“Sarebbe bello essere un Romanzo, un libro aperto, semplice da capire e che fa venire voglia di leggerlo senza idealizzarlo dalla copertina. Conoscersi capitolo per capitolo, magari stupendosi, ma anche annoiandosi: perché niente è perfetto e in un mondo di plastica fatto di filtri e stereotipi ce ne stiamo dimenticando”.
Sono parole diGiallo, che così introduce il suono EP, Romanzo, sei tracce che "esplorano la complessità dell'essere autentici, sfidando il bisogno di compiacere a ogni costo". Il disco è ideato e realizzato dal collettivo CITRO e prodotto in collaborazione con La Tempesta Dischi e Monksta, un viaggio personale, dove la musica e le parole "si fanno specchio delle riflessioni di Giallo sulla società contemporanea e sulla ossessione per la perfezione plastificata".
Funk e cantautorato, voglia di ballare e di non spegnere il cervello, leggerezza e profondità. Il nuovo lavoro di Giallo è un mix di queste e molte altre cose. Ne abbiamo parlato con lui.
Ben ritrovato. Cos'hai fatto in questi ultimi anni?
Ciao! Ho suonato un po’ in giro e ho fatto tante nuove avventure che ho trasformato in nuove canzoni. Sento di aver ancora tanto da fare e da capire ma ora la cosa più importante era chiudere questo cerchio.
Sei sempre rimasto Giallo, o sono subentrati nel tempo altri colori nella tua musica?
Romanzo, come dicevo, chiude il capitolo del total yellow, sto maturando tanti frutti dentro di me e una sola sfumatura di Giallo non basta più per esprimerli al meglio. Rimango per fedele alla palette: in questo momento in cui nero, grigio e bianco vanno per la maggiore (e non l’accordo) io resto colorato.
Dici che "un pezzo d'amore non corrisposto non puo mancare in un ep di Giallo". Quali sono gli algtri ingredienti di un ep di Giallo?
Giallo sempre a crudo, una ritmica bella grooviera e un bel purè di pare.
Ci sono vari generi e varie sonorità. Come li riassumeresti?
In due parole: pop colorato. Amo inserire influenze diverse, senza pormi troppi limiti, ma con l’obiettivo di essere sempre diretto, solare ed happy. Questi elementi, insieme ai miei improbabili giochi di parole regalano una leggerezza spesso in contrasto con il contenuto del testo. Perché metabolizzare ciò che ci fa male va fatto, ma perché non farlo ballandoci sopra?
Cosa ti piace ascoltare in questo momento? Questo finisce nella tua musica?
Nei miei like di Spotify passo a gamba Teresa da Chopin a Fred Again senza colpo ferire. I miei ascolti più importanti degli ultimi due anni per hanno visto un riavvicinamento alla musica italiana, dal cantautorato di Dalla al primo Dargen passando per Giovanni Truppi.
Usavi eMule?
Tra un trillo e l’altro su MSN scaricavo qualche film restando puntualmente deluso quando mi rendevo conto che il contenuto non corrispondeva propriamente a quello del titolo indicato. A quei tempi i social alimentavano meno l’assuefazione dalla presunta perfezione, e per quanto indossare delle maschere sia una delle pratiche sociali più antiche al mondo, c’erano sicuramente degli step in meno tra l’idealizzazione delle persone e la loro lettura più genuina.
Cos'è l'effetto Mentos?
L’effetto Mentos è la reazione esplosiva che si verifica quando mettiamo una mentina a contatto con la Coca-Cola. In questa metafora le Mentos sono le bugie apparentemente dolci come mentine, che diciamo ogni giorno per fingerci diversi da come siamo pur di essere accettati dagli altri, mentre la Coca-Cola è come siamo davvero. Nel momento in cui ci rendiamo conto di quanto sia più bello essere accettati per la nostra genuinità, all’improvviso tutto il nostro castello di bugie crolla, o meglio, esplode.
Che programmi ci sono per i futuri live?
Ci saranno un po’ di live a Milano, spero poi di tornare a Verona, dove l’anno scorso sono stato accolto davvero calorosamente per ben tre volte e di suonare in generale un po’ nel nord Italia.
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L'articolo Fammelo un po' più Giallo di Redazione è apparso su Rockit.it il 2024-12-13 15:18:00
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