Dentro ai tuoi occhi è la rubrica di Rockit che propone uno scatto dei maggiori fotografi della musica italiana, raccontato dalla prospettiva dell'autore. Oggi a raccontare è Ilaria Magliocchetti Lombi, che ha scelto di riportarci alle origini della propria carriera di fotografa musicale attraverso una fotografia a Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Qui sopra vedete un dettaglio della fotografia, che trovate in versione integrale alla fine dell'articolo.
Roma, 2010
Se penso ai primi anni in cui ho iniziato a fotografare, mossa dalla passione/ossessione per la musica, c’è un luogo che più di tutti mi torna alla mente: il Circolo degli Artisti. Dai primi anni 2000 andavo a concerti tutte le settimane, ci si trovava lì senza neanche darsi appuntamento: le prime transenne guadagnate, poi il pit e finalmente i backstage, gli artisti internazionali e la nuova scena italiana di quegli anni. Il Circolo divenne per me più una casa che un locale.
Questa foto è stata scattata in camerino nel 2010, poco prima che la band salisse sul palco, durante il tour di Primitivi del Futuro. Il ritratto fa parte del mio primo corpo di lavoro personale di documentazione della musica italiana indipendente, della scena di quegli anni. È così che ho cominciato: la foto faceva parte del primissimo portfolio di ritratti di artisti italiani con cui iniziavo a bussare alle redazioni dei magazine per cercare lavoro. Oltre la maschera c’è Davide Toffolo, per me uno degli artisti più veri e incredibili con cui abbia mai lavorato. Qui ancora ci conoscevamo poco: forse è per quello che l’ho fotografato da lontano e lui risulta anche un po' inquietante. È una foto sporca e un po' storta: racconta e mi ricorda bene quegli anni e da dove per me è partito tutto.
In quel periodo, sul mio sito caricavo i lavori di documentazione che facevo e poi chiedevo agli artisti ritratti un piccolo testo libero sulle immagini. Questo è un estratto del testo che Davide mi inviò, dopo aver visto le foto di quella data del tour: Roma è la città più bella dove puoi suonare in Italia. È sempre come una prima volta, non c’è mai stanchezza da parte della gente che vive il concerto e io mi presento con lo stesso giubbino tagliato, la stessa maglietta e gli stessi pantaloni di quando la tournée è iniziata. Più che un vestito, è un costume. Un costume da supereroe. Un supereroe “vecchio”, quasi un lottatore di wrestling. Quando salgo sul palco, lo faccio con lo spirito di quando facevo arti marziali da bambino. Il diaframma schiacciato verso il pavimento. Per non cadere. Il concerto è un esorcismo contro la realtà che viviamo.
(Nel 2016, Ilaria Magliocchetti Lombi ci aveva raccontato la storia dietro a un suo bellissimo scatto a Vasco Brondi. La potete rileggere qui).
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L'articolo Ilaria Magliocchetti Lombi meets Davide Toffolo di Giulia Callino è apparso su Rockit.it il 2021-04-01 10:27:00
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