La storia di Francis Barraud e del cagnolino Nipper è una storia semplice, almeno all'apparenza. Il pittore ha un cane, il cane muore e dopo la sua morte decide di dipingerlo all'ascolto di un fonografo. Barraud vende il quadro a una nota etichetta discografica inglese e in seguito a una serie di avvenimenti l'immagine di Nipper diventa uno dei simboli dell'industria musicale del '900.
Le cose in realtà sono molto più complicate, e quello che avviene a Nipper prima di diventare un'icona pop del ventesimo secolo è uno straordinario concatenarsi di eventi che hanno reso possibile quanto accaduto.
Il primo protagonista dell'affaire Nipper è Mark Barraud, fratello di Francis. Mark vive a Bristol e per guadagnare qualche soldo dipinge quadri, una tradizione di famiglia che però non gli consente di raggiungere neanche minimamente la fama del padre Henry o dello zio William. L'anno è il 1884, Mark è a zonzo per le campagne di Bristol, forse in cerca di ispirazione, forse per bere qualcosa all'aria aperta, il suo hobby preferito. L'ispirazione non arriva, sul bere qualcosa non si hanno notizie, quello che è certo è che trova un cane, un misto fra un bull terrier e un fox terrier e anche qualcos'altro. Il cane diventa presto una buona compagnia per Mark e sua moglie, ha il vizio di mordicchiare (to nip in inglese) le caviglie degli ospiti della famiglia e per questo viene chiamato Nipper. L'hobby alcolico di Mark gli provoca qualche problema di salute, le possibilità di curarsi sono poche date le condizioni di povertà in cui vive e nel 1887 muore all'età di 39 anni. La vedova non se la sente proprio di accudire Nipper e decide di affidarlo a Francis, il fratello di Mark che aveva mostrato l'interesse maggiore a prendersi cura del cane.
La vita di Francis è meno tormentata di quella del fratello, anche lui non dispone di quell'abilità artistica del padre o dello zio ma riesce lo stesso a mantenersi in maniera decente con i suoi quadri. Quando Nipper arriva a casa Barraud, Francis vive con la moglie a Liverpool. La coppia si affeziona velocemente al cane che diventa il terzo componente della famiglia.
Poco prima dell'arrivo di Nipper, Francis aveva letto da qualche parte che un suo noto collega, tale Sir Hubert von Herkomer, aveva acquistato un fonografo che usava per mettere a proprio agio le persone che posavano per lui. Francis si era convinto a fare lo stesso e poco dopo comprò un fonografo, non per dipingere ritratti di persone ma semplicemente per prendere ispirazione. Nipper era del tutto ipnotizzato da quel fonografo e dal suono che emanava, si avvicinava alla campana della tromba e la scrutava, incuriosito e confuso. Non capiva bene cosa fosse quell'aggeggio e probabilmente si domandava come fosse possibile che la tromba emanasse una voce di un uomo. Francis aveva ipotizzato che il suono del fonografo ricordasse al cane la voce di Mark, del suo padrone.
Questa immagine di Nipper che ascolta e guarda il fonografo è rimasta impressa nella mente del pittore per tutta la vita e tre anni dopo la morte del cane, avvenuta nel 1895, Francis decide di immortalare quella scena per sempre e di farne un quadro. Nipper viene raffigurato seduto su un mobile con la testa chinata su un lato e l'espressione perplessa che fissa la tromba del fonografo. Nel 1898 Barraud registra il dipinto con il nome di ''Dog Looking at and Listening to a Phonograph", nome che solo in seguito cambierà in "His Master's Voice" sperando che il quadro possa essere esposto nelle sale della Royal Academy of Arts, desiderio che però non verrà esaudito. Francis prova allora a far pubblicare l'immagine del dipinto su qualche rivista dell'epoca ma le risposte che riceve sono sempre le stesse: il quadro non ha senso. Deve averla pensata così anche James Hough, dirigente presso la Edison Bell Phonograph Corporation, che quando si è visto arrivare Barraud nel suo ufficio con l'intento di fare del suo dipinto un logo per l'azienda gli rispose molto chiaramente: i cani non ascoltano i fonografi.
Il pittore non si scoraggia e ascoltando il suggerimento di un amico decide di fare una nuova copia del quadro sostituendo la tromba del fonografo, dal colore scuro, con una in ottone per rendere il dipinto più luminoso. Barraud si reca alla Gramophone Company di William Barry Owen e Trevor Williams, fondata un anno prima, nel 1897, e nata come partner inglese della United States Gramophone Company (1895, Washington DC) dell'inventore Emile Berliner. L'obiettivo è quello di chiedere in prestito una tromba in ottone da sostituire a quella più scura del suo fonografo per realizzare il nuovo dipinto. Owen in quel periodo è alla ricerca di un logo originale che possa consentire alla compagnia di far crescere il proprio giro di affari e quando vede il dipinto di Barraud il presidente della GC gli propone subito di rifare il quadro sostituendo il fonografo che era della Edison Bell con uno dei grammofoni inventati da Berliner. Barraud accetta la proposta, crea la nuova copia e spedisce il lavoro alla Gramophone Company. Il 16 settembre del 1899 Francis riceve l'attesa risposta e gli viene comunicato che la compagnia ha deciso di acquistare i diritti del lavoro per 50 sterline e pagare altre 50 sterline per la realizzazione del dipinto, una bella somma per l'epoca.
(Il secondo dipinto, con la tromba in ottone)
La storia si complica quando l'anno successivo Emile Berliner visita gli studi di Londra della Gramophone Company. L'inventore fa caso al dipinto di Barraud appeso nell'ufficio di Owen e ne rimane colpito a tal punto da contattare Barraud stesso e richiederne una copia da portare con sé negli Stati Uniti. Fino ad allora HMV non aveva trovato un grande utilizzo, fatta eccezione per qualche comparsa a scopo promozionale in qualche rivista, Berliner invece farà di Nipper una vera e propria star. Quell'anno il tedesco stava avendo problemi legali con la sua United States Gramophone Company che alla fine sarà costretto a chiudere, tornato in America decide allora di mettersi in società con Eldridge Johnson, ingegnere del Delaware che aveva contribuito al miglioramento dei grammofoni di Berliner e a cui si deve il passaggio dal grammofono a mano a quello azionato da un motore. Dall'accordo nasce la Victor Talking Machine Company, "His Master's Voice" diventa il marchio di fabbrica ufficiale della compagnia e Nipper assume lo status di quell'icona pop di cui si accennava all'inizio. Da lì a poco tempo sarebbe entrato nelle case di tutto il mondo. Prima in Giappone, nel 1904, quando la Victor of Japan acquista i diritti del dipinto per il mercato giapponese, poi in Italia grazie alla distribuzione della Società Anonima Italiana di Fonotipia (SAIF) che ribattezzerà il titolo del logo con La Voce del Padrone, successivamente in America Latina e dopo ancora in Gran Bretagna, quando la Gramophone Company, ormai conosciuta da tutti con l'acronimo HMV (His Master's Voice appunto), nel 1910 registra l'immagine e il nome del dipinto come proprio marchio di fabbrica e cambia ufficialmente nome in His Master's Voice.
L'immagine di Nipper continuerà a diffondersi in seguito a due importanti avvenimenti. Il primo datato 1929, anno in cui per problemi economici Johnson è costretto a vendere la sua quota partecipativa della Victor Talking Machine all'impresa bancaria di Seligman & Spyer che a sua volta nel 1929 venderà la quota alla Radio Corporation of America (RCA), in seguito RCA Victor. Il secondo datato 1931 è rappresentato invece dalla fusione tra la HMV e la Columbia Graphophone (altro gigante della discografia britannica) da cui nascerà l'Electrical and Musical Industries Ltd, meglio nota come EMI. Le due major distribuiscono i propri dischi ovunque e questa volta l'immagine di Nipper arriva davvero in ogni angolo del globo, anche in quelle case non ancora raggiunte.
Gradualmente il logo di HMV cesserà di essere utilizzato sia dalla RCA che dalla EMI così come da tutte le etichette legate alle due major. Oggi la sagoma del cagnolino è ancora parte del logo della catena di negozi di dischi HMV (il primo negozio aperto a Londra nel 1921), ed è visibile al numero 1 di Market Street a Camden, nel New Jersey, sulle vetrate della torre di quello che una volta era il quartier generale della Victor Talking Machine Company e dopo della RCA Victor (dopo vari usi dal 2004 l'edificio è stato tramutato in un condominio di appartamenti di lusso). Nipper è inoltre diventato oggetto di tutta una serie di parodie e usi lontani da quello per cui era stato concepito, l'ultimo per importanza il lavoro di Banksy che ritrae Nipper con un bazooka in spalla mentre mira dritto dentro al buco della tromba, un modo onesto per fare fuori la voce dei nostri padroni.
(Banksy)
La copia originale del dipinto, o meglio la seconda, quella in cui Francis Barraud aveva sostituito il fonografo della Edison Bell con il grammofono di Berliner, è tutt'oggi custodita all'interno del quartier generale della EMI a Londra. Nipper è invece stato sepolto in un luogo indefinito di Clarence Street nel quartiere londinese di Kingston upon Thames, dove il cane si trovava il giorno della sua morte. La zona in cui è stato sepolto è oggi parte di un parcheggio di una banca situata proprio a Clarence Street. Francis Barraud è invece venuto a mancare nell'agosto del 1924 dopo aver dipinto ben 24 copie del suo "His Master's Voice", tutte commissionate per 35 sterline l'una dalla Gramophone Company. A partire dal 1919 inoltre la stessa Gramophone Company decise di conferire a Barraud un'annualità di 250 sterline l'anno, annualità che cinque anni dopo venne aumentata di 100 sterline. È la storia dei "se", perché se anche solo uno di tutti questi avvenimenti non si fosse verificato la storia di Nipper e del logo HMV non sarebbe mai esistita, a partire da quella gita fuori porta che Mark Barraud stava facendo per le campagne di Bristol. Insomma, se quel giorno il figlio di Henry Barraud avesse deciso di ubriacarsi a casa a quest'ora non ci sarebbe nessun Nipper, e la discografia mondiale avrebbe avuto un'icona in meno.
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L'articolo La storia del logo di His Master's Voice, il cagnolino col grammofono che diede forma alla discografia moderna di Stefano Pistore è apparso su Rockit.it il 2016-02-29 15:15:00
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