La Scapigliatura sono Niccolò e Jacopo, vengono da Cremona ma se il primo ha trovato la sua casa a Milano l'altro l'ha trovata in Francia, a Lione.
A marzo arriva il loro secondo album ufficiale dal titolo COOLTURALE, anticipato dal primo singolo Ios Mykonos e Rincontrarsi un giorno a Milano dove hanno collaborato con un'amica di lunga data: Arisa.
Un brano che raccoglie un insieme di immagini che riportano agli anni dell'università dei due ragazzi, trascorsi qui a Milano tra le luci di San Siro e la spensieratezza dei vent'anni.
"Mi sento come Jannacci quando Mina cantava le sue canzoni, Mina aveva delle gran palle a cantare certi brani" mi dice Niccolò riferendosi alla collaborazione musicale nata con Arisa, che aggiunge: "Sono sempre molto generosi con me; sono due ragazzi che incarnano il prototipo di persona che vorresti accanto, scelgono la musica come mestiere anche se sono uno un filosofo, l'altro praticamente un avvocato. Ci mettono molta passione in quello che fanno"
Oggi in anteprima su Rockit potete vedere il videoclip di Rincontrarsi un giorno a Milano che nasce dall'amore condiviso che tutti e tre hanno per Nanni Moretti: "Non siamo riusciti a citarlo nel pezzo quindi abbiamo usato la sua estetica nel videoclip. Lo storytelling della canzone è evidente, ci sembrava bello interpretare una serie di scene che vanno da Ecce Bombo, Caro Diario, Palombella Rossa passando per "le parole sono importanti".
Ma come vi conoscete voi tre?
Ci conosciamo da 10 anni con Rosalba, ci siamo incontrati quando io lavoravo per Elisabetta Sgarbi alla Bompiani, avevo 20 anni. C'era lei che cantava in camerino con la sua voce inconfondibile, ci siamo presentati ed è subito nata un'amicizia. Nel tempo abbiamo condiviso un po' di esperienze insieme come X Factor e Sanremo del 2012. Siamo sempre rimasti amici e ci piaceva cantare insieme.
Come è nata questa collaborazione?
La Scapigliatura: la cosa bella di quando scrivi è che puoi anche non essere te stesso, per quanto una canzone sia autobiografica per tanti versi può non essere dedicata ad una sola persona e assumere significati e sfumature diverse. La cosa divertente è che io e Rosalba non ci vedevamo da qualche anno e una sera ci siamo beccati allo Zog (locale sui Navigli di Milano ndr) durante una festa e ci siamo messi a parlare del futuro; le abbiamo fatto sentire un po' di cose nuove a cui stavamo lavorando e lei si è messa subito a canticchiare sentendo le prime note di quel pezzo, è venuto fuori proprio in maniera spontanea.
Arisa: io ci ho messo solo la mia voce, si mischiano perfettamente secondo me.
Avete unito due mondi apparentemente lontani
Arisa: questa roba fa parte di un pregiudizio che fa sì che le persone debbano attenersi ad un catalogazione forzata, pensa alle etichette che trovi nelle piattaforme streaming. Io per esempio non mi sento etichettabile, nel senso che ho scelto sempre le mie canzoni in base alla loro essenza, in base a quello che comunicavano e quello che potevano far arrivare agli altri. Al di là del fatto che noi già siamo amici, a me non stupisce che sia venuta fuori una canzone così bella. Ricordiamoci che ho fatto un pezzo anche con i Club Dogo, lì sì che era unire due cose lontanissime, ero appena uscita con Controvento. Per me questo brano, tra tutte le collaborazioni che ho fatto in vita mia, è decisamente il più bello, il più riuscito.
La Scapigliatura: quando metti qualcosa dii famigliare come la voce di Rosalba su qualcosa di diverso si crea quell'effetto doppio, quell' aura di cui parlava anche Walter Benjamin: ti piace perchè ti sembra famigliare ma è anche molto diversa da te e da quello che ti aspetti. Se queste due componenti sono ben bilanciate il messaggio arriva.
Milano è senza dubbio la protagonista di questo singolo
La Scapigliatura: è successo che qualche tempo fa abbiamo incontrato qui a Milano Niccolò Fabi, che è sempre stato il mio cantante preferito da quando ero piccolo: si chiamava come me, cantava "e vivo sempre insieme ai miei capelli" (Niccolò ha i capelli folti e lughi ndr) per me era proprio il mio idolo. Gli ho spiegato che avevamo scritto Rincontrarsi un giorno a Milano, in pratica il sequel di Lasciarsi un giorno a Roma, anzi il terzo capitolo di un trilogia che parte da Innamorati a Milano di Memo Remigi: ci si innamora a Milano, poi ci si lascia a Roma e poi ci si rincontra nella capitale lombarda.
Questo secondo singolo anticipa COOLTURALE, il vostro nuovo disco
Ci abbiamo messo tanto a farlo, dovevamo chiudere un po' di faccende personali prima. Se con il primo disco ti basta avere il materiale e qualcuno che te lo produce, con il secondo va trovata un'idea non solo musicale ma anche testuale. L'unico compromesso che abbiamo è li nostro gusto personale, non costruiamo mai nulla a tavolino, tante cose in questo disco sono proprio fatte a quattro mani. Fino a che non siamo contenti entrambi del risultato finale non chiudiamo il pezzo. Di idee abbozzate ce ne sono a centinaia poi però diamo alla luce quello che ci convince a pieno. E' un disco che è nato dai live in pratica, dall'esperienza che ci siamo fatti suonando in posti piccolissimi in giro per l'Italia, abbiamo fatto 120 date in due anni nei posti più improbabili con una composizione sul palco davvero minimal. E' un album nato come se fossimo in sala prove, e li abbiamo registrati praticamente in presa diretta. C'è sempre il cantautorato della tradizione che amiamo che si mischia con un sound che proviene da ascolti molti diversi tra loro, c'è tanta elettronica, per esempio The XX sono stati un'influenza determinante per questo disco.
Come mai questo titolo?
Un po' c'è dello spitiro critico verso una cultura che riconosce valido solo ciò che è "cool" in quel preciso momento. Ci sono tante cose in giro molto più studiate, interessanti musicalmente che magari non vengono neanche prese in considerazione per questa logica attuale, è un susseguirsi di tendenze che svaniscono poi rapidamente. E poi far tornare la cultura come qualcosa di "cool" è importante: la cultura è un privilegio e va assolutamente condivisa non va fatta diventare una cosa di nicchia.
Cosa state ascoltando ultimamente?
La Scapigliatura: i Baustelle sicuramente, Brunori SAS, Dimartino e Colapesce oppure The National tutta ma anche i Big Red Machine che sono il progetto parallelo fatto con Bon Iver, e naturalmente gli XX. Anche molte cose femminili come Sharon Van Etten, Phoebe Bridgers o anche Moses Sumney ha fatto un sacco di cose interessanti.
Arisa: io ascolto tantissima musica in streaming senza sapere di chi è e nelle novità che ascolto ultimamente mi sembra ci sia roba un po' tutta uguale. Di "mia sponte" ultimamente ho ascoltato tantissimo Peppino di Capri, perché volevo espolorare questa italianità pura su cui non mi ero mai troppo soffermata.
Chi tifate a Sanremo?
La Scapigliatura: dai Bugo e Morgan!
Arisa: quest'anno voglio in primis scommettere alla Sisal, voglio sentirle tutte e indovinare quella che vincerà. Poi ovviamente ho sentito la canzone di Masini con cui duetterò all'Ariston ed è molto bella. E poi Elodie, che ha questa immagine molto internazionale, è bella sotto tutti i punti di vista, apprezzabile a 360°, come poi è stato anche Mhamood; lei è vocalmente molto forte.
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L'articolo La Scapigliatura: "Arisa è la nostra Mina" di Chiara Lauretani è apparso su Rockit.it il 2020-01-30 17:18:00
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