Avete un momento per parlare di sostanze? No, non siamo quelli della comunità dei Lautari, l'argomento ci interessa a fondo, dal momento che uno dei producer più interessanti da anni in Italia, Giulio Fonseca in arte Go Dugong, ha approfondito le tematiche a proposito del Rinascimento Psichedelico, visto il rinnovato interesse in tutto il mondo nei confronti di sostanze come LSD, Psilocibina, Mescalina, DMT ecc., che sempre più spesso sono sperimentate in ambiente clinico e terapeutico.
Da questo interesse, Giulio ha fatto uscire un album col nome d'arte Gianpace. Un disco psichedelico, ambient, come dice lui stesso "curativo". Il primo singolo è Golden Teacher, creato con l'amico MACE. Ambient che si mischia alla cosmic music con echi di chitarre slide fine '60, per entrare in un mondo lisergico e fare un viaggio mentale come si deve. Abbiamo parlato proprio di questo con Giulio, che ci ha dato qualche coordinata per orientarsi nel vasto mondo degli psiconauti.
Cosa si intende per Rinascimento Psichedelico?
Per Rinascimento Psichedelico intendiamo il ritrovato interesse negli ultimi 15 anni per gli straordinari poteri terapeutici delle sostanze psichedeliche. Sono ricominciate le ricerche sugli effetti benefici di sostanze quali LSD, Psilocibina, Ibogaina, Mescalina, ecc. dopo un lungo periodo di pausa (medioevo psichedelico) in cui, grazie a un’intensa campagna di demonizzazione da parte dei governi (a partire dagli Stati Uniti dove l’antagonismo del movimento Hippie alla guerra del Vietnam era molto scomodo ai poteri forti così come l’idea di avere un popolo di coscienze espanse da non poter più facilmente controllare), queste sostanze sono state vietate per qualsiasi uso, sia ricreativo/teraputico che puramente scientifico.
Se ho capito bene, depressione, attacchi di ansia, dipendenze e sofferenze psichiatriche potrebbero essere alleviate dalle sostanze psichedeliche?
Studi dimostrano la loro straordinaria efficacia. La psilocibina, così come l’LSD sono molto efficaci contro dipendenze (alcol e tabacco su tutte), l’ibogaina sembra che sia di enorme aiuto per dipendenze da eroina o cocaina. Inoltre la terapia psichedelica allevia anche la sofferenza psichica nei malati terminali di cancro, derivante dalla vicinanza della morte. Ovviamente per una piena efficacia la terapia deve essere seguita da medici e specialisti. Di solito funziona bene in combo a un percorso di psicoterapia. Ovviamente io non sono un medico ma parlo da psiconauta; per chi volesse approfondire ci sono molti libri che raccontano e che spiegano in maniera dettagliata le ricerche e gli esperimenti effettuati dalla scoperta della molecola magica nel 1938 fino ad oggi. Consiglio La Scommessa Psichedelica a cura di Federico Di Vita che raccoglie di saggi ad opera di un scrittori, giornalisti, politici, raver, scienziati, critici letterari e memer, che danno un bella visione di insieme sulla situazione attuale riguardo al cosiddetto Rinascimento Psichedelico.
Domanda personale: nel provare determinate sostanze, non hai il terrore di non uscire dal viaggio?
Non credo sia possibile “non uscire dal viaggio”. Credo invece che questa sia la più grande paura derivata dalla messa in circolo di fake news di quella famosa campagna di demonizzazione di cui parlavo prima. Certo, come tutte le cose bisogna fare molta attenzione ed essere ben informati. I pericoli e gli effetti collaterali ci sono, come per tante altre sostanze legali e tollerate dallo Stato, soprattutto se si mischiano ad altre droghe o medicinali. A differenza del tabacco o dell’alcol le sostanze psichedeliche, assunte con coscienza e moderazione, non creano dipendenza e danni fisici. Può capitare il bad trip se il setting non è quello giusto per l’esperienza. A me non è mai successo o se è successo è stato di grande insegnamento, quindi non lo riesco a vedere così “bad” dopotutto. In ogni caso, gli effetti prima o poi passano e il ritorno è assicurato.
Ci sono delle regole da seguire per fare il miglior viaggio possibile?
Sì, certo. Importantissimo è il setting, come accennavo prima. Se non si ha molta padronanza con la sostanze si consiglia sempre di assumerle in compagnia di persone care e fidate, meglio se in presenza di un “trip sitter” lucido e con una certa esperienza a farti da guida. Il luogo è importante: bisogna scegliere un posto tranquillo, sicuro e in cui ci si sente perfettamente a proprio agio. Può essere la propria abitazione come un luogo all’aperto in mezzo alla natura. Sconsiglio posti affollati. La musica può influenzare tantissimo il viaggio e portarti in territori e regni inesplorati della tua mente. Consiglio per cominciare musica molto rilassante e dalle buone vibrazioni. Io e Mace abbiamo col tempo messo insieme una playlist che che è perfetta per i “viaggi casalinghi”:
Com’è nato il disco Gianpace?
E’ superfluo dire che l’esperienza psichedelica e il conseguente interesse per l’esistenza di altre dimensioni, così come la meditazione che pratico da due anni circa hanno influenzato il mio modo di fare musica. Avevo appena finito di registrare il nuovo album di Go Dugong (anch’esso molto legato alla psichedelia così come al folk e alla world music) che uscirà a novembre e avevo voglia di fare musica nuova, libera e senza paletti di alcun tipo. In pratica è la musica che mi piacerebbe ascoltare durante un trip. Ho iniziato a registrare qualche demo e nel giro di un mesetto mi sono ritrovato ad avere più di un disco pronto.
Quali sono le band e i progetti che ti hanno influenzato?
Negli ultimi 2 anni ho ascoltato una marea di musica. Era tanto che non mi ci mettevo così appassionatamente, complice anche l’aumento del tempo libero causa pandemia. Tante delle cose che ho ascoltato hanno lasciato il segno e indirettamente può essere che mi abbiamo molto influenzato. Sono comunque stati di grande ispirazione italiani come Franco Battiato, Gigi Masin e Roberto Musci, oltre a Brian Eno, Nils Frahm e Mort Garson.
Perché definisci la musica di Gianpace “curativa”?
Perché nella stesura dei brani mi sono immaginato varie fasi dell’esperienza psichedelica. Ci sono momenti nei brani che simulano una fase più introspettiva, quella un po’ più intensa e “faticosa” che può concludersi con la dissoluzione dell’ego e il formarsi di una nuova coscienza, più pura e consapevole. Ho cercato di tradurre in musica quel tipo emozioni e sensazioni (che poi sono molto personali) come se la musica potesse prenderti per mano e guidarti attraverso nuovi piani dimensionali della mente e dello spirito.
Porterai dal vivo questa esperienza? In che modo?
Ci proveremo sicuramente, dopo tutto questo tempo senza concerti non vedo l’ora. Cercherò di portare la musica di Gianpace dal vivo sia in solo che con altri musicisti. Il primo live sarà sabato 19 giugno al Robot Festival a Bologna, saremo in trio (assieme agli amici Pietro Spinelli (Cucinasonora) e Dario Bracaloni (Aquarama) e sono molto emozionato perché sono tre anni che non suono la mia musica davanti a un pubblico.
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L'articolo Con Gianpace la musica è un viaggio psichedelico di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2021-06-18 09:23:00
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