Ci siamo fatti una domanda molto semplice: perché non dare spazio alle cassettine, ai cd fatti in casa, alle pennette piene di mp3 che ascoltano i musicisti in furgone, durante gli spostamenti del tour? Tutte le playlist di questa nuova rubrica sono curate personalmente dagli artisti in questione. È il turno di Iosonouncane.
Byrds – "Everybody’s Been Burned"
Band pazzesca, scrittura pazzesca, suono pazzesco. Dove c’è Crosby c’è casa. Ideale per i paesaggi rurali e rigogliosi delle Marche (ma credo che anche a Los Angeles funzioni molto bene).
Grizzly Bear – "All We Ask"
Pur avendoli sentiti nominare molto spesso non li avevo mai ascoltati. Lungo un lunghissimo ritorno da Bari e grazie ai miei compagni di viaggio, ho scoperto questo disco. E mi piace, mi piace parecchio.
Exuma – "The Obeah Man"
Abbiamo ascoltato questo splendido brano imbottigliati in una galleria dell’Appennino toscano. Poteva accadere di tutto. Come disse un amico: quando mi sono svegliato avevo un rene in più.
Residents – "Ship's A'Going Down"
Quando scendo dal palco per la seconda volta il concerto è finito. In quel momento Bruno fa partire un brano dei Residents (una di quelle cose su cui siamo tutti d’accordo). Non ne dirò il titolo. Intanto, però, riascoltiamo tutti insieme questo capolavoro: ideale per un mini tour a Fukushima.
Oasis – "Champagne Supernova"
Brano stupendo di una band che da adolescente ho adorato e che ancora oggi ciclicamente riascolto. Non appena gli altri si distraggono io faccio partire gli Oasis. Nessuno si lamenta, tutti si canticchia.
Jon Hopkins – "We Disappear"
Se bisogna andare lontano si parte presto. Se si parte presto si dorme poco. Se si dorme poco si ha sonno. Se si ha sonno è pericoloso ed è necessario svegliarsi. Se è necessario svegliarsi mettiamo questa bomba. E al primo autogrill c’è chi festeggerà: caffè.
Flaming Lips – "The Sparks That Bled"
Un’altra di quelle cose sulle quali siamo tutti d’accordo: ideale per farsi levare la patente.
Cuncordu de Orosei – "Tzeleste Tesoro"
Riflettevamo su quale potesse essere la musica da tenere in sottofondo prima dell’inizio dei live. Dopo alcune ipotesi scartate, abbiamo scelto all’unanimità la meravigliosa colonna sonora di The Wild Blue Yonder (Herzog). Wikipedia: «La colonna sonora è stata eseguita da Ernst Reijseger, violoncellista olandese, in collaborazione con il cantante senegalese Mola Sylla e con il coro sardo "Cuncordu e Tenore de Orosei". Le musiche, registrate nel 2004 a Parigi, sono state usate da Herzog anche per il film "Il diamante bianco" (2004), e sono poi state raccolte nel CD "Requiem for a Dying Planet", titolo tratto dal primo capitolo di L'ignoto spazio profondo.». Questa è Tzeleste Tesoro, uno dei brani più belli e struggenti che io abbia sentito negli ultimi dieci anni, nella versione del Cuncordu de Orosei.
Robert Wyatt – "Alifib"
Ogni volta che metto piede in una città ripasso tutte le ragioni per le quali sto molto bene standone alla larga. E maledico asfalto palazzi semafori traffico automobili autobus locali negozi esseri umani e meno umani. In quel momento ricordo che esiste Wyatt, lo faccio partire e mi placo.
Mina - "E se domani"
Quando canta Mina si sta tutti in silenzio. Ideale per il tragitto locale-albergo a notte fonda.
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L'articolo Iosonouncane - Mixtape Furgone di Alice Tiezzi e Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2015-06-04 09:22:00
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