C’è chi la carriera se la costruisce lentamente, mattone dopo mattone, e chi se la ritrova esplosa non si sa bene come. Non è sempre chiaro come una carriera evolva, o quali siano le motivazioni che conducono al famoso “salto di qualità”. Tuttavia spesso è possibile individuare il momento in cui ciò avviene. E il più delle volte è una canzone, una sola, che ti svolta la carriera.
È sempre successo, è fisiologico, ma la sensazione è che oggi questa cosa abbia raggiunto un nuovo livello. Merito, o colpa di Sanremo, di certe dinamiche della viralità social, della pervasività dei tormentoni, e del fatto che quando una cosa funziona poi si trova il modo di replicarla e prolungare il successo. Fatto sta che oggi gli one hit wonder sono meno frequenti, al contrario c'è chi può passare, anche a carriera iniziata, da non sfondare mai davvero a riempire il Forum d'Assago, cosa che fino a qualche tempo fa era appannaggio solo di artisti "enormi".
Andiamo quindi a vedere sei casi recenti in cui un singolo brano ha cambiato la percezione che avevamo di un determinato artista, facendolo passare dai piccoli club ai tour nei palazzetti (o addirittura negli stadi).
Italodisco - The Kolors
All’inizio del 2023, era chiaro a tutti che l’apice della carriera di Stash e soci fosse bello che superato. La band era indiscutibilmente nella fase discendente della propria carriera, e nessuno si sarebbe aspettato un rinnovamento simile di sonorità e approccio. Poi è accaduto qualcosa. Fin dalla pubblicazione il 5 maggio, Italodisco è entrata nelle radio e nelle nostre teste con un’unica intenzione: quella di restarci, complice anche un arrangiamento nostalgico - che omaggia l’omonimo genere degli anni ‘80 - e un testo co-scritto con il Re Mida della musica italiana: Davide Petrella. Il risultato? Il primo numero 1 in classifica singoli dei The Kolors. E poi il successo all'estero (e le versioni internazionali), e ora Sanremo che farà crescere ancora la loro allure. Dalle piazze gratis del Sud al Forum d'Assago con una canzone: è quello che è successo.
Rolls Royce - Achille Lauro
Achille Lauro ha attraversato diverse fasi nel corso della propria carriera, esplorando diversi generi musicali e svariati approcci di scrittura. Prima c'è stato tutto il "sottobosco" rap e trap (e dintorni), poi la svolta. Il nazionalpopolare che arriva di colpo. Con 1969, album in cui Lauro si avvicina al punk, biascicando parole che celano orde di citazioni e riferimenti. La canzone simbolo è sicuramente Rolls Royce, che combacia anche col suo successo mainstream. Il brano partecipa a Sanremo, dove Achille Lauro prima si spoglia dell’etichetta di trapper, e poi si spoglia e basta.
Sesso Occasionale - Tananai
La storia di Tananai è un po’ la favola sanremese, il cliché dell’ultimo classificato che poi si prende la rivincita sull’Ariston. In quanto secondo classificato a Sanremo Giovani, Tanani strappa il biglietto per salire sul treno dei big all’edizione 2022. La canzone si chiama Sesso Occasionale e la sue esibizioni sono esuberanti, stonate e imprecise. Ma hanno anche dei difetti. Al pubblico dell’Ariston non piace troppo, ma oramai Tananai è entrato nel cuore dei giovani. Il dado è tratto, e il fenomeno è esploso in una maniera del tutto impronosticabile e quasi controintuitiva. Solo un anno dopo il piccolo ranocchio si sarebbe ripresentato su quel palco, questa volta con le sembianze del principe. Ora non ne sbaglia più una: hit, pezzone conscious il Sanremo dopo, Forum pieno (ormai quella è la base).
Bellissima - Annalisa
Il percorso musicale di Annalisa non è stato privo di accidenti, o meglio l'attuale popstar (anche lei con vista Sanremo, quindi in attesa di moltiplicare la propria popolarità ulteriormente) ha faticato a lungo prima di esplodere. Era in giro da un sacco ma mancava una hit, come confermato dall’assenza di un numero 1 nella classifica singoli. Mancava, per intenderci, una canzone che entrasse nell’immaginario collettivo e soprattutto nelle rotazioni di tutte le radio (oltre ai social), che la rendesse immediatamente riconoscibile. Poi, a settembre 2022, è arrivata Bellissima. Da allora non ne ha più sbagliata mezza, con un tormentone esagerato come Mon Amour, la vetta di tutte le classifiche, il "solito" Forum. Per altro Bellissima e Sesso Occasionale di Tananai hanno parecchie cose in comune. Per esempio sono entrambe canzoni che hanno svoltato la carriera dei rispettivi interpreti. Ma soprattutto sono entrambe co-firmate dal duo Antonacci (Paolo) e Simonetta. Musicalmente è un semplice brano elettro-pop, ma il contrasto tra melodia sognante e testo disperato la rende una hit. La hit di cui Annalisa aveva bisogno.
Zitti e Buoni - Måneskin
Prima di Sanremo 2021 i Måneskin erano l’ennesimo progetto che cercava, apparentemente con scarso successo, di sopravvivere dalla maledizione dei talent show. La band era letteralmente diventata un meme per via di questa tipa chiamata Marlena che, non si sa bene perché, doveva per forza tornare a casa. E persino durante il Festival la percezione era che il brano fosse sì forte, ma troppo rock per un palco dell’Ariston in panciotto e papillon. E poi c’erano tutti gli altri: Fedez e Michielin (con un importante endorsement mediatico by lady Ferragni), la "musica leggerissima" di Colapesce e Dimartino, il bagaglio di esperienza di Ermal Meta, una mega hit ipnotica droppata da La Rappresentante di Lista e l’esordio dirompente di Madame. Insomma, sulla carta i Måneskin si sarebbero accontentati di un dignitoso piazzamento in top 10. E invece no. Zitti e Buoni regala alla band la vittoria a Sanremo, il bis all’Eurovision e un trampolino per lanciarsi alla conquista del mondo come Cesare. Qualcosa che letteralmente non era riuscito a nessuno in Italia, e tutto nel giro di pochi mesi.
Musica Leggerissima - Colapesce Dimartino
L’unione fa la forza, recita un vecchio adagio. A Colapesce e Dimartino, in realtà, mancava solo il successo mainstream. Entrambi erano già apprezzatissimi nei circuiti indipendenti, suonavano da una vita, i loro dischi erano solidissimi e anche assieme avevano dato vita a I Mortali, joint album – ma precedente rispetto alla nuova "buttata" del genere – davvero valido. Il loro valore non è mai stato in discussione in alcun modo. Mancavano però completamente di un riconoscimento nazionale, o meglio nazionalpopolare. E quale miglior palcoscenico se non quello di Sanremo? In vista dell’edizione 2021 i due cantautori annunciano la partecipazione congiunta con Musica leggerissima. Il pezzo è straordinario, uno dei più bei "tormentoni" di sempre. Il successo che raggiungono è tracimante, di quelli che ti svoltano tutto. Meritatamente.
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L'articolo Oggi basta una canzone a cambiare la carriera di un artista di Marco Brunasso è apparso su Rockit.it il 2024-01-18 15:39:00
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