Ho fatto un tour con Russell Crowe

Alessandro Aruta prima ha scoperto di essere il tour manager per le date italiane del "Gladiatore" (che sì, ha una band), poi di dover aprire i suoi live a Catanzaro e Taranto. Per poterlo fare si è inventato di tutto, si è fatto prestare una chitarra, poi ne ha comprata un'altra. Il suo racconto

Alessandro Aruta è quello a sinistra, per chi non avesse la tv in casa
Alessandro Aruta è quello a sinistra, per chi non avesse la tv in casa

Alessandro Aruta è un artista campano che vive da anni a Milano. È uno degli artisti della nostra community Rockit PRO, uno dei più attivi nel portarla avanti, prendere parte agli eventi, fare rete. Quando abbiamo scoperto che negli scorsi giorni è stato protagonista di un tour molto speciale, gli abbiamo chiesto di raccontarcelo.

Nella vita, oltre a suonare, faccio il marketing manager dell’agenzia di Entertainment Marketing RDL Worldwide che opera in tutto il mondo. Ci occupiamo principalmente di product placement e brand integration in ambito cinematografico, oltre ad aver prodotto numerosi eventi come ad esempio anteprime di film.

La mia vita ha anche un B-side, quel dark side che spinge per venire fuori continuamente, pur intrappolato nella gabbia di una società che ci impone di avere “un lavoro” per mantenersi. Sono un cantautore, scrivo canzoni che raccontano del mio mondo e mi sento vivo quando sono un palco. Grazie al mio lavoro, ho da sempre avuto l’opportunità di entrare in relazione con il fantastico mondo di Hollywood, ho conosciuto diverse celebrities ma non ho mai sfruttato la professione al servizio della musica (scelta molto frustrante!).

Alessandro durante il tour con Russell Crowe
Alessandro durante il tour con Russell Crowe

Una di queste relazioni, portata avanti da tempo dal mio capo Romilda De Luca, è con l’attore Russell Crowe il quale, non tutti sanno (a dir il vero pochi!) ha una carriera musicale che precede quella da attore. Negli ultimi anni ha rimesso insieme parte della sua storica band insieme ad altre new entry, The Gentlemen Barbers band, per portare avanti il progetto The Indoor Garden Party in cui lui è la voce principale.

Con questo progetto inizia a pianificare un tour che parte dall’Australia con l’obiettivo di uscire dai confini. Ci viene dunque commissionata l’organizzazione del tour in Italia, Paese a lui molto caro. Lo scorso anno, in occasione della premiere del suo film Poker Face organizzata da noi nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, è stato insignito del titolo di “Ambasciatore di Roma nel Mondo”.

Grazie al legame con il cinema siamo riusciti ad individuare una serie di contesti che ben lieti hanno aperto le porte allo show ospitando Russell e la sua banda: Il Magna Graecia Film Festival di Catanzaro, Cinecittà Studios di Roma, Terraviva Film Festival di Bologna e il Karlovy Vary International Film Festival in Repubblica Ceca, con in più una tappa in terra pugliese a Taranto che ha avuto la lungimiranza di voler avere a tutti i costi il "Gladiatore" in Villa Peripato.

Parte dunque l’avventura in cui noi come agenzia ci siamo occupati di tutto ciò che comporta organizzare il tour di una band: locations, hospitality, attività stampa, promotion, service audio-luci, transfer, ticketing, agibilità, SIAE… una macchina immensa gestita attraverso tre fusi orari: Italia, USA, Australia. Ma la parte più divertente doveva ancora arrivare!

Il tour inizia il 18 giugno quando abbiamo accolto Russell e i suoi all’aeroporto di Lamezia Terme per la prima data al teatro Politeama di Catanzaro il 20 giugno. Siamo riusciti ad arrivare direttamente sulla pista di atterraggio con un corteo di accoglienza (esiste un video che lo documenta e io sono quello con la camicia jeans azzurra ☺).

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Press conference il giorno prima, allestimento del teatro, tutto era pronto quando, la mattina del concerto, arriva la richiesta di individuare due artisti emergenti locali per far aprire lo show. Panico! Lancio prima di tutto una call nella chat della community Rockit, ma nessuno risponde. Avevo un paio di conoscenze di artisti calabresi ma solo uno risponde all’appello, il mitico Rodolfo Capoderosa che si presta alla cosa insieme alla cantante Alessandra Chiarello. Ne manca uno. Scherzosamente mi offro volontario, faccio ascoltare un po’ di cose mie. 

Dopo un po’, mentre mi stavo preoccupando di mille altre cose, arriva e dice: “Alessandro, you have a gig!” Panico numero 2!  Aprire il concerto di Russell Crowe al teatro Politeama di Catanzaro….che figata pazzesca!  Ho 10 minuti: il tempo di eseguire 2 brani, li scelgo al volo e via, chitarra acustica e voce….la mia migliore performance di sempre. Sarà stato il contesto, l’adrenalina a mille, un impianto impressionante, tecnici audio tutti per me.  Ebbene si, ho calcato il palco di Russell Crowe prima di lui

Per me è stato un tuffo al cuore. Le emozioni erano contrastanti: da un lato la gioia immensa di stare su quel palco, dall'altro la paura, il senso di responsabilità di aprire un concerto del genere, senza avere avuto tempo di prepararmi. Mi sono fatto prestare la chitarra da Rodolfo, che si sarebbe esibito dopo di me. Capite che già suonare con una chitarra non tua, non è semplice.

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Allo stesso tempo dovevo gestire tutto lo show, gli spostamenti, il soundcheck (e il linecheck mio, inevitabilmente molto più veloce), l'ingresso del pubblico. Lì a Catanzaro lo show doveva iniziare alle 21, con porte aperte alle 20, ma al Sud la gente se la prende con calma. Solo che Russell è precisissimo e lui cascasse il mondo alle nove doveva stare sul palco. Io dovevo iniziare alle 20 e 15 e non c'era ancora nessuno, ero rassegnato all'idea di rinunciare alla mia perfomance. A un certo punto, mentre ero dietro alle quinte preso da qualche questione tecnica, il guitar tech di Russell, con cui poi sono diventato amico, mi fa 'Alessandro, let's rock'. Prendo la chitarra al volo e salgo sul palco, la platea si sta miracolosamente riempiendo e io inizio il mio show. Chi apre un concerto del genere rischia di suonare davanti a tre persone, anche quella è una possibilità. E bisogna saperla affrontare. Non tutti sono disponibili. 

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Nella seconda tappa, a Taranto, a Villa Peripato, non avevo un collega che potesse prestarmi la chitarra acustica, così ho dovuto comprarla. Nei giorni prima avevo avuto un contatto con un importante rivenditore di strumenti online, per prendere strumenti e accessori per la band, e li ho implorati di aprirmi il loro magazzino, che fortunatamente è proprio a Taranto e che di norma non è aperto al pubblico. Un vero paradiso per i musicisti. Ho provato alcuni strumenti sul posto e ho scelto una chitarra, che ho usato quella sera stessa, il 22 giugno, per suonare. È stato un bellissimo concerto all'aperto, con 800 persone tra il pubblico. Tutti impazziti per il rock blues di Russell, che dopo ogni concerto andava tra i fan, chiacchierava con quelli rimasti, faceva foto. E poi via alla festa con i suoi nella green room con la band

Tutto è andato alla grande. Sono state quattro tappe italiane e una in Repubblica Ceca. Io ero il tour manager, ma facevo anche parte dello show. Che roba assurda. E ho pure regalato il mio disco a Russell Crowe, che ora ne ha una copia. Chissà se gli ha dato non dico un ascolto, ma uno sguardo. Di sicuro è stato fantastico con me. 

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L'articolo Ho fatto un tour con Russell Crowe di Alessandro Aruta è apparso su Rockit.it il 2023-07-14 08:47:00

Tag: cinema tour

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