Mercoledì 7 luglio il Ginzburg Park Festival organizzato dal CAP10100 di Torino ha subito ingenti danni a causa di una tromba d'aria che si è abbattuta sul capoluogo piemontese e ha sradicato un albero nella location del fest, che è caduto sul palco distruggendolo. Il festival si svolge da martedì 22 giugno a sabato 31 luglio e vede protagonisti durante le serate Almamegretta, Hån, Giungla, Melancholia, Tatum Rush, Giorgio Canali, Davide Shorty, Beatrice Antolini e tanti altri nomi molto interessanti. Va da sé che, dopo l'inverno pandemico, questo incidente non ci voleva proprio. Abbiamo parlato con i ragazzi dell'organizzazione per saperne di più sull'accaduto e per avere degli strumenti per aiutare in concreto il festival a ripartire.
Com'è successo? C'era il modo per prevenire l'incidente?
Sono eventi difficili da prevedere e da capire nella loro totalità, l'albero era in ottimo stato, le radici sane e profonde. Abbiamo letto che i venti tiravano a 120 km/h dal fiume, quindi giungeva incontrastato direttamente sul pioppo nero di 25 metri. Per fortuna avevamo posticipato il sound check per via dell'allerta meteo, l'attenzione ai particolari in quest'occasione è stata vitale.
Da quanto lavoravate agli eventi?
Abbiamo inaugurato il festival il 22 giugno con un concerto fotonico dei Savana Funk, per poi passare dagli Almamegretta a Tlon filosofia, concerti di emergenti, associazionismo, e mille altre iniziative. Il progetto, seppur nella sua prima edizione, stava andando a gonfie vele, è uno dei parchi più acclimatati della città essendo sotto la collina e attiguo al fiume. Stavamo già lavorando per espandere la concessione pubblica e allungare le date tanto la risposta era positiva.
A quanto rischia di ammontare la perdita?
Le perdite materiali sono ingenti, le strumentazioni, seppur da esterno e resistenti agli eventi atmosferici sono andate distrutte. Stimiamo una perdita in strumentazioni tra 20 e i 30 mila euro. Gli altri danni potenzialmente stimabili sono gli anticipi e gli investimenti dell'associazione; chiaramente a 1/3 del festival alcuni investimenti devono essere ancora saldati, più le paghe degli operatori dietro l'organizzazione, che dopo 1 anno e mezzo di difficoltà hanno visto ridursi drasticamente le possibilità di ritorno alla 'normalità'.
Difficilmente quantificabile come perdita è la questione energetica, il settore culturale è per antonomasia atipico, basato su volontà personali e ostinazioni titaniche nel voler realizzare sogni e momenti di sensibilità, seppur le mille difficoltà burocratiche, i rischi legali e la scommessa a livello di feedback. Mi piace dire che il settore si basa su poche gambe estremamente forti e resilienti, obiettivamente ora non possiamo fermarci, ma bisogna ammettere che pensieri laterali non stentano a presentarsi.
Come possiamo aiutare a salvare il festival?
Siamo nati per l'im-possibile e per eliminare quella im che tanto ci duole. Abbiamo lanciato una raccolta fondi su Produzioni dal basso ricevendo solidarietà dal settore musicale italiano: da Eros Ramazzotti a Morgan, i Pinguini Tattici, Gianluca Grignani, Statuto, Beba e molti, mille, altri e altre.
Messaggi, commenti, donazioni ci stanno facendo sentire meno isolati, la cosa ci scalda il cuore e ci da una valvola di sfogo positiva essenziale.
La soluzione è l'amore, una saggia diceva che l'amore non si divide, si moltiplica. Qui sta la chiave di volta del futuro, il settore musicale, e quello culturale più in generale, deve imparare a relazionarsi e costituire reti, per amplificare sinergicamente le proprie potenzialità, nel piccolo, nel medio e nel grande spettacolo. La crisi pandemica ha dato un boost non indifferente alla costituzione di reti e momenti di incontro, noi in qualche modo stiamo godendo di queste connessioni. Ci teniamo a ringraziare Torino e la rete degli spazi culturali, praticamente tutti ci hanno proposto aiuti orizzontali e possibilità per non annullare l'intera calendarizzazione.
Lascio volentieri un ringraziamento anche a Rockit, se il Rock 'n Roll non deve morire, qualcuno lo dovrà tenere in vita!
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L'articolo Il Ginzburg Park Festival non si abbatte di Redazione è apparso su Rockit.it il 2021-07-09 17:26:00
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