(Peppe Servillo - Foto da internet)
L'8 settembre - il V-Day nel calendario politico - gli Avion Travel hanno suonato alla Festa de L'Unità di Milano. Non c'era la formazione al completo: alcuni membri "storici" erano sparsi per l'Italia per seguire i loro progetti solisti. Il concerto è stato ugualmente forte ed emozionante. Una serata indimenticabile. Elisa Orladotti racconta.
Sono passati due anni dall'ultima volta che ho visto gli Avion Travel, due anni ed un giorno per la precisione. Stesso posto, formazione diversa: Mario Tronco, tastierista storico, stasera è impegnato a Roma per la Notte Bianca con la sua band, l'Orchestra di Piazza Vittorio; Ferruccio Spinetti, il contrabbassista, si riposa dopo l'impegnativo tour con Petra Magoni per Musica Nuda.
Due anni fa erano tutti quanti qui, in questo palazzetto, sotto il nome di Grande Orchestra Avion Travel (sui camerini c'erano fogli di block notes con scritto GOAT) e avevano proposto una splendida non stop di musica: il progetto madre aveva aperto la serata, la scena era toccata poi alle proposte di Tronco e di Spinetti; il finale l'ho ancora impresso nella mente: la scena era affollatissima di persone, colori, melodie, ritmi e allegria con tutti i protagonisti della Grande Orchestra lanciati in un'autentica festa sonora.
Ora, in questo 8 settembre 2007, V-Day nel calendario politico, gli Avion storici presenti sul palco sono tre: il magnetico vocalist Peppe Servillo, l'ipervirtuoso chitarrista Fausto Mesolella ed il poliedrico batterista Mimì Ciaramella; ad accompagnarli turnisti come il bassista-contrabbassista Vittorio Remino, il tastierista Flavio D'Ancona, la violoncellista Martina Marchiori e il percussionista Daniele di Gregorio, impegnato anche alla marimba.
Stile, classe e pathos fin dal primo arpeggio di chitarra, strumento che dà il via al concerto mentre il resto band sale sulla struttura per l'occasione delimitata sul fondo e ai lati da pannelli di legno; ultimo a prender posizione è Servillo. Carismatico come sempre, con il suo sorriso smaliate e la sua testa rasata e lucida su cui si rifrange la luce, si posiziona nel centro del palco e si parte! Mi abbandono alle parole ed ai suoni, mi distraggo guardando i bambini che, spossati, si addormentano tra le braccia dei genitori, e ritorno ad immergermi nell'infinita musica, Lei. "Dormi e Sogna", "Canzone Appassionata" una canzone presa dalla tradizione, rifatta con rispetto – precisa umilmente il vocalist - a modo nostro, "La Conversazione" e "Aria di te", una delle rare canzoni che racconta di un amore felice con un testo che non ha sapore di clichè. Il frontman aspetta il silenzio e “...per il prossimo brano serve la giacca, è una canzone importantissima!” afferma raccogliendo l'indumento che si era tolto dopo il primo pezzo mentre si diffondono le prime note di "Un vecchio errore" di Paolo Conte.
Le melodie sono vortici sapienti, ogni suono è al posto giusto. Il palco è luce, è pieno, le braccia ed il corpo di Servillo lo riempiono con torsioni e allungamenti arredandolo, ma non è tutto qui. Ascolto una magia che sfugge, una tradizione comunicata in un momento, tante storie che l'arte del gruppo di Caserta ha ritoccato in nome dell'estetica trasformando il quotidiano in poesia suonata. Tra due anni questo non ci sarà più, ma nemmeno tra un paio d'ore...
Il gruppo rientra, "Abbassando", il doveroso annuncio sul dove trovare i supporti incisi che permettono di portarsi a casa la Piccola Orchestra Avion Travel “...non solo nel cuore ma anche nelle orecchie” e gli ultimi accordi, quelli di Elisir.
C'è chi ricorderà i mirabili assoli di Mesolella, chi il virtuosismo di di Gregorio alla marimba, chi Martina la violoncellista, prima donna entrata a far parte degli Avion Travel, e c'è chi ricorderà questa come una delle ultime notti dell'estate 2007; io voglio respirare tutto, tutto.
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L'articolo Piccola orchestra Avion Travel - Festa de L'Unità - Milano di Elisa Orlandotti è apparso su Rockit.it il 2007-09-08 00:00:00
COMMENTI (1)
beeeeeella :)