Era il 4 dicembre del 1993 quando Frank Zappa, geniale compositore italoamericano, moriva ad appena 52 anni. Un musicista leggendario, talmente prolifico da aver pubblicato più di 150 dischi tra album in studio, live e raccolte varie, oltre a un archivio ricchissimo da cui ogni tanto salta fuori del materiale inedito che era rimasto nascosto in mezzo ai nastri.
Zappa era nato a Baltimora, ma i genitori venivano da un piccolo paesino in provincia di Palermo, Partinico. E non sono pochi gli estimatori della sua musica in Italia. È successo diverse volte che Zappa portasse la sua band in tour nel nostro Paese, anche se non sempre le condizioni si sono rivelate ideali per lo svolgimento dei suoi concerti. Qua vi raccontiamo tre date avvenute a breve distanza nel luglio del 1982, tutte molto diverse tra loro e una più assurda dell'altra.
Redecesio (MI) - 7 luglio 1982
La copertina di The Man from Utopia, disegnata dal fumettista Tanino Liberatore, la dice già lunga sul concerto che fu. Qui si vede Zappa versione Ranxerox, il più celebre dei personaggi di Liberatore, impugnare una paletta per scacciare le zanzare che lo stanno circondando. Come riporta tale detective Zappa in un articolo del blog del Fatto quotidiano: "Nell’acquitrino di Redecesio, quella che doveva essere una serata di sesso, droga e rock & roll, si trasformò in una di zanzare, fango e… siringhe. Quelle lanciate sul palco dai presenti". Diciamo che poteva andare meglio.
Roma - 9 luglio 1982
E a Roma, in effetti, andò meglio, almeno a quanto viene ricordato nel blog Prince Faster da uno degli astanti, all'epoca "un pischelletto che mangiava pane e musica". Nella band c'è un altro pischelletto dal nome di Steve Vai, all'epoca appena 22enne, ma già un fenomeno della chitarra. "Ogni tanto qualcuno si alzava in piedi e tutti si alzavano a catena in piedi, poi tra urla e bestemmie tutti si rimettevano a sedere in quel porcile, ma Zappa era li davanti a me, bello e sorridente come il sole, giganteggiava il maestro, sornione, lento come chi non ha bisogno di muoversi velocemente, ed era quello che mi piaceva di lui", racconta l'autore del pezzo. Anche qua a un certo punto però c'è un po' di trambusto, quando Zappa si trova costretto a bloccare il live "...perché alla destra del palco un sacco di gente sui tetti del mattatoio che urlava perché voleva scendere. Fermò tutto Frank Zappa con un sol gesto, e iniziò a parlare con quella gente dicendo tra le altre cose 'Relax, relax…".
Palermo - 14 luglio 1982
Il concerto finito a "schifiu", come titola un articolo di PalermoToday a firma di Alessandro Bisconti. il più disastroso di questa bizzarra triade – tanto che c'è un documentario che lo racconta – avvenuta nell'estate della vittoria dei mondiali di calcio in Spagna. Così Maurilio Presta, organizzatore di concerti presente quella volta, raccontava a Repubblica nel 2011: "Il palco era posto al centro del campo mentre noi spettatori sedevamo sulle gradinate. Il risultato visivamente ed acusticamente era disastroso. I musicisti erano dei puntini lontani e la musica arrivava malissimo. Così alcuni decisero di scendere ed avvicinarsi al palco, di lì a poco tanti altri fecero lo stesso e a quel punto si creò il caos. Le forze dell' ordine, intervennero pesantemente lanciando lacrimogeni ad altezza uomo. Si scatenò il panico". Risultato: il concerto durò 40 minuti, per la delusione dei fan e di Zappa, che si ritrovava a suonare nella città da cui i suoi genitori erano partiti anni prima per arrivare in America.
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L'articolo I disastrosi e leggendari concerti italiani di Frank Zappa di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-12-04 15:25:00
COMMENTI (2)
Che ricordi incredibili. L'11 luglio 82 l'Italia vince i mondiali, il 12 svolgo gli esami di maturità, il 14 sono al concerto di Frank ed il 17 a Napoli dai Rolling Stones.
delle date dell'82, manca Torino 2/7/82, allo Stadio Comunale, alla quale ero presente. Sarebbe bello ricordare che in questo tour, oltre al fattaccio di Palermo e le zanzare del Redecesio, la band di Zappa era manco a dirlo SUPER, e annoverava due musicisti giovanissimi all'epoca 22enni come Steve Vai/Chitarra (forse qualcuno di Rockit lo conosce) e Chad Wackermann/batteria