Fabri Fibra è abituato a lasciare l’italia di stucco. Sin da ragazzino, lo fa con le sue rime. Qualche giorno fa lo ha fatto per un altro motivo, quando ha annunciato l'uscita di In Italia 2024, remake di un suo brano simbolo come In Italia, uno di quelli che l'hanno reso famoso per davvero. La voce nel ritornello di allora, inconfondile e uno degli elementi del successo del pezzo, era di Gianna Nannini. Ora, spiega Fibra – che vola sulle ali del successo in termini di ascolti di Nuova Scena –, ci sono altri protagonisti: Baby Gang ed Emma Marrone.
Un aggiornamento al 2024, insomma, di un brano iconico, uno di quelli che con la cifra stilistica tipica di Fibra (sempre a cavallo tra l'impegno e il qualunquismo) ha tolto il rap dalle secche in cui stava nel 2007, dopo gli anni della crisi della discografia a inizio millennio. Fatta questa premessa, sorge una domanda: “Ma era davvero necessario questo remake?”. È normale all’annuncio del rifacimento di un pezzo storico (ma anche di un film, ad esempio) essere scettici, molto spesso questi progetti non funzionano e si rivelano solamente un modo semplice e veloce per attirare il pubblico. Rimaniamo così con l'amaro in bocca e il pensiero: “Era meglio l’originale”.
Solo che questo ragionamento non vale per In Italia 2024: la traccia non è una semplice riproposizione in chiave moderna e con nuove voci del classico del 2007, la canzone è il messaggio. A livello strumentale non è cambiato nulla, resta il beat prodotto ormai 17 anni fa da Big Fish, sicuramente un beat invecchiato, ma invecchiato come un buon vino.
Anche Fibra decide di non cambiare la prima strofa, esprimendo così un concetto nuovo usando le stesse parole, sono passati tanti anni e non è cambiato nulla. Riscrivere la strofa sarebbe uno sforzo inutile, si preoccupa però di rapparla di nuovo, dimostrando quanto sia diventato più esperto e sicuro di sé davanti al microfono.
Per il ritornello la situazione è la stessa, stesso identico testo, però a differenza della strofa di fibra stavolta è cantato da Emma, che prende il posto che era stato prima di Fibra stesso e poi di Gianna Nannini nel remix (che poi è la versione più popolare del brano). Emma regala una buona performance a livello vocale, ma che non graffia come i due ritornelli passati del pezzo, mancando della grinta e della sensazione di rabbia e quasi disgusto che Fibra e ancora di più la Nannini erano riusciti a trasmettere.
Dopo il primo ritornello inizia la parte 2024 del brano. Attacca Baby Gang, con un flow convincente ma non perfettamente adeguato per un beat che ormai possiamo tranquillamente definire old school. Il testo invece è sicuramente più convincente: Baby Gang rappresenta l’Italia "moderna", quella degli italiani di seconda generazione, un'Italia che Fibra non avrebbe mai potuto raccontare. Ecco quindi che si trova il senso di una collaborazione che inizialmente poteva confondere.
Baby Gang esprime il suo disgusto per la situazione del Paese (e del suo governo) oggi, fa assalire l'ascoltatore dalla sensazione di non essere in alcun modo tenuto in calcolo. La seconda strofa di Fibra, a differenza della prima, è completamente inedita, e sentire un gigante del genere ritornare al sound che lo ha portato allo status in cui è adesso è un piacere. Il flow e la metrica, inoltre, sono molto più dinamici rispetto a quelli della prima strofa, che soprattutto per gli standard attuali risultano abbastanza monotoni.
Come Baby Gang anche Fibra si sfoga sull’Italia contemporanea, da un altro punto di vista: lo fa con una maggiore maturità, facendo riferimento a fatti di cronaca del passato, come il processo a Enzo Tortora, Renato Vallanzasca e soprattutto Stefano Cucchi (la sorella Ilaria si vede nel video). Il rapper sottolinea ancora una volta come passino gli anni, ma il nostro Paese non riesca mai ad andare avanti. Era indietro, chiuso nelle proprie logiche conservative e paurose, ai tempi di Bugiardo ed è indietro ancora oggi.
In Italia 2024 è un'operazione più che riuscita, uno dei rari casi in cui una riproposizione riesce ad aggiungere valore all’opera originale, aggiungendo una nuova chiave di lettura, facendoci riflettere sul nostro Paese e anche su noi stessi. Questo perché, a differenza di molti altri progetti del genere, dietro a questa canzone c'è qualcosa di essenziale eppure raro: un senso di esistere.
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L'articolo Fabri Fibra è sempre attuale perché "In Italia" le cose non cambiano mai di Raffaele La Manna è apparso su Rockit.it il 2024-03-06 12:19:00
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