Impara l'Europa con gli a/lpaca

La psych-rock band di Mantova sta per fare un tour incosciente di 21 date in 22 giorni in tutta Europa e in UK. Ci hanno scritto come si stanno preparando e la regola aurea: quando trovi un cesso decente, usalo.

Gli a/lpaca in tour
Gli a/lpaca in tour
15/04/2022 - 14:54 Scritto da a/lpaca a/lpaca 2

Gli a/lpaca sono una gran figata di band e se non li avete mai ascoltati, ora è il momento giusti per farlo. Abbiamo definito il loro album d'esordio Make It Better ossessivo, straniante, meticoloso, penetrante, una creatura multiforme che si muove veloce senza fermarsi mai e dalla quale è sempre più difficile separarsi, una volta entrati dentro le sue logiche e i suoi meccanismi.

Dal primo maggio porteranno le loro cavalcate psichedeliche, oniriche e pestone in un tour europeo + UK matto, di 21 date in 22 giorni, una roba da Guinness dei malati. Francia, Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Germania, Svizzera e ritorno in patria, ovviamente stremati. Che teen spirit, che coraggio, che fuoco, chapeau. Ovviamente abbiamo chiesto loro di raccontarci come stanno preparando questo road trip allucinante. Ecco che ci hanno risposto.

 

Come ci si prepara a un tour?
Tra circa un mese partiremo per un tour europeo che ci vedrà coinvolti in un viaggio che durerà quasi tutto il mese di maggio, più o meno. Abbiamo fatto qualche calcolo e all’incirca percorreremo qualcosa come 8000 km. 21 città in 22 giorni; praticamente saremo sempre in movimento e senza un attimo di tregua.

Quando Rockit ci ha contattato proponendoci di scrivere questo pezzo e ci ha posto la domanda intorno alla quale ruota tutto questo mio discorso, ovvero come si prepara e organizza un tour di un mese, abbiamo pensato fosse una bella idea anche per poter fare mente locale, dunque eccoci qui. Ma come ci si prepara a un tour di un mese? Risposta: boh.

Meglio partire dal principio. Grazie al sapiente lavoro del nostro Francesco Melis (il ragazzo che si occupa del nostro booking) sappiamo di questa cosa da circa un anno ma a causa della pandemia la questione tour è sempre rimasta un po' ammantata di incertezza, proprio perché gli ultimi due anni tutti diciamo che non sono stati proprio i più felici della storia per la musica dal vivo.

 

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Abbiamo sempre pensato a questo tour come una cosa lontana, che un giorno sarebbe arrivata, sì, ma in un futuro distante e indefinito. E poi, con un preavviso così grande, le cose che potevano (e che ancora possono) andare storte erano veramente tante. Ovviamente tra di noi c’è chi ha vissuto la cosa in maniera diversa, ma in generale il sentimento collettivo si può riassumere così: “non pensiamoci troppo, arriva quando arriva”. Questa a grandi linee è stata la componente emotiva.

A livello logistico a un certo punto però ci siamo dovuti attivare, anche perché altrimenti ci sarebbe toccato partire con la Matiz di Christian. Per fortuna, da quando suoniamo, abbiamo avuto la fortuna di conoscere diverse splendide persone all’interno di questo mondo. Una di queste è Marco Degli Esposti, meraviglioso uomo barbuto che ci ha registrato il primo ep, mixato l’album e ha praticamente curato in qualche modo tutti i nostri lavori e le nostre uscite.

Marco, che in materia di tour è molto più pratico di noi, ci accompagnerà, ci farà da fonico e driver, e in più, in quanto persona più zen che conosco, sarà in grado di placare qualsiasi conflitto sul nascere con un semplice gesto della mano. Una sorta di incrocio tra un roadie e Gesù. Nel giro di pochissimo, Marco ha trovato e bloccato una Opel Vivaro 9 posti a una cifra onestissima e ha iniziato a pianificare i vari percorsi e le varie tappe. A quanto pare l’unica cosa di cui ci dovremo preoccupare sarà riuscire a trascinarci nel pulmino ogni mattina.

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A proposito, siamo consapevoli di non poter far serata tutte le sere per 22 giorni filati. In realtà penso che già al terzo giorno in cui ti svegli con la testa che gira e la bocca che sa di posacenere inizi a dubitare della fattibilità di mantenere un ritmo del genere. Poi oh, è pur sempre questione di abitudine, la prova effettiva ce l’avremo solo sul campo.

Per il resto, in ordine sparso: siamo consapevoli che mangeremo da schifo, quello che capita e quando capita, e che la maggior parte del tempo lo passeremo in un furgone appestato dai miasmi di cinque esseri umani che raramente potranno lavarsi. In definitiva non abbiamo idea di quello che ci aspetta veramente, immagino che certe avventure le si debba fare e basta, senza stare troppo a pensarci.

Chiosa finale: in questo anno abbiamo chiesto a persone che hanno avuto esperienze simili qualche consiglio, o comunque di parlarci della loro esperienza. Mi sento di riportare una frase che mi ha detto il batterista dei New Candys, e la chiudo qui: “Se trovi un cesso decente, non
sprecare questa opportunità: non sai mai se quello che lasci è meglio di quello che trovi”.

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L'articolo Impara l'Europa con gli a/lpaca di a/lpaca è apparso su Rockit.it il 2022-04-15 14:54:00

Tag: tour

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