Uno dei tratti distintivi delle canzoni di Battiato, scomparso questa mattina, è sempre stata la sua capacità di portare l’ascoltatore in ogni angolo del globo, sia con la musica che con i testi. Sono storie universali che si specchiano l’una nell’altra, creando dei criptici ponti invisibili tra luoghi che distano anche migliaia di chilometri. Non serve scavare particolarmente nella sua discografia: se si prende, per esempio, Centro di gravità permanente, uno dei suoi brani più conosciuti in assoluto, si comincia parlando di una “vecchia bretone”, passando poi ai “furbi contrabbandieri macedoni”, fino ad arrivare alle “strade di Pechino”. È un viaggio fino all’estremo Oriente del mondo che unisce mondi totalmente diversi con gli altri, andando a pescare riferimenti letterari e storici spesso sottili e non di facile interpretazione (qua trovate la spiegazione di questo specifico brano).
E così spesso accade in tutti i suoi album, in cui il racconto di un’esperienza o di una sensazione personale viene resa universale grazie al raffronto di immagini dislocate nel tempo e nello spazio, al punto da rendere quasi necessaria una mappa per riuscire a visualizzare tutti i luoghi citati dal Maestro.
Per fortuna, qualcuno ci ha pensato: Alessio Arnese, professore di lettere a Pistoia, ha creato una mappa su Google con evidenziati i vari riferimenti geografici dei testi delle canzoni di Battiato. Ci sono ben 76 bandierine piazzate su tutto il mondo, che vanno dai “campi del Tennessee” di La cura fino al “Giappone delle geishe” di Sentimiento nuevo, passando per Lisbona, la natia Sicilia, Varsavia, Venezia, persino Baku e San Pietroburgo. Un bellissimo omaggio all'immensità di Battiato, grande come il mondo intero.
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L'articolo Tutto il mondo al servizio di Franco Battiato di Redazione è apparso su Rockit.it il 2021-05-18 10:15:00
COMMENTI (2)
genio
!!!