(I Kiddycar al Garage - Foto da internet)
I Kiddycar presentano ufficialmente il loro "Forget About" (Seahorse/Goodfellas) al Garage di Milano. La serata è fredda. Difficile scaldare il pubblico. I quattro non si perdono d'animo e rispondono all'impaccio ricreando atmosfere raccolte e delicate. Una grande serata per pochi intimi. Claudia Selmi racconta.
Siamo al penultimo giorno di novembre a Milano. Non c’è via d’uscita. O forse sì, in un lontano Garage. Di una donna due uomini e un ragazzo. Batteria digitale, chitarre e strumenti-bimbi in un insieme metropolitano. Di una versione solo poco elettrica e molto più acustica del loro primo album “Forget about”: i Kiddycar. Melodie che rapiscono nel mood da indiekid e sfociano nel noise. Valentina Cidda, interprete dei fondali e sottosuoli, fragile e agguerrita. Stefano Santoni, chitarrista eccellente acido e imperturbabile, Paolo Ferri mimetico al basso e al programming, il trombone di Simon Chiappelli disteso su toni calmi. Lei filmica che suona la diamonica lo xilofono e la tastiera. Le canzoni sono leggeri crescendi, profondi, e nello stesso tempo vuoti, sospesi. Molta è l’emozione che trasmettono a un pubblico che anche se coinvolto resta distante. Ed è forse per questo che i Kiddycar si ritrovano talvolta un po’ impacciati e infreddoliti, ma sanno puntualmente ricatturare le forze arcaiche dentro di loro. Una data importante a Milano per presentare un lavoro che agitandolo nei nervi giusti sarebbe ancora più figo. Plasmatici, un concerto da contemplare, i pezzi per me più belli sono quelli maggiormente ritmati. Il Garage si mette una veste quasi d’autore per l’occasione. Mi è piaciuto perché creano un’atmosfera da raccoglimento e adorazione, perché è stato, ed era da tanto, un travolgente concerto intimo per poca gente. Un’esperienza privilegiata. L’uscita d’emergenza dall’inverno per l’inverno.
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L'articolo Kiddycar - Garage - Milano di Claudia Selmi è apparso su Rockit.it il 2007-11-29 00:00:00
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