Marta Del Grandi e Cecilia Valagussa si conoscono in Belgio, a Gent, intorno al 2013, dove entrambe frequentano un master: la prima in canto jazz, la seconda in illustrazione. La collaborazione tra le due porta alla nascita di Fossick Project, un connubio artistico in cui la musica – un'elettronica abbastanza minimale che si fonde con la voce – e l'impianto visivo hanno uguale valore.
Dal vivo la loro musica somiglia a un teatro delle ombre contemporaneo, uno spettacolo di suoni e animazione analogica dedicato alle specie animali in via d'estinzione e ai paesaggi del mondo. D'altra parte il duo era nato in un posto decisamente speciale, in Nepal, dove Marta si trovava per una borsa di studio di quattro mesi e dove l'amica l'aveva raggiunta. Il nome della band si riferisce proprio al loro approccio all'arte, come se fosse una ricerca archeologica sulla natura.
Nei dintorni di Kathmandu, la capitale del Paese asiatico, le due approfondisco la loro "relazione" con il pangolino, che già era stato al centro del loro progetto musicale dedicato al mondo animale. In Nepal il pangolino – o meglio un "tipo" di pangolino – è una specie autoctona; questa sorta di formichiere detiene il ben poco invidiabile record di specie più "trafficata" del mondo. In Cina la sua carne è considerata una prelibatezza e le sue squame, ricche di cheratina, sono utilizzate nella medicina tradizionale. Tutto questo lo rende uno degli animali maggiormente a rischio estinzione.
Tornate in Europa dopo il soggiorno nepalese, le Fossick Project portano la loro musica sui palchi d’Italia e Belgio, e lo spettacolo verte principalmente attorno alle vicende di Long Tong – ossia "lingua lunga" –, il pangolino protagonista dei loro show.
Succede poi che nelle ultime settimane l'animale viene rivestito di una nuova fama, visto che inizialmente – salvo poi passare a colpevolizzare il pipistrello – si pensava che la diffusione del Coronavirus dipendesse da lui, attraverso il meccanismo dello spillover. Marta e Cecilia decidono allora di riprendere le vicende di Long Tong, raccogliendo le sue più recenti avventure in un mini ep dal titolo Sofa Days.
Come di loro consuetudine si tratta di un mix di suoni e immagini, le due parlano di "jingle che fanno da colonna sonora alla storia di Long Tong", illustrata come sempre da Cecilia. StayHome-Workout, la prima animazione musicale realizzata durante la quarantena, è un tutorial di fitness spiritoso, per aiutarci a rimanere in forma nonostante la chiusura dei centri sportivi. Il secondo capitolo s’intitola Superhero ed è una lode a tutti quei lavoratori che non si sono potuti fermare nemmeno durante il lockdown.
Segue Row the Boat, rivisitazione moderna dell’arca di Noè, che permette una riflessione su quanto è accaduto: abbiamo visto quanto lo sconvolgimento degli ecosistemi naturali abbia influito su questa come su tante altre catastrofi, siamo tutti sulla stessa barca – persone, ambiente e animali –, cerchiamo di non farci del male.
Crediate o meno nella dottrina del karma, è quantomeno curioso che una specie martoriata e sconosciuta ai più sia stata per un periodo considerata la causa della più grande epidemia degli ultimi decenni. Le storie di Long Tong non hanno fini educativi, si limitano a sensibilizzare, sperando questa crisi possa almeno garantirci una rinnovata coscienza ambientale.
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L'articolo Elettronica e cartoon per rivalutare il pangolino di Marco Beltramelli è apparso su Rockit.it il 2020-05-26 15:26:00
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