Non è facile contenere il suono dei Super Elastic Bubble Plastic su un palco di pochi metri quadrati. Il concerto a Potenza Picena, piccolo borgo della provincia di Macerata, ne è stato la prova. Il trio ha eseguito alla perfezione un live potentissimo e senza smagliature, il pubblico presente - di certo non abituato alla cosa - sembrava gradire. Alex Urso racconta.
Leggiamo del concerto. Questa sera. Come andiamo? I treni non arrivano a Potenza Picena che è appena un paese sopravvissuto al Medioevo. I pullman neanche a dirlo. La Uno di suo zio è l'unica. La mia Panda non la ho qui. La sua Yaris è giusto giusto in Portogallo.
E allora la Uno. Rotta e devastata dalle molestie dei meccanici più rinomati. In teoria, a detta loro, più di quindici chilometri non potremmo farci perché sennò muore. Per accenderla devi fare dei movimenti molto tecnici, e tecnicamente devi anche bestemmiare molto. Così poi parte, ma non devi mai lasciare l'acceleratore, tenerlo sempre un po' premuto, altrimenti si spegne e poi devi ricominciare a bestemmiare. Prepariamo uno zaino con birra e sacco a pelo nel caso la macchina col freddo bastardo non si accendesse la notte. E partiamo. Quaranta chilometri di strade contorte e semideserte.
Arrivati quello che ci accoglie è un paese pieno di scalette ripide e mura medievali. Un freddo bastardo. Beviamo, ci cibiamo. Alle undici raggiungiamo il locale, un posto fuoriluogo, pieno di gente fuoriluogo, con dj set fuoriluogo: gel a palate, pantaloni bianchi, scarpette domenicali e i peggio abiti da cerimonia che il sabato sera ricacci fuori neanche fossi la Madama. Ma non era un posto indie-alternativo-vintage-rock-elettro? Un music pub di quelli un minimo all'avanguardia, di quelli che mancano in questa regione di morti?
I Super Elastic Bubble Plastic si fanno aspettare. Dubito che in molti li conoscano, ed infatti appena aperto il sipario del palco giovanotti e giovanotte si accoppiano in prima fila, e si fanno inaspettatamente fottere da un rumore pesantissimo che non si aspettavano. Il posto è un buco e il volume è indubbiamente troppo forte.
I tre partono. Potentissimi. I primi pezzi sono tutti di "Chances". Coordinati, tecnicamente perfetti, con passaggi strumentali molto profondi, delle bombe di intensa energia musicale ed emotiva. Alessio Capra alla batteria è un animale. La birra che gli è a terra di fianco rimane piena dall'inizio alla fine del concerto. Concentrato. Sguardo basso e t-shirt che è un pozzo di sudore.
I brani si susseguono, da "Fake Queen" a "Lovers Heart", delle bombe che si perdono nel rumore generale di un suono che riempie per osmosi tutto in modo confuso. Batteria che praticamente è in assolo. La chitarra di Gionata Mirai talvolta fatica a percepirsi, così come la sua voce, troppo debole e coperta dai bassi di Morandini, vibranti fino ad essere fastidiosi.
E poi ripescaggi del passato: "My Emotional Friend", "Wake Up" o "Selfmade Popsong". Pezzi che viaggiano come un treno, senza sosta, senza teatro. Pochi scherzi tra loro, pochi con il pubblico, che continua a ciondolare la testa con quel tipico andirivieni, interessato fino al punto che qualcuno alla fine comprerà addirittura il disco.
La sensazione è che i SEBP in occasioni live meno strette spaccherebbero molto di più. Violenza, forza e vibrazioni qui ci sono tutte, ma vengono trattenute da un palco che è una gabbia in cui i tre non hanno altro modo di muoversi che restando nel loro metro quadrato, imbrigliati tra cavi ed amplificatori. Il sudore è trattenuto sulle facce. Le energie esplodono, e questo si percepisce, ma è un posto che non è adatto a simili esplosioni noise.
Finito il concerto le sbarbine truccate di rimmel e amarezze tornano a casa, coi garzoni più truzzi e cool. Noi raggiungiamo la Uno sgangherata di suo zio, che è ancora lì, congelata nel freddo bastardo, nel giorno di San Valentino, fuoriluogo in questo parcheggio di lamiere acchittate a festa.
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L'articolo Live Report: Super Elastic Bubble Plastic al Groove - Potenza Picena (MC) di alex urso è apparso su Rockit.it il 2009-02-14 00:00:00
COMMENTI (3)
Aggiungo:
ottimo locale. ottimo dj-set. ottime persone.
magari questo Alex Urso invece di andarsene subito poteva stare ad ascoltare i dj e conoscere le persone. recensire senza ascoltare e conoscere è veramente ridicolo e immaturo.
forse sarà stato il freddo che gli ha dato alla testa.
ma uno che osserva se le persone portano il gel, che tipo di scarpe o pantaloni portano, non merita rispetto.
Per fortuna al Groove ci sono grandi appassionati di musica. La qualità delle band ospitate e i commenti del pubblico sono una testimonianza del fatto che questo locale è uno tra i migliori della regione.
Chi dovesse imbattersi nella recensione di Alex urso non si faccia ingannare. Anzi venga al groove e si renda conto della pochezza delle sue parole.
(Messaggio editato da billyshears il 15/04/2009 16:53:22)
Questa recensione stravolge la realtà.
Le uniche cose azzeccate sono il giudizio al concerto che è stato molto bello e che Potenza Picena è in provincia di Macerata.
Per il resto le parole sono a dir poco raccapriccianti. Io mi vergognerei a scrivere queste cose.
Peccato che in Italia esista certa gente piena di pregiudizi e con la puzza sotto il naso.
Questo è il motivo per cui in Italia la musica non crescerà mai!
Per fortuna non sono tutti come Alex Urso. Altrimenti mi sarei ucciso all'istante.
Quindi?? che senso ha fare concerti in queste situazioni?? Quanto del suono o della "cifra stilistica" dei Super Elastic Bubble Plastic è arrivato ad un pubblico del tutto inadatto? Vale la pena proporsi in queste condizioni??
Unga
(Messaggio editato da whoswho il 23/02/2009 16:23:27)