Lunedì 15 marzo è uscito il "nuovo disco" di Marco Jacopo Bianchi, aka Cosmo. Forse non se ne sono accorti in molti, non sono stati fatti grossi annunci, nessun countdown, nessun urlo impazzito per l’hype. Il motivo è semplice: Fermarsi – questo il titolo – è il primo capitolo di Nuova Sauna Possibile, un nuovo concept discografico di ricerca sperimentale nel mondo dell’ambient del collettivo-etichetta fondato dallo stesso Cosmo, Ivreatronic.
I restanti album del progetto verranno pubblicati nei prossimi mesi, e vedranno all’opera Marco Foresta ed Enrico Ascoli. Il tutto sarà disponibile soltanto su Bandcamp o in vinile, in modo tale da rendere l’esperienza un po’ più preziosa, per chi voglia dedicargli davvero un momento speciale. In particolare, Fermarsi è un viaggio enorme e statico, un ondeggiare continuo su uno stesso luogo; e oscillando si butta di continuo l’occhio sulla terra per carpire le variazioni minime trasportate dai synth modulari, o il riecheggiare della voce di Cosmo, che canticchia annoiato, e poi ride.
Nuova Sauna Possibile è un altro, stimolante percorso trovato da quel magma che non smette mai di ribollire che è Ivreatronic, per allargare il proprio orizzonte espressivo, un orizzonte che riguarda tutte le figure che ci girano attorno e che, nel corso dell’ultimo anno, ha visto un’esplosione incredibile. Da febbraio 2020 i corpi non possono più accalcarsi, ballare nella foga della techno che questo gruppo di matti ha sempre regalato. Dopo un mese di smarrimento, forse di assestamento per mettere in ordine le idee, ecco che vede la luce Radio Indimenticabile, che da marzo a maggio del 2020 ha contribuito a rendere il lockdown meno pesante e (quasi) piacevole.
Radio Indimenticabile è stato un esperimento che definire solo radio pare riduttivo: nel suo palinsesto, i membri di Ivreatronic cercavano di tenere a galla le proprie energie e quelle di chi ascoltava, promuovendo lo studio e la ricerca costanti, due cose che scontate non erano nemmeno durante il primo lockdown, nonostante tutte le belle chiacchiere da monaci zen dediti che abbiamo sentito per due mesi.
Il momento cruciale della mattinata radiofonica era affidato al programma più continuo della breve vita della Radio: Disinforma e Rinuncia, a cura di Giacomo Laser, una delle tante personalità di Gioacchino Turù. Tutti i giorni, Turù si lanciava in due ore filate di raptus, improvvisazioni su tematiche di cronaca, musica più o meno ascoltabile, qualunque tipo di rubrica – la migliore, a mani basse, Cartoline Piemontesi – e di intervista ad amici, gran parte dei quali toscani, pure grandi karaoke.
Un "rito pagano quotidiano", come qualcuno lo ha definito durante una delle puntate. Un format talmente assurdo da non richiedere un filo logico o una continuità e che, nel suo delirante tripudio, riusciva a essere terapeutico, pur non avendo dichiaratamente lo stesso intento curativo di Splendore Ambientale, il programma di Splendore per affrontare ansia, insonnia e depressione.
Lo spazio di Cosmo, Propaganda Cosmica, era il canale di sfogo con cui ci ricordava che "siamo vivi, e c’è ancora spazio per la fantasia". Non ho mancato un appuntamento. Non me ne sono pentito. Quello che mi impressionava ogni volta era che, oltre a mostrarsi in tutto il suo spessore culturale, musicale e non, Cosmo era emotivamente trasparente, aveva il coraggio cristallino di dire come si sentiva e di plasmare la puntata a seconda del suo stato d’animo.
Oltre a musica, racconti aneddotici, letture – da recuperare assolutamente è lo speciale del 25 aprile – e il bellissimo ricordo di Mirko dei Camillas, ciò che mi faceva sentire la necessità di avvicinarmi a questo slancio di generosità e che conservo di più sono le riflessioni sempre lucide e poco edulcorate su come poter leggere i nuovi campi del possibile, i germi della futurabilità di cui ha scritto Bifo. "We are working on the future days", come cantava Cosmo quando era ancora la voce dei Drink to Me.
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Andrea Esu, Hugo Sanchez, Tropico Notturno, Daniele Gas, Enea Pascal, Proloco, Emiliano Colasanti e Marco Foresta. Questi sono i nomi degli altri partecipanti di Radio Indimenticabile. Ognuno, con le sue personali "selecte", i suoi monologhi, ha tenuto aperto questo splendido portale durante la fase 1 della pandemia.
In occasione del secondo lockdown dello scorso autunno, Ivreatronic è tornata all’attacco col progetto più disperato, nonostante gli intenti: feste in diretta streaming con biglietto a pagamento, chiamate Zoom d’Amore, anticipati a dicembre dal release party dell'ep di Splendore OMG, am I really feeling these feelings right now?. Potenzialmente una boiata, una cosa da ammazzarsi dalla tristezza, ma i nostri sono riusciti a svoltare qualcosa anche questa volta, con il solito carico di consapevolezza del mezzo usato e delle sue possibilità.
Durante gli Zoom d’Amore, Splendore apre le danze con un set iperdenso e stratificato, a metà tra il concerto e la performance concettuale. Canzoni suonate dal vivo, tracce registrate, riprese in diretta montate con video già girati. Il modo giusto per entrare nell’atmosfera da rave digitale, il cui cuore sta sempre nelle mani di Cosmo e Foresta. Al loro arrivo inizia gradualmente il delirio.
Tutti i partecipanti col video acceso vengono mandati sullo schermo principale a rotazione, in modo tale che ci si possa vedere davvero tutti, e che si balli non soltanto per se stessi. Un modo per appagare il desiderio di farsi vedere e provare di nuovo ad essere corpi performanti, pieni di carica vitale e soprattutto sessuale, sentendosi a proprio agio nel mostrarsi semi nudi.
Con gli Zoom d’Amore – ce ne son stati tre per ora, ma ce ne aspettiamo altri – la giungla ivreatronica cerca di erompere, anche se relegata in piccoli quadratini pixelati. L’essere parte di una platea attiva è importante, ma tutte le volte, quando finisce la musica, sopraggiunge per forza di cose il senso di impotenza, e sembra di aver sbattuto per ore la testa contro il muro al ritmo di una techno da sogno. Assuefazione amarognola con vera liberazione di endorfine. L’importante è rendersi conto che ciò che si è appena fatto non è normale, ma anche che la vecchia normalità non tornerà.
Provare ad andare avanti nell’anno della pandemia non vuol dire proclamare l’arrivo di un futuro migliore o inventarsi che tutti siamo diventati più buoni. Quella è solo cecità condita da cattivo gusto. Ivreatronic sta provando a non mentire a se stessa da dodici mesi, e ci sta riuscendo. Affronta il terremoto del nostro tempo filtrando la realtà con gli occhi di non è abituato a non creare, quasi fosse una pratica rituale o terapeutica, e soprattutto prendendo ciò che arriva per quello che è realmente.
Ed è per questo che Nuova Sauna Possibile è la perfetta continuazione di Zoom d’Amore, che a sua volta continuava l’esperienza di Radio Indimenticabile. Sta tutto nell’allargamento: se prima si doveva sprigionare energia caotica, ora è il momento di rallentare, di cercare di capire un futuro incerto per continuare a ricordarci che, nonostante tutto, siamo ancora vivi.
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L'articolo Cosmo, dal Piemonte con sudore di Gabriele Vollaro è apparso su Rockit.it il 2021-03-17 16:23:00
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