nient’altro che una rivisitazione comprendente, in poco più di cinque minuti, un viaggio tra le note di Foxy Lady, Purple Haze e Come On (Let the Good Time Roll), messe assieme in un unico pastiche senza soluzione di continuità. San Jimi Hendrix, sempre sia lodato!

PINGUINI TATTICI NUCLEARI – GIOVANI WANNABE

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Nel testo di Giovani wannabe naviga un bel po’ di dolcezza, oltre a un pizzico di malinconia e a un desiderio di sesso e karnazza. Una canzone dalle citazioni colte, che abbraccia i pensieri di Oscar Wilde, Charles Baudelaire, Marc Bloch e dell’immaginario di Star Trek. Un mix tra cultura alta e bassa, che comprende nel prezzo l’apparizione di Jimi Hendrix: “Spaccami come Hendrix con la Stratocaster”, cantano i Pinguini Tattici Nucleari. Come volevasi dimostrare: sesso (rough) e karnazza.  

QUINTORIGO – PURPLE HAZE

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In una playlist dedicata al ricordo di Jimi Hendrix, non poteva mancare una cover. Tra le tante, abbiamo tirato fuori la versione di Purple Haze offerta dai Quintorigo, forse tra le più originali (a patto che una cover possa definirsi originale…) in circolazione. Mai entrato all’interno di un album, Purple Haze ha trovato posto come bonus track di Kristo, sì, singolo uscito nel 1998 per promuovere Dietro le quinte, l’album di esordio della band romagnola. 

SHANDON – HENDRIX SOUND

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Il suono di Jimi Hendrix? “It's fire burning inside me”, recitano gli Shandon, indimenticati alfieri dello ska-punk tricolore. Hendrix Sound è un bel pezzo pestone, poco più di due minuti, una scheggia degna della tradizione shandoniana. Il chitarrista nordamericano è citato con rispetto e senza paura, come dimostra un attacco che evoca un must come Purple Haze.  

FABRIZIO TAVERNELLI – ALLA MUSICA

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Un brano di ordinaria follia, dotato di stimmate prog, nato da un’incomprensione con un produttore discografico. Fabrizio Tavernelli, però, va oltre il dissing e tira fuori citazioni e cut up al limite del delirio: Umberto Balsamo, Giusi Ferreri, Raf, Jovanotti, Amy Winehouse, tutti insieme appassionatamente a sorreggere un testo fuori dagli schemi. E Jimi Hendrix? Arriva nel finale, quando l’ex AFA si ritrova investito da un dubbio: “E dimmi se Michael, Elvis, Jim e Jimi sono morti o se la cantano alle Isole Fiji”. Più probabile la prima ipotesi. 

THE TRIP – L’ULTIMA ORA E ODE A JIMI HENDRIX

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Caronte è uno degli album cardine del rock progressivo italiano. E i Trip una delle band più dotate dei primi anni ’70 dello scorso secolo. Un 33 giri che coinvolge i ricordi di Janis Joplin (Little Janie) e di Jimi Hendrix. Quest’ultimo eternizzato in una lunga maratona (L’ultima ora e ode a Jimi Hendrix) immersa in continui cambi di tempo, nelle tastiere acide di Joe Vescovi e nella rabbiosa chitarra di Billy Gray. Brano forse un po’ invecchiato ma dal fascino innegabile.

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L'articolo Le dieci migliori canzone italiane "dedicate" a Jimi Hendrix di Giuseppe Catani è apparso su Rockit.it il 2024-11-29 14:55:00

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