Per prendersi bene con Gaube è bastato vedere il video che ha preparato per l'ultima edizione del Rock Contest di Controradio, in cui è arrivato secondo: voce graffiata, che ricorda Motta o Aimone Romizi in un contesto di rock progressivo e psichedelico, atterrato su questo pianeta direttamente dagli anni '70. Musica che devi saperla suonare, non è che t'improvvisi e te la cavi con due accordini messi lì o un qualsiasi testo sull'amore finito e su come si stava meglio prima.
Gaube è Lorenzo Cantini, giovane cantautore della provincia di Grosseto che ora vive a Bologna. "Attraverso le mie canzoni mi propongo di riflettere su tematiche contemporanee a me molto care, scrivere è il mio modo di prendere posizione nel mondo", ci ha spiegato Lorenzo. Per poi aggiungere: "Uno dei miei punti di riferimento sono sicuramente gli Area, il che è tutto dire!"
La gioventù c'è, ma sembra diametralmente opposta a quell'hipsteria che si è presa gli anni '10 e li ha trasformati nella gallina dalle uova d'oro, lanciando band e fenomeni al momento alti nelle classifiche o in caduta libera. "Per quanto mi riguarda, l'itpop non rappresenta altro che il ricambio generazionale del pop mainstream ed è un mondo che non mi interessa, ovviamente con qualche eccezione", commenta Lorenzo. "Nella musica degli ultimi anni intravedo molta autocelebrazione e superficialità, una realtà musicale che non solo rappresenta, ma a suo modo non fa che replicare aspetti peculiari della nostra cultura individualista e materialista".
I primi giorni dell'anno in cui entriamo di diritto nel nuovo decennio, i ruggenti anni '20 rivisitati dal presente pandemico, stanno già lanciando nuovi punti di vista: "Tutto questo sta cambiando? Non lo so, staremo a vedere. Credo che prendere ispirazione da molti artisti degli anni '70 non possa che giovare: l'arte deve tornare a farsi politica, oggi più che mai".
Non a caso, nei due pezzi finora disponibili si sentono già delle influenze molto precise legate a quella realtà musicale: dai Goblin al Bowie di epoca Ziggy Stardust – non è un caso se il tastierista nel video è Giulio Grillo, che suona anche nella Banda di Lucio Corsi –, ma anche i primi Pink Floyd e tutto il prog italiano, rivisitato in forma canzone.
Alla faccia di chi diceva che le chitarre sono morte, Gaube riporta in auge anche l'organo: "Mio padre nel tempo libero suonava la chitarra e cantava le canzoni dei grandi cantautori degli anni '70, la musica è sempre stata molto presente in casa durante tutta la mia infanzia e questo mi ha certamente influenzato. Alle elementari ho cominciato a frequentare un corso di propedeutica musicale, successivamente di chitarra e dai primi anni del liceo ho cominciato a scrivere le mie prime canzoni".
Il 2021 sarà l'anno in cui Gaube debutterà con il suo disco d'esordio: "Al momento sto ultimando il mio primo lavoro solista, dal titolo Confini, un concept album dalle sonorità che si rifanno molto al progressive rock e ad un certo tipo di cantautorato italiano. Il testo ha sicuramente un ruolo fondamentale in questo lavoro; sono proprio le parole il filo conduttore che lega tra loro le canzoni. Non vorrei però dare troppe spiegazioni per adesso, spero che saranno le canzoni a farlo al posto mio".
Con una band del genere e questo pedigree, non vediamo l'ora di perderci sotto palco insieme alla sua musica: "Ho voluto partecipare anche quest'anno al Rock Contest nonostante le difficoltà e il format virtuale. Purtroppo, o forse per fortuna, il digitale non potrà mai sostituire la dimensione del concerto live e data la situazione della pandemia nella quale ci troviamo purtroppo è difficile fare previsioni. In ogni caso pubblicherò qualcosa prima dell’estate e mi piacerebbe tornare a fare concerti, che è una cosa che mi manca tantissimo. Continuerò a scrivere in prospettiva anche dei prossimi lavori, come ho sempre fatto".
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L'articolo Gaube, gli anni '70 sono adesso di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2021-01-18 14:32:00
COMMENTI (2)
Bella roba bimbi!!!! area, ma anche pfm...cioè a dire ,quando la musica trionfa1 BRAVI!
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