Il Consiglio dei Ministri del 22 luglio ha decretato l'ufficialità del Green Pass dal 6 agosto per accedere a ristoranti al chiuso, cinema, teatri, palestre, musei, sagre, stadi, congressi, fiere, convegni, parchi divertimenti, consumazioni al bar al chiuso (ma non per il servizio al bancone) e grandi eventi, concerti compresi.
Cos'è il Green Pass?
Il Green Pass è un certificato che attesta di aver fatto almeno la prima dose del vaccino contro il Covid-19 (e di avere in programma di fare la seconda), oppure di essere negativi a un test eseguito nelle 48h precedenti all'evento o ancora di essere guariti dal covid da meno di sei mesi, e quindi di avere sempre gli anticorpi.
A cosa serve il Green Pass?
Si tratta di una misura per incrementare le vaccinazioni e per evitare gli eventuali lockdown e le restrizioni autunnali, quando il virus potrebbe riproporsi. Un modo per avere più certezza che nei luoghi in cui potrebbero verificarsi assembramenti, il covid non circoli.
Cosa cambia per la musica dal vivo?
Si aggiunge un controllo in più, perché al momento si può entrare in un'arena all'aperto mascherinati, distanziati e dopo aver misurato la temperatura corporea all'ingresso.
In soldoni, se hai già acquistato il biglietto per un concerto che si tiene dopo il 6 di agosto e non sei vaccinato (né hai avuto il covid nei sei mesi precedenti), per partecipare al concerto devi ottenere il Green Pass: o ti vaccini in questi 15 giorni di tempo oppure ti fai un tampone uno o due giorni prima dell'evento. Se non vuoi farti né l'uno né l'altro, non puoi partecipare al concerto e dovrai verosimilmente rivendere il biglietto o contattare l'organizzazione per capire come si comporta in tal caso. Essendo però una misura governativa estesa a tutti i campi della vita sociale, non sarà semplice chiedere un rimborso.
Abbiamo sentito Mirko Perri, il direttore del Color Fest di Lamezia che si terrà il 12 e 13 agosto con headliner Iosonouncane e Venerus: "Per noi ciò che cambia è il fatto di dover fare una comunicazione ad hoc, ma dal punto di vista organizzativo non cambierà nulla perché le regole per l’organizzazione interna degli eventi poi non cambiano. Sicuramente si aggiunge un altro step ai controlli e al sistema di sicurezza che comunque era già ben previsto.
All’ingresso verrà fatto un controllo del ticket, nonché del biglietto d’entrata e di conseguenza del Green Pass. Ci sono tre possibilità, come previsto dal Dl: tampone nelle 48h precedenti, almeno una dose di vaccino che viene certificata ed è scaricabile dall’app o dai portali dedicati, e, sempre con Green pass, la dichiarazione di essere guariti dal Covid nei 6 mesi precedenti. Ci sembra una cosa giusta e semplice per monitorare al meglio la situazione, sapremo quindi in maniera quasi certa che all’interno del festival non ci saranno problematiche di contagio. Come dicevo, attueremo una comunicazione apposita, e, visto che l’evento è già sold out, invieremo delle mail apposite a chi ha acquistato il ticket in cui spiegheremo le nuove regole. Ovviamente chi non ha il Green Pass non potrà entrare".
E ancora, per chiarire la questione no-vax:"Chi rifiuta di vaccinarsi può fare il tampone, chi rifiuta di fare anche il tampone nulla: il suo biglietto andrà perso. Non è una decisione del festival, è una legge dello Stato che va rispettata ed è giusto che sia così".
Una misura necessaria per garantire ancor più sicurezza nei luoghi in cui si può creare una folla, di certo un pensiero in più per i promoter e gli organizzatori. Come diceva Pietro Fuccio di DNA Concerti nella nostra intervista di pochi giorni fa: "È una cosa che potrebbe cambiare anche stasera con esiti drammatici per noi, perché se al pubblico che ha già preso il biglietto gli dici che deve essere anche per forza vaccinato sarebbe un disastro, come tutte le regole cambiate in corsa. Si venderebbero meno biglietti e si dissuaderebbero ancora di più le persone. Diversa è la questione se proponi un concerto diverso, senza distanziamento, per cui c'è bisogno del Green Pass da subito", proprio come hanno fatto con il concerto di Cosmo l'1 e il 2 ottobre a Bologna, il primo senza l'obbligo di seduta.
Pensando a Cosmo, al ballo, non possiamo non rivolgere l'attenzione alle discoteche, le grandi escluse da ogni riapertura, un settore già sul lastrico, come ci diceva Lele Sacchi in questa recente intervista. A niente è valsa la manifestazione dell'8 luglio che ha visto scendere in piazza a Roma gli operatori del settore con l'hashtag #liberidiballare, al 23 luglio, quindi a stagione ampiamente compromessa, le discoteche rimangono serrate. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha dichiarato che è stato istituito un fondo per le sale da ballo, quindi ci saranno ristori per le discoteche. A Adkronos, il Presidente Nazionale della Silb (Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo) Maurizio Pasca ha dichiarato: "l governo si sta rendendo complice dell'abusivismo di settore. I ragazzi vanno in luoghi non controllati e fanno quello che vogliono. Il governo causerà l'aumento dei contagi a settembre, sarà il principale responsabile", e ancora: "Faremo ricorso alla Corte di Giustizia Europea. Non ce la facciamo più, siamo sul lastrico. Ci sono 100.000 persone che da 18 mesi non percepiscono uno stipendio e non possono accedere agli ammortizzatori sociali".
Una contraddizione tutta italiana: non regolarizzare il ballo col Green Pass preferendo che tutto un settore fallisca e intanto lasciare che sui mezzi pubblici o nei luoghi di lavoro non ci siano limitazioni di alcun tipo. Intanto c'è già chi va contro il Green Pass: Eric Clapton ha dichiarato che se il concerto è solo per i vaccinati, lui non suonerà, e i possessori dei biglietti per le date bolognesi a maggio 2022 tremano.
---
L'articolo Green Pass: cosa cambia per concerti, festival e discoteche dal 6 agosto di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2021-07-23 10:11:00
COMMENTI